Il cardinale Alfrink si recherà a Roma per proporre il matrimonio dei preti di Lamberto Furno

Il cardinale Alfrink si recherà a Roma per proporre il matrimonio dei preti I VESCOVI D'OLANDA CONTRO IL CELIBATO OBBLIGATORIO Il cardinale Alfrink si recherà a Roma per proporre il matrimonio dei preti Per la prima volta un episcopato si schiera contro un'enciclica - Gli olandesi sottolineano il coraggio dei loro vescovi « pressati sin sulla soglia della riunione da pubblicazioni ufficiali e da telegrammi personali del Papa » (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 20 genn. Soltanto la Radio Vaticana ha oggi rotto il silenzio ufficiale sul comunicato con cui stanotte i vescovi olandesi hanno fatto propria, ma in termini prudenti, la richiesta del recente Concilio pastorale di abolire il celibato obbligatorio nella Chiesa Latina. L'emittente ha trasmesso il documento, postillandolo nella parte che preannuncia un imminente viaggio a Roma del card. Alfrink per informare Paolo VI « dei desideri e delle idee manifestate in Olanda e per vedere con luì che cosa si debba fare in questa situazione per il bene della Chiesa». La postilla radiofonica ricorda che il Papa espresse nella lettera inviata ad Alfrink prima del Concilio pastorale la volontà di aiutare i vescovi d'Olanda. Malgrado il riserbo ufficia¬ le, questa nota della Radio Vaticana sembra aprire un concreto spiraglio alla trattativa che i vescovi olandesi propongono al Papa. Nel comunicato essi sostengono che la polemica sul celibato non è localizzata solo in Olanda, ma si estende a tutta la Chiesa e che, di conseguenza, «una deliberazione di tutta la Chiesa su problemi così importanti ed urgenti sarà certamente utile ». L'episcopato,dei Paesi Bassi pensa « cfte sarebbe utile per la loro Chiesa se, accanto al sacerdozio celibatario scelto in libertà completa, venisse ammesso nella Chiesa Latina il sacerdote sposato, attraverso l'ordinazione di uomini sposati e, in alcuni casi e sotto certe condizioni, attraverso la reintegrazione dei sacerdoti che si sono già sposati ». Ma il comunicato aggiunge esplicitamente che « nessuna provin¬ cia ecclesiastica potrà realizzare questo da sola, senza deliberazione con il Santo Padre e con la Chiesa universale ». Sono punti importanti della dichiarazione, soppesati con molta attenzione in Vaticano. E altrettanto rilevante è giudicato questo richiamo: « Una parte della comunità cattolica olandese, per quanto cospicua essa sia. non può e non deve pretendere che la sua idea sia condivisa senza discussione ulteriore nella Chiesa nel suo insieme ». E' un invito che ammonisce i fautori della « via breve » per l'abrogazione del celibato obbligatorio. Ma nel comunicato si ricorda anche che la « tradizione del celibato sacerdotale, del resto, non è uniforme nella Chiesa Cattolica: la Chiesa d'Oriente ha sacerdoti sposati ». Ma la presa di posizione dei vescovi olandesi costituisce un fatto senza preceden¬ ti perché per la prima volta un episcopato, rispecchiando l'orientamento della maggioranza cattolica locale, s'è dichiarato contro una legge, contro una recente enciclica sul celibato (1967) e contro la difesa del celibato più volte sostenuta dal Papa. Tutto ciò mette in questione il valore delle encicliche promulgate soltanto dal Papa, senza previa consultazione dei vescovi, come ha sollecitato l'ultimo Sinodo. E' probabile che qualche concessione discreta venga fatta per sanare situazioni, forse per consentire a titolo d'esperimento l'ordinazione di uomini coniugati: il Concilio stabili che i coniugati potessero essere consacrati diaconi. La linea di compromesso fra Roma ed Utrecht (sede del primate d'Olanda) verrebbe trovata su queste basi e sull'accordo che l'intero problema del sacerdozio (statuto del prete, celibati, lavoro professionale, impegno sociale) sarà approfondito prima dalla commissione teologica internazionale,che già lo studia, poi nel Sinodo dell'autunno 1971. Lamberto Furno

Persone citate: Paolo Vi