Nei Comuni isolati del Cuneese mancano i viveri ed i medicinali

Nei Comuni isolati del Cuneese mancano i viveri ed i medicinali Oltre cinquemila persone ancora assediate dalla neve Nei Comuni isolati del Cuneese mancano i viveri ed i medicinali Le situazioni più gravi nelle valli Gesso, Stura e Grana - Centinaia di slavine hanno interrotto le strade - Mobilitati anche i vigili del fuoco di Torino - Crollata una casa investita da una valanga a Sant'Anna di Valdieri - Migliorano le condizioni nel resto della provincia (Dal nostro inviato speciale) Cuneo, 13 gennaio. Una decina di paesi — oltre cinquemila persone — sono ancora isolati nelle montagne del Cuneese dopo la tormenta dì neve che er cinque giorni ha flagellato l'alta Italia. Le situazioni più gravi sono segnalate in Valle Gesso, Valle Stura e Val Grana: centinaia di slavine hanno interrotto le strade, in alcuni tratti lo spessore della neve è di cinque metri, sei metri. La Prefettura ha inviato sul posto tutti i mezzi disponibili: sono stati mobilitati « bulldozer » e pale meccaniche di aziende private; da Torino sono giunti i vigili del fuoco con apripista e spazzaneve. Contemporaneamente vengono organizzate colonne di sciatori per portare viveri nei Comuni bloccati. Ieri pomeriggio una squadra del soccorso alpino di Cuneo, guidata dall'ing. Penna, ha raggiunto un cantic dell'Enel nell'alta Valle Gesso. I trenta operai, fra cui una donna, sono stati portali in salvo con una marcia estenuante di sette ore. Sempre in Valle Gesso, una slavina ha investito il paese di Sant'Anna dì Valdieri facendo crollare una casa. Gli abitanti — Antonio Quaranta, la moglie e due figli — sono stati soccorsi in tempo. Nulla da fare per il bestiame, quattro mucche e'trenta pecore, che sono morte soffocate nella stalla. In pochi minuti la famiglia ha perso tutto quello che possedeva, l'uomo è disperato. Valle Gesso l sconvolta dalle valanghe, si teme che le slavin abbiano decimato i camosci della riserva sopra Valdieri. Ieri notte il comandante delle Guardie dì Finanza e il parroco di Pietraporzio sono riusciti a scendere a Vinadio e hanno avvertito che in paese c'era assoluto bisogno di medicine e di cibo. All'alba una colonna dì carabinieri e guardie di finanza guidata dal colonnello Caviglioli ha portato a spalle le provviste più urgenti. I soccorritori sono arrivati a Pietraporzio nel pomeriggio dopo aver rischiato di essere investiti da un'improvvisa slavina. In Val Grana la strada è interrotta subito dopo Pradleve: Castelmagno e una decina di frazioni sono isolate. Per telefono gli abitanti hanno segnalato di essere ormai senza vìveri. La spedizione di soccorso è stata organizzata dal prefetto dott. Lattari: vigili del fuoco e carabinieri con sci e zaini hanno raggiunto il paese in cinque ore. Intanto si cerca di riattivare la strada, ma i mezzi a disposizione sono insufficienti, le frazioni più lontane rimarranno bloccate ancora per molti giorni. A Pratorotondo di Acceglio (Valle Maira) i carabinieri sono saiiti fino a un paese sperduto in cima alla montagna. Otti abita una donna sola, Giovanna Calandri di 52 anni. Da due settimane mancavano notizie, si temeva per la sua vita. La Calandri ha accolto la pattuglia con solI lievo: non era in grado di scendere a Pratorotondo, ed era ormai senza cibo. I soccorsi sono arrivati appena in tempo. Nel resto della provincia la ! situazione sta migliorando. Stanotte ha finalmente smesso di nevicare, le strade più importanti sono riaperte al traffico. Gli apripista hanno sgombrato la statale per Limone dove ieri le auto potevano passare solo a senso alterno fra alte muraglie di ne ve. Sempre interrotte invece le comunicazioni con la Francia, anche se due camion sono riusciti a valicare il colle di Tenda. Gli autisti hanno detto che all'uscita dal tunnel la | neve è alta tre-quattro metri; sulla strada, battuta dai mezzi dell'Anas fino a cinque giorni fa, raggiunge lo spessore di 60 centimetri. Gli automezzi lianno rischiato continuamente di rimanere bloccati nella tormenta: « E' stata un'avventura terribile, non speravamo di farcela e co munque non ritenteremo mai più ». Stamane è stata anche ria¬ perta la ferrovia fra Cuneo e Limone dove domenica un treno era rimasto bloccato tra due slavine. C'è ancora la possibilità di altri smottamenti, ma ì tecnici, dopo un sopralluogo, hanno deciso che non vi è più pericolo per i viaggiatori. Nel pomeriggio è giunta un'altra richiesta urgente di aiuto. Il parroco di Sambuco, in Valle Stura, dopo una marcia di dieci ore, ha avvertito che nel paese sono terminati i viveri. Mille persone aspettano con ansia l'arrivo dei soccorsi. Pietro Squillerò I ! I Cuneo. Squadre di soccorso verso il paese di Castelmagno bloccato dalla neve in Val Grana (Foto Bedino)

Persone citate: Antonio Quaranta, Caviglioli, Giovanna Calandri, Lattari, Maira, Otti, Penna