Nuovo piano inglese per il Medio Oriente di Carlo Cavicchioli

Nuovo piano inglese per il Medio Oriente La difficile ricerca della pace Nuovo piano inglese per il Medio Oriente La presentazione sarebbe imminente - Intensa attività diplomatica di Londra tra gli arabi (Nostro servizio particolare) ".ondia, 6 gennaio. Sebbene il Foreign Office si esprima in proposito in termini estremamente cauti, la Gran Bretagna sta assumendo una nuova iniziativa per una soluzione negoziata della crisi dei Medio Oriente. Secondo la Reuter, il piano inglese potrebbe essere presentato da lord Caradon — il rappresentante di Londra all'Orni — già alla prossima riunione dei quattro grandi la settimana ventura. Ma il ministero degli Esteri ha definito nel pomeriggio questa indicazione come «puramente speculativa»: lasciando intendere che la mossa è allo studio, ma che potrebbe essere attuata ad una data successiva. In che cosa consista il progetto britannico, dettagliatamente, non è stato possibile accertare: esso sarebbe comunque una rielaborazione dei precedenti schemi proposti da Unione Sovietica, Stati Uniti e Francia, riveduti in una forma che potrebbe essere accettabile alle parti interessate, cioè ad arabi ed israeliani. Che ci sìa stata e ci sia tuttora dietro le quinte una intensa attività politico-diplomatica tra Londra e il Medio Oriente è manifesto. Lord Caradon avrebbe discusso a,lungo la sitwizione al Foreign Office col ministro Stewart. Nella capitale ha sostato in questi giorni — ripartendo oggi — re Hussein di Giordania. George Brown, il vice leader del partito laburista, pur senza incarichi di gabinetto, si è recato in visita al Cairo ed ha avuto due colloqui con Nasser, trasferendosi quindi in Libano. In Egitto è pure il presidente della Camera dei Comuni, dottor Horace King. L'iniziativa britannica, puntualizzano fonti vicine al governo, non prelude a sviluppi sensazionali: essenzialmente si vorrebbe render possibile, su nuove lìnee più fruttuose, una ripresa della missione mediatrice di Gunnar Jarring. Carlo Cavicchioli

Persone citate: George Brown, Gunnar Jarring, Horace King, Nasser