Il dialogo Madrid-Mosca di Igor Man

Il dialogo Madrid-Mosca ANALISI Il dialogo Madrid-Mosca (Quali vantaggi la Spagna si propone dai contatti con l'Urss) L'incontro « segreto » all'aeroporto di Mosca, il 26 dicembre scorso, tra il ministro degli Esteri di Spagna, Lopez Bravo ed il viceministro sovietico, Kovaliev, prelude alla ripresa — sia pure non prossima — delle relazioni diplomatiche fra i due paesi? Formalmente l'incontro è avvenuto per un « inatteso scalo tecnico » del jet che portava Lopez Bravo da Madrid alle Filippine; in realtà era stato concordato da almeno tre settimane. E' la prima volta, a trent'anni dalla guerra civile, che un ministro franchista s'incontra con un ministro sovietico. A quanto se ne sa, l'Urss avrebbe chiesto un visto per un suo diplomatico; in contropartita, un alto funzionario spagnolo aprirebbe a Mosca un « ufficio d'informazioni ». Riferendosi ai possibili sviluppi del lungo colloquio Lopez Bravo-Kovaliev, un commentatore madrileno ha citato l'aforisma di Palmerston: « Non abbiamo alleati permanenti né nemici eterni. Solo i nostri interessi sono perenni », aggiungendo: « Dialogo politico non significa dialogo ideologico. Spagna e Urss non possono piU ignorarsi reciprocamente. E' tempo d'essere realisti, così come realista fu la Russia non opponendosi all'ingresso della Spagna alVOnu ». L'editorialista ha infine ricordato quel passo del messaggio di fine anno in cui Franco afferma che (d'Europa è più vasta di certi schemi fissati all'indomani dell'ultima guerra ed è per questo che i nostri contatti con l'Est europeo si fanno più stretti ». (La Spagna intrattiene già relazioni commerciali e consolari con la Polonia, la Romania e l'Ungheria). 'La lenta «marcia di riavvicinamento» ispano-sovietica cominciò otto anni fa. Nel 1962, quando l'americana Ailied Crude Vegetable OH Co. pose condizioni ritenute inaccettabili per la vendita di oli vegetali, una missione economica spagnola firmò a Mosca una convenzione-ctearmt; per 40 milioni di dollari. Successivamente l'Urss inviava la sua nota sulla « denuclearizzazione del Mediterraneo » anche alla Spagna, consegnandone copia al rappresentante spagnolo presso l'Eliseo, conte De Motrice II documento era indirizzato al generale Franco « Capo dello Stato spagnolo ». Con il cortese « ricevuto » di Madrid, sotto forma di lettera da parte di Franco al signor Kruscev, « Capo del governo sovietico », i due paesi si riconoscevano mutuamente de facto. Ma già prima c'era stato un contatto fra Spagna e Urss. Nel 1961 De Motrico viene trasferito da Washington a Parigi e qui, ad un pranzo offerto dall'ambasciatore italiano Brosio, egli incontra il rappresentante sovietico Vinogradov. Dopo l'incontro in casa Brosio, ebbero luogo diverse conversazioni bilaterali, durante le quali Vinogradov suggerì di stabilire relazioni commerciali, culturali e sportive russo-spagnole. Il console generale di Spagna a Berlino, perfetto conoscitore della lingua russa, si recò più volte a Mosca per sondare il terreno finché, nel 1962, non si giunse alla firma dell'accoxAo-clearing. Nel 1967 Madrid concesse « facilitazioni portuali » alle navi sovietiche. Certo, non pochi sono ancora gli ostacoli ad una ripresa delle relazioni diplomatiche fra la Spagna e l'Urss; il più difficile è quello dell'oro spagnuolo. Si tratta di 525 milioni di dollari, corrispondenti al valore delle riserve auree del Banco de Espana, versati alla fine della guerra civile (con tanto di ricevuta) nelle casse del ministero delle Finanze sovietico da Juan Negrin, già ministro delle Finanze sotto Largo Caballero, poi capo dell'ultimo governo repubblicano nel '37 e di quello in esilio fino al '45. Dopo aver considerato per anni la restituzione dell'oro condìtio sine qua non per un'eventuale ripresa dei rapporti diplomatici, la Spagna sembra aver mutato atteggiamento: non si parla più di restituzione vera e propria, ma si giudica « interessante» la possibilità di arrivarci sul piano pratico attraverso forniture di materie prime, soprattutto di petrolio greggio. «Che io sappia — ha dichiarato a La Stampa un autorevole economista spagnuolo —, il nostro governo non ha avanzato nessuna richiesta formale di restituzione dei lingotti. E se uno non reclama non può accusare l'altro di mancata buona volontà. Si parla di petrolio nel quadro dell'interscambio russo - spagnuolo. Benissimo: nero o biondo, sempre di oro si tratta ». Igor Man

Persone citate: Brosio, Juan Negrin, Kruscev, Largo Caballero, Lopez, Lopez Bravo, Vinogradov