Cinque ore senza tram

Cinque ore senza tram Dalle 9 alle 14; funziona un servizio sostitutivo Cinque ore senza tram I dipendenti dell'Atra e della Torino-Rivoli sfileranno in corteo per le vie del centro Gli autobus d'emergenza saranno deviati - A Torino il disavanzo aziendale annuo è di 11,7 miliardi; a Bologna e Firenze di 4; a Napoli di 16,5; a Palermo di 6 miliardi Venerdì, presso il ministro del Lavoro, incontro per la vertenza dei tranvieri che in tutta Italia manifestano con scioperi a ripetizione per il rinnovo del contratto. Oggi, sulle linee urbane, intercomunali e della TorinoRivoli, mancherà il servizio dalle 9 alle 14. I tranvieri si riuniranno in piazza Castello, sotto la Prefettura, e di qui, alle 10, sfileranno per il centro. Questo il percorso del corteo: via Roma, corso Vittorio, corso Vinzaglio, Porta Susa, via Ccrnaia, via Pietro Micca, piazza Castello. Come le altre volte, funzionerà un servizio sostitutivo: con pullman noleggiati dall'Atm sulle linee 6, 9, 56, 59, 60; con mezzi militari sulle linee 5 (Vanchigllctta S. Paolo); 15 (p. Carducci Barriera di Milano). Per evitare gli intralci del corteo avranno luogo le seguenti variazioni di percorso: Linea 5: da p. Sabotino, per c. Peschiera, v. Nizza, c. Vittorio, v. C. Alberto, v. Po, percorso normale. Ritorno, da p. Vittorio, v. P. Amedeo, Lagrange, Nizza, c. Peschiera, piazza Sabotino. Linea 9: da v. Cigna ang. c. Regina per c. P. Eugenio, p. Statuto, c. Inghilterra, Castelftdardo, Stati Uniti, Umberto, percorso normale. Linea 15: da p. Repubblica per c. Regina, P. Eugenio, Inghilterra, Castelftdardo, Stati Uniti, v. S. Secondo, percorso normale. Ritorno per v. Sacchi. Linea 56: da v. Duchessa Jolanda angolo c. Inghilterra, per piazza Statuto, v. Garibaldi, XX Settembre, Regina, S. Maurizio, Vanchiglia, p. Vittorio, percorso normale. Ritorno v. Napione, c. San Maurizio ecc. Linea 59: da v. Madama Cristina per v. Caluso, Sacchi, c. Stati Uniti, Castelftdardo, Inghilterra, p. Statuto, percorso normale. Linea 60, deviata da via Caluso come la 59. CI saranno servizi da Torino per: Orbassano-Giaveno; Orbassano-Cumiana; Venaria; PianezzaAlpignano; Druento; S. MauroGassino; Trofarello-Poirino; Revigliasco. Due le rivendicazioni dei tranvieri: miglioramenti economici e normativi; nuova politica dei trasporti. La prima voce, secondo le stime dell'Ann, equivarrebbe ad un maggior onere del 30 per cento. Il bilancio preventivo '70 indica il costo del personale in 16,6 miliardi, pari al 126 per cento delle entrate. Il disavanzo aziendale è calcolato in 11,7 miliardi. I guai di casa nostra — lentezza dei mezzi pubblici, scarsità di parcheggi ecc. — 11 conosciamo. Com'è la situazione nelle altre grandi città? Riferiamo i primi risultati di un'inchiesta condotta dalla rivista « Aziende municipalizzate il. Bologna — 490 mila abitanti, 137.300 auto (una ogni 3,6 abitanti); 329 autobus e filobus su una rete di 295 chilometri; tariffa ordinaria 50 lire; 6 mila tessere gratuite, riduzioni per operai, studenti ecc. pari al 13,5 per cento dei passeggeri paganti. Passivo aziendale 4 miliardi circa. Nessun contributo privato. Parcheggi: 628 posti a pagamento, 2 mila a tempo, 10 mila liberi. Tra l provvedimenti per migliorare 11 servizio: abolizione dei tram, agente unico e riscossione automatica (in 4 anni, senza licenziamenti, il personale si è ridotto da 1708 a 1511 unità), autobus a 2 piani, estensione della rete. Inoltre: corsie preferenziali, isole pedonali, sensi