II "Comitatone,, approva il vincolo per salvare Venezia e la sua laguna di Gianni Ghirardini

II "Comitatone,, approva il vincolo per salvare Venezia e la sua laguna Dopo una seduta tempestosa: 33 sì, 11 no, 12 astensioni II "Comitatone,, approva il vincolo per salvare Venezia e la sua laguna II progetto di legge dovrà impedire che «fatti nuovi» provochino mutamenti nelle condizioni ambientali - I modi e ì tempi di applicazione saranno dee' I dal governo - Tra gli undici contrari al provvedimento, il sindaco Favaretto Fisca (Dal nostro corrispondente) I Venezia, 4 febbraio. I E' stato approvato stamane il progetto di legge per l'imposizione, sul territorio lagunare, di un particolare tipo di vincolo di na.tura paesaggistica ed operativa, che consenta al «Gomitatone» la prosecuzione degli studi e l'applicazione delle soluzioni tecniche che devono garantire la « sopravvivenza fisica » di Venezia. I voti favorevoli sono stati 33, 11 quelli contrari e 12 gli astenuti. Dei 73 componenti del « Gomitatone », 17 erano assenti. Con questa votazione il « Comitato interministeriale » non ha assunto una posizione univoca. La responsabilità delle scelte sui « nodi » polemici proposti dal progetto di vincolo lagurare, sui modi applicativi e r,uH'estensione territoriale sulla quale far valere la nuova legge è stata trasferita dal « Comitatone » al ministero dei Lavori Pubblici e, quindi, al governo. Fra coloro — undici in tutto, come si è detto — che hanno votato contro il vincolo vanno citati, per il significato che la loro presa di posizione sottintende, il sindaco di Venezia, ing. Giovanni Favaretto Fisca, il direttore generale del provveditorato al porto di Venezia, ing. Alberto Tomolo e il dott. Wladimiro Dorigo, rappresentante del consorzio per lo sviluppo del porto e l'ampliamento della zona industriale di Marghera. Il gruppo dei socialisti che fanno parte del «Comitatone» si è, invece, astenuto. Wladimiro Dorigo, il più « tenace » tra gli oppositori, ha sostenuto che « un vincolo siffatto è reso inutile da due recen- mento — ha aggiunto Dorigo — bisogna sottolineare che si tissimi avvenimenti: il disegno di legge sul Magistrato delle acque, già approvato dal Consiglio dei ministri, e il discorso del presidente degli industriali veneziani, avv. Valeri Manera. per l'inaugurazione dell'anno produttivo ». « Circa il primo provvedi- e approfittato di un voto a suo tempo da tutti espresso per il potenziamento del Magistrato, per configurare una struttura che sembra molto vicina all'organismo dittatoriale tecnocratico, da qualche parte auspicato ed altresì per confidargli tutti quei compiti di vincolo mediante " nulla osia " sul comprensorio dei sette Comuni (quelli, cioè, che si affacciano sulla Laguna) di cui stiamo discutendo, sicché si può, tranquillamente ormai, fare a meno della seconda parte del nostro schema, dall'articolo 11 in poi ». Circa il secondo avvenimento, il dott. Dorigo ha detto « che l'alternativa di Porto Levante (in Polesine) finalmente ammessa contro Marghera, da parte del grande capitale monopolistico, rischiara le nebbie diffuse da certi giornalisti che mi hanno visibilmente accusato di servire gli interessi degli industriali e mostra che i fatti da me ricordati nella seduta del Comitato del 7 maggio 1969 erano e sono fatti oggi confermati ». La riunione del « Gomitatone » è stata caratterizzata e chiusa da un compromesso « tecnico » dell'ing. Antonio Franco, che del « Comitatone » è il presidente. Due gruppi di studio si erano occupati, nei, mesi scorsi, del progetto di legge sul vincolo: il primo gruppo aveva dettato i « principi » ispiratori di questo vincolo, le motivazioni tecniche e giuridiche che ne imponevano l'adozione; il secondo gruppo, invece, s'era preoccupato della traduzione in legge di questi princìpi. Ma è bene qui precisare a che cosa il vincolo miri. Il vincolo, in effetti, deve servire ad evitare che « fatti nuovi » non sufficientemente meditati provochino un ulteriore mutamento delle condizioni ambientali con conseguente e possibile alterazione del regime delle acque lagunari e degli altri fattori che concorrono a rendere « grave e preoccupante » la sorte del centro storico monumentale. Questa mattina, nelle sale di Ca' Giustinian, sede della riunione, sono esplose le contraddizioni fra i « princìpi » e la loro traduzione in termini di articoli di legge, quando si è trattato di esporre la sintesi del lavoro svolto dalle due commissioni, tra il gruppo veneziano, rappresentato nel « Comitatone » e gli altri due gruppi (tecnici e ministeriali). I diciannove articoli del progetto sono stati duramente bersagliati, e per il loro « sottinteso » politico e per la confusione che essi rischiano di generare, tenuto conto che, nel frattempo, il Consiglio dei ministri, in ordine al « problema di Venezia » ha approvato un'altra legge che accresce e dilata i poteri del Magistrato delle acque. La schermaglia oratoria è stata tanto violenta da mii nacciare una frattura — che sarebbe potuta divenire insanabile — tra gli stessi componenti del « Comitatone ». L'intervento dell'ing. Franco è valso a ristabilire un certo equilibrio tra le tesi delle opposte fazioni, con la proposta di accompagnare al progetto sul vincolo, da trasmet- tersi al ministero dei Lavori Pubblici e quindi al governo, così come era stato redatto dalle due commissioni di studio, le proposte di modifica, i suggerimenti e le preclusive dichiarazioni di voto dei componenti del « Comitatone » in disaccordo o sul principio del « vincolo » stesso o sulla traduzione di questo principio nei diciannove articoli del progetto di legge. Il principio del vincolo è stato così accettato. I modi e i tempi di applicazione di questo vincolo sono stati demandati al giudizio dei politici. Venezia attendeva oggi una risposta concreta. Ma questa risposta non c'è stata. Verrà più tardi, da Roma. Gianni Ghirardini Venezia. La contessa Cicogna, il dott. Puppi ed il rappresentante delI'Unesco ieri al «Comitatone» (Tel. Camcraphoto)

Persone citate: Alberto Tomolo, Antonio Franco, Dorigo, Favaretto Fisca, Giovanni Favaretto Fisca, Puppi, Valeri Manera, Wladimiro Dorigo

Luoghi citati: Roma, Venezia