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Un Centro europeo per cuori artificiali Un Centro europeo per cuori artificiali Oggi la firma dell'atto di fondazione - Sarà diretto dal genero di Franco (Nostro servizio particolare) Madrid, 4 febbraio. Domani sarà firmato fra una delegazione nord-americana ed una delegazione spagnola l'atto costitutivo del « Centro cardiovascolare della Scuola nazionale di malattie del torace », il primo Centro europeo per il trapianto di cuori artificiali. Della delegazione nord-americana farà parte, fra gli altri, il dottor Domingo Liotta, il chirurgo argentino di origine italiana che il 5 aprile dello scorso anno a Houston (Texas) insieme con il collega americano dottor Denton Cooley, applicò per la prima volta un cuore artificiale ad un essere umano: uno dei membri della delegazione spagnola sarà il fratello di Domingo, il dottor Salvador Liotta, che è stato quello che ha coordinato l'intero piano ispano-americano di ricerche e di esperimenti sui cuori artificiali. Per il Centro è previsto un preventivo di esercizio pari a circa 200 milioni di lire annuali. Il dott. Cristobal Martinez Bordiu, genero del generalissimo Franco e direttore del nuovo Centro, sarà colui che fra alcuni mesi effettuerà il primo trapianto di un cuore artificiale azionato (per ora) con energia esterna. Si prevede che la fonte di energia utilizzabile per la protesi cardiaca arriverà alla fine del prossimo mese, essa si trova già in uno stadio avanzato di fabbricazione presso il « Texas Heart Institute » di Houston (lo stesso dove operarono Domingo Liotta e Cooley) e il suo costo si aggirerà sui tredici milioni di lire. Oltre all'assistenza ai malati, la collaborazione fra il centro madrileno e quello del Texas si estenderà anche a una serie di ricerche tese soprattutto a sperimentare nuovi tipi di polimeri per la fabbricazione delle protesi cardiache che sostituiscano adeguatamente il silaxtic, attualmente usato. Massimo Olmi