Genoa: è l'avvocato di Fossati il nuovo amministratore unico
Genoa: è l'avvocato di Fossati il nuovo amministratore unico Genoa: è l'avvocato di Fossati il nuovo amministratore unico La decisione nell'assemblea dei dirigenti rossoblu tenutasi ieri sera - Si chiama Virgilio Bazzani, ha 31 anni e si occupa del Genoa da due mesi de maggioranza delle azioni e aveva già scelto il nuovo amministratore unico ancor prima che avesse inizio l'assemblea. Maurizio Caravella * (Dal nostro inviato speciale) Genova, 15 gennaio. Il Genoa ha un nuovo amministratore: nel corso dell'assemblea straordinaria di stasera. Fossati 'ha confermato le dimissioni ed è stato chiamato a sostituirlo uno dei suoi legali, l'avv. Virgilio Bazzani. Alle spalle del giovane dirigente (ha soltanto 31 anni) agirà un « comitato » formato dalla fusione di vecchi e nuovi, responsabili della società. Dodici persone in tutto: Fossati, Berrino, Cagnoli, Massucco, Norrish, Bandettini, Mazzone, Parodi, Valperga. Garello, Bogliardi e Grosso. Gli ultimi due sono nomi nuovi: ma mentre Bogliardi, presidente del Rapallo, era già azionista, Grosso è un impresario edile che soltanto ora si è deciso a portare il proprio contributo alla società. In un prossimo futuro, pare, dovrebbe unirsi al « comitato » anche qualche altro noto personaggio genovese: e questo sarebbe davvero un passo avanti importante. La crisi dirigenziale del Genoa (non meno grave di quella tecnica, è bene sottolinearlo) è dunque avviata verso la soluzione? Le premesse sono positive, ma è ancora presto per dare giudizi definitivi. Tempo fa quasi tutti i più grossi industriali della città vennero interpellati, ma la risposta fu questa: interverremo soltanto se vera fatta la fusione, Genova non è in grado di mantenere due squadre. Possibile che a distanza di qualche mese abbiano cambiato idea? Possibile, inoltre, che tutti i contrasti che dividevano vecchi e nuovi dirigenti siano improvvisamente scomparsi? Se è cosi, per il Genoa sta davvero iniziando — ed era ora — un periodo di fattiva collaborazione. Ma ripetiamo — è ancora presto per dare giudizi definitivi. E la cautela deriva anche da una constatazione .importante: quando l'amministratore unico era Fossati gli sti- pendi venivano pagati regolarmente; dopo l'annuncio delle sue dimissioni e l'intervento dell'ormai famoso comitato di « coesione », i rossoblu, come si ricorderà, avevano addirittura minacciato lo sciopero perché i soldi tardavano. Fossati ha lasciato la carica di amministratore perché si è accorto che i suoi collaboratori e gran parte dei tifosi non condividevano più le sue idee. Nessuno s'è fatto avanti per sostituirlo, era una responsabilità pesante e tutti si sono tirati indietro Così la scelta è caduta su una persona al di fuori dell'ambiente, una persona che non avrà altri compiti se non quelli di occuparsi dell'ordinaria amministrazione. Un dirigente « fantasma », il cui parere non avrà alcun peso sulla vita della società. Una soluzione, a quanto si vede, che sa di compromesso. Bazzani ha cominciato ad occuparsi del Genoa soltanto due mesi fa, quando è stato incaricato di portare avanti il reclamo del club rossoblu contro la squalifica del campo decisa dopo gl'incidenti della gara col Cesena. I dirigenti hanno scelto lui perché è al di fuori di ogni bega, è praticamente uno sconosciuto; ma anche perché riceverà' ordini dal «comitato», ed eseguirà senza discutere. Non potrà discutere, perché di tasca sua non tirerà fuori neanche una lira. L'elezione è avvenuta senza contrasti, ed era logico: il comitato di « coesione » rossoblu disponeva della gran¬
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