Per i fondi di investimento modifiche in Commissione

Per i fondi di investimento modifiche in Commissione Continua Tesarne del "progetto Colombo,, Per i fondi di investimento modifiche in Commissione II "tetto" dei proventi per la ritenuta secca del 10 Jo abbassato da 4 a 3 milioni Per i redditi annui fino a 3 milioni facoltativa la ritenuta d'acconto del 507o (Nostro servizio particolare) Roma, 15 gennaio. La Commissione Finanze e Tesoro del Senato ha modificato oggi parzialmente il trattamento fiscale previsto dal disegno di legge Colombo per l'istituzione di fondi d'investimento italiani. Su proposta socialista è stato •abbassato da 4 a 3 milioni il monte dei proventi annui tassati con la sola ritenuta « secca » del 10 per cento che esime dall'iscrivere i proventi dei fondi nella dichiarazione personale dei redditi. Una second". modifica, anch'essa chiesta dai socialisti, concede poi la, facoltà ai sottoscrittori con proventi annui inferiori a 3 milioni di chiedere l'applicazione di una ritenuta d'acconto del 5 per cento. Se questa facoltà, che consente la rivalsa nella compilazione della dichiarazione dei redditi, non viene invocata, si applica la ritenuta «secca» del dieci per cento. La terza, importante modifica riduce da 30 a 25 milioni la quota dei fondi esente dall'imposta di successione per ciascun erede e da 100 a 75 milioni la quota esente dall'imposta sul valore globale dell'asse ereditario. La modifica è stata proposta dai socialdemocratici, come strada intermedia tra il testo del governo e la richiesta socialista di sopprimere per intero l'agevolazione- contenuta nell'art. 30. La Commissione ha poi ripristinato, con un articolo numerato diversamente (articolo 26 bis), l'art. 24 soppresso ieri contro il parere del governo. Presente oggi il ministro Colombo, è stato stabilito che si applica la tassazione del 5 per cento sulle azioni che entrino nel portafoglio dei « fondi » e che questo prelievo va sottratto dalla ritenuta « secca » del 10 per cento. La redazione esatta di quest'ultima norma e il coordinamento di altre modifiche rendono però praticamente impossibile la discussione in aula della proposta di legge a partire da martedì, come fissato in precedenza. La Commissione ha preso anche visione della situazione fiscale che sarà determinata dalla legge per le fasce di redditi da 1 a 500 milioni. Gli « esempi » studiati sono rimasti segreti. Tutti i membri della Commissione intendono infatti evitare che fughe di notizie abbiano ripercussioni sul mercato finanziario, in un senso o nell'altro. Non sarà più così quando la discussione si svolgerà in aula: l'opposizione di sinistra contrasterà vari punti della legge mentre la posizione dei socialisti resta legata alla formazione del nuovo governo. Sono queste le incognite che inducono i senatori della Commissione al riserbo, perché la legge potrebbe subire ancora modifiche, soprattutto nel senso d'agevolare maggiormente i sottoscrittori di quote modeste. g. maz.

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