La moda sulla soglia del "duemila" torna a uno stile sobrio e moderato

La moda sulla soglia del "duemila" torna a uno stile sobrio e moderato Gonna "midi,, dopo le contraddittorie "mini,, e "maxi,, La moda sulla soglia del "duemila" torna a uno stile sobrio e moderato Presentate nei saloni dell'Hotel Hilton le collezioni della «Haute couture» per il 1970 - Occorrerà fare l'«occhio» agli sconvolgimenti estetici: orli al polpaccio e tacco medio - Per l'uomo pantaloni con revers, tasche a toppa e cravatte gigantesche (Nostro servizio particolare) Roma, 17 gennaio. L'alta moda italiana del '70 è stata presentata ieri nei saloni dell'Hotel Hilton, divenuto per l'occasione « sede provvisoria » di molte sartorie espositrici. L'inizio è impegnativo per il prossimo decennio: ciascuna decade, infatti, simboleggia il gusto e l'abbigliamento nella sociologia moderna: non è stato forse il « 1910 » il periodo culminante della « belle epoque »? Ed il 1920 il periodo della moda del dopoguerra mondiale? E si arriva agli Anni 30. alle follie del charleston, delle frange, dei primi orli « scandalosamente » corti e poi agli Anni 40, che parlano confusamente alla memoria di suole ortopedi¬ che, della voce rauca della cantante Zarah Leander, di spalle squadrate e di borse a tracolla, di tessuti autarchici, di chiome lunghe, arricciate con la permanente, e di oscuramento. , Infine gli Annit60: una simbolica, quanto violenta dimostrazione di rottura con il conformismo che ha avuto come stendardo rivoluzionario la moda proveniente da Carnaby Street. Chi non conosce oggi quale affermazione ha avuto la minigonna? E chi è rimasto insensibile al fascino del romantico (anche se poco pratico) maxi-cappotto? Anni '60, anni di contrasti, di rottura. Toccherà ora al decennio del '70, che lentamente inizia l'ascesa degli anni a venire verso il Duemila, riportare il gusto dell'abbigliamento ad un equilibrio finora dimenticato? Il tentativo è forse già in atto. Lo denotano, per esempio, la scelta misurata di colori e di linee, che nuovamente hanno proposto i « grandi » della moda maschile. Negli ultimi anni la rivoluzióne dei colori era stata infatti aggressiva; oggi, sotto l'insegna del « moderato », torna ad essere invece preso in considerazione quello stile sobrio quasi dimenticato. Lo hanno dimostrato le belle collezioni- di Datti (dallo stile spoglio, che allunga la figura), di Brioni (dal personalissimo taglio), di Coccoli (ricercato in ogni particolare: dai pantaloni con revers, alle tasche applicate a toppa, alle gigantesche cravatte abbinate al tessuto della camicia), di Litrico. di Valentini e di Piattelli, che ha concluso con una applauditissima sfilata la serie dei capi maschili del programma. In quanto all'alta moda femminile, le prime case oggi hanno esordito, superando i non pochi ostacoli creati dal recentissimo sciopero delle indossatrici. La tendenza generale, pur rispettando la regola di base delle gonne ancora corte un palmo sopra il ginocchio, non ha trascurato di offrire ai compratori anche un'insistente possibilità di orli allungati fino al polpaccio e, per la sera, fino quasi alla caviglia. In compenso il corpino su queste gonne di proporzioni rinnovate, abbondanti e lunghe, si appoggia con la stessa esilità di un sottile arbusto. Occorrerà indubbiamente far il cosiddetto « occhio » a tali sconvolgimenti estetici, in cui (con tacco medio e gonne di lunghezza « midi », cioè poco sotto al polpaccio) la donna rischia più una sconfìtta che una vittoria. Tìziani ha proposto gonne a metà polpaccio, completate da lunghe giacche a redingote con il punto di vita segnato alto da sottili cinture a treccia e ha dato sfogo, per i modelli da sera, alla solita effervescente e fin troppo scapigliata fantasia che caratterizza i suoi modelli: effetti di « nude look » sotto lunghi, stretti corpinì sbiechi incrociati, o gonne semilunghe alla zingaresca in organza con applicazioni di fiori in tessuto e colore contrastante, abbinati ai motivi decorativi di scialli in organza. Tra tutte queste incertezze è apparsa vincente la sicura personalità di Enrica Sanlorenzo: ventiduenne, torinese dì nascita e residenza, sensibilissima e protesa fin dall'infanzia al clima della moda nell'atelier materno, la più giovane creatrice dell'alta moda italiana ha superato brillantemente il nuovo esame stagionale. I segreti dì questo convincente successo? Una vera vocazione istintiva al colore (bellissimi certi blu-pervinca degradanti in sfumature che giungono al viola-azzurro intenso, e altrettanto preziosi certi toni caldi di beige bi¬ scotto appena tostato, realizzati appositamente nelle scelte lane di Chiri); e poi un taglio essenziale che sottintende con geometriche cuciture l'effetto di un corpino alto, di un piccolo scollo incrociato, pattine abbassate, di gonne realizzate con moderati sbiechi. Savina Roggero

Persone citate: Brioni, Chiri, Coccoli, Enrica Sanlorenzo, Litrico, Piattelli, Savina Roggero, Valentini, Zarah Leander

Luoghi citati: Roma