Si chiude a Parigi l'ultimo "salotto,, di Sandro Volta

Si chiude a Parigi l'ultimo "salotto,, Si chiude a Parigi l'ultimo "salotto,, E' morta a 67 anni la contessa De Noailles, amica e protettrice di letterati e artisti (Dal nostro corrispondente) Parigi, 29 gennaio. L'ultimo salotto letterario parigino si chiude con la scomparsa della padrona di casa, Marie-Laure de Noailles, morta all'improvviso stamani di un edema polmonare. Aveva 67 anni ed era arrivata a Parigi una quarantina d'anni fa quando, figlia d'un ricchissimo banchiere israelita belga, aveva sposato il visconte Charles, cugino della poetessa Anna de Noailles. Da allora, il suo palazzo era stato il centro della mondanità intellettuale della città. Il debutto di Marie-Laure nella vita parigina aveva coinciso con la nascita del surrealismo. André Breton, Aragon, Eluard, Tzara erano stati i primi frequentatori delle sue riunioni, le quali avevano però mantenuto sempre un tono di eclettica eleganza perché, insieme a scrittori, pittori, musicisti d'avanguardia, vi si incontravano ambasciatori, accademici di Francia, scienziati illustri. Il maresciallo Juin, per esempio, era uno degli assidui fino agli ultimi tempi della sua vita. L'eclettismo non impedì tuttavia a Marie-Laure di tenere rigorosamente chiuse le porte della sua dimora alla nuova café-society: da lei si incontravano duchesse mescolate a giovani artisti del Quartiere Latino in blue-jeans, ma era impossibile trovarci armatori greci o altra gente che ha ormai libero ingresso da per tutto. Un buon gusto innato faceva di lei la custode della Parigi dei tempi di Proust. Scrittrice ella stessa, autrice di libri cui non era mancato il successo, come « Dix ans sur terre » e « La chambre des écureuils », e, negli ultimi tempi, pittrice assai apprezzata, Marie-Laure amministrava tuttavia con grande discrezione la sua personalità artistica, preferendo mettere al servizio dei suoi amici il proprio entusiasmo. Non lesinava le sue immense ricchezze in un mecenatismo generoso quanto illuminato. Negli anni fra le due guerre, aveva finanziato la produzione di due film diventati poi famosi: « Le sang d'un poète » di Jean Cocteau e « L'àge d'or » di Luis Buiiuel. Alla sua iniziativa fu dovuta, in quegli anni, anche la fondazione del Gruppo dei sei, che è all'origine della rivoluzione musicale moderna, la messa in scena del balletto « Aubade » di Francis Poulenc e dell'opera lirica « La vogante » di Henry Sauguet. Ma la pittura era sempre stata la sua grande passione, sulle pareti dei suoi saloni i quadri dei giovani artisti contemporanei erano appesi accanto ai Goya e agli altri dipinti antichi della nobile famiglia. Cesare Maraccini, l'artista di origine lucchese che, sotto lo pseudonimo di Cesar, è uno dei più noti scultori di oggi, aveva eseguito per lei, una decina di anni fa, la compressione di una vecchia automobile, riducendola a un parallelepipedo compatto: quell'opera, che suscitò allora tan. to scalpore, si trova ancora al centro del sao salone. MarieLaure diceva che sarebbe dovuta essere il suo monumento funebre. Sandro Volta

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