Un "vertice,, a Roma per Vunità europea?

Un "vertice,, a Roma per Vunità europea? l ministri del Mec a Bruxelles Un "vertice,, a Roma per Vunità europea? Si terrebbe in estate dopo un incontro preparatorio a fine marzo - Moro definisce «ottima» l'atmosfera dei colloqui di ieri (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 20 gennaio. Per di più di un'ora, stamane, nell'ufficio del belga Harmel, i ministri degli Esteri dèi Mercato Comune hanno discusso dell'Europa politica. Dopo la lunga e faticosa gestazione del Piano Fouchet (ma è storia del 1932, e l'operazione si concluse con un completo disaccordo) è la prima volta che il problema della più stretta collaborazione politica tra i Sei del Mec viene ripreso: l'imminenza dei negoziati con Londra dà al fatto un ancor più accentuato valore europeo e molti ritengono che la riunione di oggi potrà, in avvenire, essere considerata il primo concreto passo per l'unificazione politica del continente. Non sono state prese decisioni importanti, né — come era del resto previsto — sono stati assunti impegni storici: i sei ministri degli Esteri dovevano semplicemente studiare il modo e il calendario di lavoro per realizzare un paragrafo dell'accordo preso dai capi di Stato all'Aia, nel dicembre scorso, e che prevede: « ... di studiare il miglior modo per realizzare progressi sul piano dell'unificazione politica, nella prospettiva dell'ampliamento. I ministri — concludeva il comunicato del vertice — faranno proposte a questo proposito prima della fine del mese di luglio 1970 ». I Sei — l'Italia era rappresentata dall'on. Aldo Moro, che ha definito « ottima » la atmosfera in cui si sono svolte le discussioni — hanno deciso di incontrarsi una prima volta all'inizio di marzo per cominciare a mettere, nero su bianco, le proposte per l'unificazione. Una delle successive riunioni, forse la decisiva, si dovrebbe tenere a fine primavera in Italia. E non è escluso — anche se i ministri non ne hanno esplicitamente, parlato — che le proposte tengano presentate quindi in estate a un nuovo vertice dei capi di Stato, che potrebbe pure tenersi in Italia. Dopo la riunione « politica », i ministri degli Esteri hanno ritrovato i colleghi del Tesoro e dell'Agricoltura (per l'Italia sono presenti a Bruxelles anche i ministri Emilio Colombo e Sedati), e si sono rituffati nella « cucina » comunitaria: definizione delle modalità di finanziamento dell'agricoltura, poteri di controllo del Parlamento europeo e, ancora, vino e tabacco. La discussione è continuata per tutta la giornata, e stasera i ministri hanno deciso una sessione notturna. Gli accordi presi a dicembre erano di carattere generale, ora st tratta dì redigere i singoli regolamenti, di entrare nei dettagli: ogni governo ha avuto il tempo di rifare i propri conti e cerca di ottenere qualche riduzione di spesa o qualche bene: fido negli incassi. Gli esperti lavorano a stretto contatto con i ministri, spesso divisi in due o tre sale, -per poter fornire a ogni momento un preventivo preciso delle future spese. Le divergenze è stato dichiarato — non riguardano ormai che.i dettagli, l'accordo non? può mancare, è anzi probabile che, per certi punti, venga raggiunto nel corso delta notte. Di carattere più politico è il dibattito in corso sui poteri del Pai-lamento, europeo, cui si vorrebbe quanto meno delegare l'autorità di controllare l'impiego dei fondi che finiranno nelle casse comunitarie, provenienti dal versamento all'Europa di una percentuale della futura imposta sul valore aggiunto. Si tratta di una cifra che si aggira- sui due-tre miliardi di dollari. La Francia è contraria a dar troppa autorità al Parlamento, l'Italia e gli altri paesi vorrebbero invece attribuire all'assemblea un maggior potere. Il ministro francese Schumann ha tenuto a dichiarare ai giornalisti che « si tratta di divergenze tecniche: la Francia ha dato il proprio accordo politico, e intende mantenerlo ». L'atmosfera è quindi improntata all'ottimismo, s. d. " II ministro Moro ieri al Consiglio della Cee (Tel.)

Persone citate: Aldo Moro, Emilio Colombo, Schumann, Sedati