Un allarme da Zurigo: "Si vuole distruggere la Sindone di Cristo,,

Un allarme da Zurigo: "Si vuole distruggere la Sindone di Cristo,, Un allarme da Zurigo: "Si vuole distruggere la Sindone di Cristo,, Sdegnata smentita in Vaticano : « E' ridicolo e puerile pensarci » - Una "ricognizione" del sudario compiuta nell'estate scorsa - La reliquia è in perfetto stato Ci telefonano da Zurigo: I La Fondazione internazionale I per la Santa Sindone, presieduta | dal tedesco Kurt Berna, ha dif fuso un comunicato secondo il quale « la Sindone in cui tu avvolto il corpo di Cristo e che viene custodita a . Torino, nel Duomo di S. Giovanni, è in pericolo » Da autorevole tonte romana — precisa il comunicato — j l'ufficio londinese della Fondazione ha appreso la notizia secondo la quale « in Vaticano starebbe prendendo prevalenza il gruppo favorevole alla distruzione della Sindone, non si sa se segretamente o attraverso un'iniziativa ufficiale della Chiesa ». Il Berna ha dichiarato a una agenzia d'informazioni inglese che il comunicato è stato diffuso perché le voci sulla presunta distruzione si sono intensificate da circa un mese. Ha aggiunto che ;là all'Inizio dello scorso anno j si era sparsa la stessa notizia, uà che il Vaticano l'aveva subito smentita. Ci telefonano da Roma: Monsignor Giulio Ricci, 11 noto studioso di sindonologia, della Congregazione romana per i vescovi, richiesto di un giudizio sulle voci provenienti da Zurigo, le ha commentate con sdegno: « E' per lo meno ridicolo tutto questo ed é puerile pensare che gli sindio.it possano concepire, sia pure soltanto in torma dì ipotesi, la possibilità di distruggere quel la che è e resta la più preziosa ed insigne reliquia della passione e della morte di Cristo. Tanto più che allo stato attuale di nuove approfondite indagini scientifiche in corso l'autenticità della Sindone sembra confermata in maniera piena ed assoluta ». A riprova dell'infondatezza dell'allarme lanciato a Zurigo viene fatto presente che la scorsa està te, alla presenza di un coniita to di esperti e di scienziati è avvenuta una « ricognizione » della Sindone, in un locale apposita mente attrezzato, attiguo alla cap pella del Guarnii dove il sudario è conservato. Promossa dal cardinale Pellegrino il quale avrebbe ottenuto i permessi da Paolo VI e da Umberto di Savoia (alla cui Casa appartiene la Sindone) la ricognizione ha avuto luogo in segreto e non ne è stata data notizia. Lo scopo era quello di accertare lo stato di conservazione della reliquia, esposta l'ultima volta al pubblico nel '33, e mettere in atto eventuali sistemi per preservarla da possibili guasti in rapporto alle condizioni climatiche e ambientali. In base ai primi esami e sulla scorta delle osservazioni e delle fotografie risulterebbe che la Sindone è in perfetto stato. Il comitato degli esperti avrebbe predisposto un ulteriore piano di ricerche da condurre con l'ausilio dei più moderni mezzi d'indagine scientifica. Il precedente sommano accerta mento risale 3l '46, in occasione del ritorno a Torino del sudario che durante la guerra era stato conservato nel monastero di Monteverde ad Avellino.

Persone citate: Cristo, Giulio Ricci, Kurt Berna, Paolo Vi

Luoghi citati: Avellino, Monteverde, Roma, Torino, Zurigo