Giovane, sposo da sei mesi, è ucciso la testa schiacciata da una lastra

Giovane, sposo da sei mesi, è ucciso la testa schiacciata da una lastra Giovane, sposo da sei mesi, è ucciso la testa schiacciata da una lastra In uno stabilimento di Venaria - Scaricava un vagone, l'autogrù è scivolata e il carico Io ha colpito - La moglie, vent'anni, incinta, è colta da malore Giuseppe Pelle, operaio di 22 anni, è morto schiacciato da un carico di lamiere pesante una cinquantina di quintali. Sposato da sei mesi con Antonietta Amico, 20 anni, abitava in via Gaglianico 10: lui appartamentino al quarto piano, arredato con gusto. La giovane sposa è in attesa del primo figlio. Il Pelle lavorava nella fabbrica Crivellari di Venaria. Tutti i sabati rincasava alle 12, poi accompagnava la moglie a fare la spesa. Ieri aveva avvertito che sarebbe arrivato più tardi, perché era in programma un lavoro speciale: si doveva scaricare 600 quintali di lamiere di ferro da tre vagoni ferroviari. Alle 15,15 il lavoro era quasi ultimato, restavano solo due « pacchi » di lastre da agganciare all'autogrù fornita dalla ditta Ella. Sul carro erano in tre: il Pelle, Franco Finetti, 23 anni, e Carlo Lionello di 45. Dice Gino Zanotto, 38 anni, corso Orbassano 354, che era a terra per sistemare le lastre: « Improvvisamente la gru che compiva la retromarcia si è sollevata ed è slittata verso il carro. Il carico già alto, ha cominciato a ondeggiare. Il Finetti e il Lionello con un balzo si sono messi in salvo. Il Pelle si è abbassato per schivare il peso che oscillava sulla sua testa, ma è stato colpito in pieno. E' morto sul colpo, il capo schiacciato tra la sponda del carro e il carico sospeso ». Il cadavere, compiute le lunghe formalità di legge, è stato rimosso soltanto verso le 18,30, e portato nella camera mortuaria dell'ospedale di Venaria. Nessuno, in tutto quel tempo, ha avuto il coraggio di avvertire la moglie della vittima. Soltanto verso le 18 due colleghi di lavoro del Pelle sono andati a casa e le hanno detto una pietosa bugia: il marito aveva avuto un incidente ed era ricoverato all'ospedale della cittadina. Sconvolta e piangente la giovane è corsa dal suoceri che abitano nella stessa strada e si è fatta accompagnare all'ospedale. Sono scesi dalla macchina quando stava arrivando il furgone mortuario con la bara. Colta da collasso, la giovane sposa è svenuta tra le braccia dei parenti: i medici hanno dovuto praticarle due inizioni per farle riprendere i sensi.

Persone citate: Antonietta Amico, Carlo Lionello, Crivellari, Finetti, Franco Finetti, Gino Zanotto, Giuseppe Pelle

Luoghi citati: Venaria