unici, zone blu (parcheggio a breve termine), garages sotterranei. Risultati: aumento dei passeggeri pari al 3 per cento, maggiore scorrevolezza del traffico. In programma: grandi sili per auto e aree per parcheggio mediante decentramento delie caserme, « chiusura » del centro al traffico, collegamento della periferia con microbus, sopra wie. Firenze — 475 mila abjtanti, 80 mila auto (Una ogni 6), 340 filobus e autobus alcuni dei quali a due piani — i tram sono soppressi da dieci anni — biglietto a 50 lire, 2100 tessere gratuite, le consuete riduzioni per lavoratori, studenti ecc. Disavanzo, 3 miliardi. La situazione dei trasporti pubblici risente delle periodiche crisi politiche, che alternando i sindaci ai commissari prefettizi impediscono di realizzare le richieste avanzate dai dipendenti e approvate dal Consiglio comunale. Per ottenere la priorità del mezzi pubblici i tranvieri della Atal hanno persino scioperato; chiedevano più efficienti collegamenti con le borgate e un consorzio dei trasporti. Ma l'unica tt zona verde n istituita per esperimento è stata cancellata dall'alluvione, l'agente unico è in discussione, esistono solo due o tre corsie preferenziali, i passeggeri (scesi del 19 per cento in 10 anni) continuano a diminuire, 1 percorsi non soddisfano le nuove esigenze. Napoli —1,3 milioni di abitanti, 400 mila auto, 364 autobus, filobus e tram (10 per cento), tariffa 50 lire, biglietti operai a 15 lire per i tram, 20 per gli autobus, tariife ridotte anche per gli studenti, abbonamento mensile per una linea 800 lire. I passeggeri sono diminuiti del 15 per cento in dieci anni. Il deficit è di 16,5 miliardi. Caotico il traffico a causa del¬ l'alto tasso di pendolarità e anche per la scarsa disciplina degli automobilisti. Un esperimento di senso unico rotatorio, istituito nel dicembre '66, ebbe un effetto catastrofico e durò un giorno. Le corsie riservate ai trasporti pubblici coprono appena 4 chilometri. Inefficaci le « zone verdi », che vengono scarsamente rispettate e persino le multe. Pochi le pagano; pare che i verbali restino latitanti sino alla scadenza dei termini. In attesa della metropolitana, considerata l'unica salvezza contro la paralisi, si istituiranno altre corsie riservate o si prolungherà l'onda verde fino alla Stazione Centrale e alla Riviera di Chiaia. Palermo — 650 mila abitanti, 300 autobus, tariffa 50 lire, passeggeri diminuiti del 41 per cento in dieci anni, 2 mila tessere gratuite, tariffe ridotte per l'8 per cento deU'utenza. Disavanzo annuo 6 miliardi; ogni viaggiatore costa all'azienda 114 lire contro 42 d'incasso: perdita netta 72 lire. Per ritornare in pareggio bisognerebbe portare la tariffa a 125 lire, ne sono state chieste 70', ma i dipendenti sono contrari. Drammatica la situazione dell'Amat, in credito di 7 miliardi dal Comune che non li paga perché non 11 ha e in debito di 3 con gli istituti di previdenza. Per pagare i dipendenti si fanno ogni mese 1 salti mortali, ricorrendo perfino a prestiti privati. La ristrutturazione del traffico s'impone per fronteggiare lo sviluppo caotico della città. Esistono corsie riservate e zone disco; nessuna zona verde né isole pedonali. Si discute dell'agente unico. Le autogrù servono soprattutto alla rimozione delle vecchie auto abbandonate. L'azienda soffre la concorrenza degli «abusivi » che per 100 lire a testa trasportano ogni giorno centomila persone tra centro e periferia. Ma sarà diffìcile eliminarli finché 11 servizio pubblico non migliorerà.