Genova : 10 in pugilato, 5 in calcio

Genova : 10 in pugilato, 5 in calcio NELLA "PAGELLA,, DEI TIFOSI ENTUSIASMO PER LA BOXE, DELUSIONE PER IL FOOTBALL Genova : 10 in pugilato, 5 in calcio Trionfale ritorno di Arcari Il campione del mondo ieri a Genova: festoso corteo per le vie del centro - Una medaglia d'oro del sindaco - Nessun programma per il futuro, ma ci sono già tre offerte - La più interessante anticipa un confronto con l'argentino Locche che potrebbe venire a battersi in Italia grazie a 43 milioni promessi da un gruppo di industriali residenti in America del Sud (Dal nostro inviato speciale) Genova. 2 febbraio. Bruno Arcari, neo campione del mondo dei pesi welters junior, è tornato oggi da trionfatore nella sua città. Il pugile genovese aveva un conto aperto con i suoi concittadini che, increduli sulle sue possibilità di carriera nella boxe,-lo avevano obbligato in pratica a cercare altrove uno sbocco per la sua attività. Bruno è diventato campione d'Europa a Vienna, ha difeso il titolo sempre lontano da Genova e, prima di accettare di battersi per il primato mondiale con Adigue a Roma, aveva invano sperato che le autorità liguri trovassero un accordo con gli organizzatori in modo da permettergli di disputare finalmente in casa il combattimento decisivo della sua carriera. I genovesi, invece, hanno visto il trionfo di Bruno soltanto alla tv, ma questo è bastato per cambiare in entusiasmo la loro incredulità, per mutare in ostentata fierezza per l'impresa del loro concittadino la precedente indifferenza. Scortato da una staffetta dei vigili urbani, ch'era andata ad attenderlo a Nervi, Bruno Arcari è passato in pieno centro della città in mezzo a due ali di folla, a bordo della macchina del suo procuratore Rocco Agostino, sulla quale aveva fatto il viaggio da Roma. Era l'imbrunire, si stentava quasi a riconoscere la figura del campione del mondo, eppure i vigili motociclisti hanno dovuto faticare assai per aprire al piccolo corteo la strada verso il municipio. Qui attendeva il sindaco ing. Pedullà, che ha consegnato al pugile una medaglia d'oro a nome delle città, pronunciando un breve e commosso discorso. Ancor prima di ricevere il premio dalle mani del sindaco, Bruno aveva potuto ottenere un premio che gli premeva forse di più: l'abbracciò della moglie, signora Maura, e della piccola Monica. Entrambe erano venute a confondersi con il pubblico nel Palazzo del Comune, visto che l'occupatissimo campione doveva pagare il primo tributo alla sua nuova popolarità ancora prima di tornare a casa, «Non vedo l'ora di distendere i nervi con un po' di riposo — ha detto Bruno alla fine della cerimonia in municipio —, è bello sentirsi campione del mondo, ma sono stanco, terribilmente stanco e avverto male dappertutto. Porto gli occhiali neri perché ho gli occhi ancora gonfi, lo zigomo sinistro soffre ancora le conseguenze del tremendo pugno sferratomi da Adigue alla terza ripresa, le braccia sono tutte un livido e sulla spalla sinistra ho addirittura il segno di un morso ». « Ha sentito che non tutti sono d'accordo sulla legittimità della sua vittoria, Loi e Lopopolo ad esempio? ». (f Avrei voluto vedere loro contro un atleta scatenato come Adigue. Comunque non voglio guastare la gioia mia e dei miei amici con le po¬ lemiche. Le discussioni le faremo un'altra volta. Adesso penso solo a godermi la famiglia per qualche giorno ». « Per quanto tempo resterà a riposo? ». « Non lo so, forse andrò in montagna con mia moglie e con la bambina, ma non ho avuto ancora tempo di pensarci. Mi sembra di uscire da un sogno, ho la testa confusa, ho bisogno di ritrovare un po' di calma, poi guarderemo al futuro ». « Quando pensa di mettere in palio il titolo? ». « Non lo so. Stasera abbiate pazienza ma non ho proprio niente di nuovo da dirvi, cercate di capirmi. Sono soltanto molto felice di essere campione del mondo. Il resto chiedetelo a Rocco Agostino, il mio manager». « Abbiamo già tre propo¬ ste — soggiunge il procuratore —. Dalla Spagna offrono 50 mila dollari (circa 30 milioni di lire) per un match con Carrasco, da Copenaghen c'è una proposta di 40 mila dollari (25 milioni di lire) per un confronto con Krogh. Dall'Argentina viene invece l'offerta che ritengo più interessante. Un gruppo dì industriali italiani, residenti in America del Sud, ha telegrafato dicendosi disposto a garantire 70 mila dollari (oltre 43 milioni di lire) all'argentino Locche pur che venga in Italia o almeno in un paese neutrale a definire il suo dualismo con Arcari. Il titolo di Bruno, come è noto, è riconosciuto dalla W.B.C, mentre Locche è campione del mondo per la W.B.A. Quest'offerta mi interessa e può avere degli sviluppi ». « Quando pensa di far ri prendere l'attività a Bruno?» «Arcari deve guarire dallerifa rlono mi/lsnl-ci o ncrìor. ferite, deve riposarsi e godersi un po' la famiglia, deve soprattìitto gustare la gioia per questo trionfo che costi tuisce per lui e per noi un po' una rivincita su quanti non credevano alle possibilità di Bruno. Credo comunque che prima di impegnarci in un incontro per il titolo, faremo un paio di combattimenti amichevoli. Uno di essi potrebbe svolgersi a Torino in primavera ». Bruno Arcari, seguito da Agostino e da un codazzo di tifosi e di amici si è allontanato. La sua prima serata di trionfo a Genova non è ancora finita. Lo attende, nel suo ristorante, il suo ammiratore numero uno, Zeffirino Belloni, per consegnargli il « guanto d'oro » per la conquista del titolo assoluto. Fotografi, interviste, discorsi, cerimonie. E' incominciata per Bruno Arcari la pesante ma bellissima vita da campione del mondo. Gianni Pignata Genova. Il festoso ritorno del campione mondiale Bruno Arcari, accolto dalla moglie e dalla figlia Monica (Telefoto)