Pittore pazzo si denuda e si dipinge tutto di verde

Pittore pazzo si denuda e si dipinge tutto di verde Dal suo balcone in piazza Adriano arringava la folla: "Devo imprimere sulle tele l'immagine del mio corpo" Un uomo, impazzito, è uscito nudo sul balcone ed ha cominciato ad arringare 1 passanti con frasi sconclusionate. E' accaduto eri, in piazza Adriano. Sono le 13,45, il traffico sul corso Vittorio è intenso e veloce, i passanti sono frettolosi. Uno di essi ode un vociare confuso venire dall'alto, e si ferma. Ha di fronte l'edificio dèi numero 12, che è ad otto piani. Su un balcone del settimo c'è un uomo nudo che fa ampi gesti con le braccia, smania, si piega in avanti, sembra che debba precipitare da un momento al'altro. Altri passanti si fermano, si forma un capannello, poi una coda di automobili. Non v'è dubbio che si ratta di un pazzo. Viene dato 'allarme e poco dopo accorrono due autoradio della polizia al comando dell'appuntato Curtl 11 quale fa Intervenire anche i pompieri. L'appuntato sale al settimo piano. Sulla porta c'è un nome: Gian Luca Sicli. Spiegano i vicini che è un pittore, di 30 anni, che ha lo studio in via Manin 6. Al suono di campanello il Sicll ascia il balcone e si avvicina al'uscio senza aprirlo. Comincia a gridare: « Lasciatemi vivere libero, andate via ». Ritorna sul bai- cone a agitare le braccia e a gri dare cose incomprensibili. La fol- a cresce. Arrivano i pompieri, insieme con la polizia studiano un piano: alzare una scala «Porta» davanti al balcone come diversivo per trattenere il folle, mentre altri vigili salgono sul retro con e scale a gancio, Un pompiere rizza la lunga scala sotto gli occhi del pazzo che | è come affascinato dalle sue mosse e si è quietato. Poi sale lentamente, per dar tempo ai due colleghi nel cortile d'irrompere nell'alloggio. Lo stratagemma funziona: riescono ad entrare nella cucina attraverso la porta finestra, raggiungono la sala, balzano alie spalle del pittore e lo immobilizzano. Gian Luca Sicli si è dipinto il corpo nudo con vernice verde. La sala sembra sconvolta da un temporale, a terra sono distesi fogli di carta con grosse macchie di colore e sciroppo di menta. Il giovane si dibatte, ma i pompieri riescono ugualmente ad infilargli una camicia e un paio di pantaloni. « Non voglio l'esercito in casa — grida —. Voglio essere libero di fare quello che mi pare, perché sono un artista, faccio dell'arte pop. Lasciate che mi rotoli sui fogli per imprimervi l'impronta del mio corpo ». A un tratto chiede un foglio di carta. Scrive: « Con la presente denuncio ii dott. Giacomo | Contessa per abuso di arte medica per avermi sottoposto a una seduta ipnotica presso il dottor Domenico Dragone Treves di San Mauro ». Vuole telefonare alla fidanzata, dice poche parole: «Corri, l'esercito vuole portarmi via». Ma prima della fidanzata arri vano la sorella. Gioia, di 42 anni, il medico di famiglia e uno della guardia medica. Quest'ultimo gli pratica un'iniezione calmante e alle 15,30 il Sicli, giudicato pericoloso a sé e agli altri, viene ricoverato in una clinica di San Maurizio Canavese. Pittore pazzo si denuda e si dipinge tutto di verde

Persone citate: Domenico Dragone Treves, Gian Luca Sicli, Gioia

Luoghi citati: San Mauro