Le cinque vedette giunte a Haifa " Nessuno ci impedì di partire,,

Le cinque vedette giunte a Haifa " Nessuno ci impedì di partire,, I marinai (in abiti borghesi) salutati come trionfatori Le cinque vedette giunte a Haifa " Nessuno ci impedì di partire,, Sei giorni di agitata navigazione nell'Atlantico e nel Mediterraneo - Il comandante (il cui nome non è stato rivelato) racconta: «Non abbiamo avuto la protezione di nessuno - Alcuni aerei (forse sovietici) ci hanno sorvolato» - Israele insiste: le unità serviranno per le ricerche petrolifere Parigi "sospende,, un generale e chiede il ritiro d'un ammiraglio d'Israele Haifa, 1 gennaio. Le cinque vedette partite da Cherbourg nella notte di Natale sono giunte ieri sera in Israele. Esse sono arrivate nel piccolo porto di Kishon, che si trova nella baia di Haifa, dove una numerosa folla e oltre 150. giornalisti israeliani e stranieri sostavano in attesa. La prima vedetta, la « Starboat n. 3 », è arrivata alla banchina alle 18,42, seguita dalla «Starboat ri. 1» e a pochi minuti di distanza dalle altre navi: alle 19,05 tutte le unità erano ormeggiate nel porto che serve abitualmente per le navi da pesca. Le unità sono entrate nella rada sotto le luci dei proiettori delta polizia e degli operatori della televisione. Gli equipaggi delle vedette, schierati sui ponti in abiti borghesi, salutavano la folla tentando di riconoscere parenti o amici tra i molti curiosi presenti malgrado il freddo intenso. La polizia aveva preso rigorose misure di sicurezza e battelli hanno circondato le cinque vedette, che sono state tenute per tutta la notte sotto la luce dei proiettori. Sulle unità, costruite in origine per essere equipaggiate con cannoni e lancia-missili, non erano visibili armi di alcun genere quando sono entrate nel porto di Kishon dove si sono affiancate ad una bananiera dell'Ecuador, la « Islas Galapagos », e alla nave israeliana per ricerche oceaniche « Shìkmona », mentre altre navijiel bacino suonavano le sirene di "borda in segno di benvenuto. Dopo l'arrivo delle vedette il capitano di vascello «Ezra» (il cognome non è stato teso noto), che ha diretto la formazione delle navi nel viaggio da Cherbourg ad Haifa, ha tenuto una conferenza stampa nella sede della «Ne- tivet Neif», una società pe tronferà per conto della quale le unità sono state ufficialmente acquistate. L'ufficiale ha dichiarato che durante* i sei giorni di viaggio il mare è stato molto agitato, con onde che a volte raggiungevano i sei metri. Egli ha detto che le navi sono partite da Cherbourg alle 3 del 25 dicembre «senza che nessuno tentasse di impedire la partenza ». Le navi hanno seguito la loro rotta senza ostacoli nonostante il mare agitato e « non sono mal state sotto la protezione di navi da guerra israeliane, nonostante lungo il viaggio siano state incrociate molte navi, cosa naturale trattandosi di una rotta molto battuta ». L'ufficiale ha precisato che praticamente gli equipaggi « non hanno chiuso occhio » per tutto ÀI viaggio e hanno lavorato a turni doppi. Le unità hanno avuto qualche avaria lungo il percorso, ma si è trattato di inconvenienti minori che sono stati riparati senza ritardare la marcia delle unità. Quanto al rifornimento — ha detto il capitano di vascello — «è stato fatto in mare con una nave che abbiamo incontrato durante- il viaggio ». In risposta ad alcune domande, l'ufficiale ha dichiarato che aveva ricevuto l'ordine di partenza dalla società due giorni prima del giorno in cui la partenza è avvenuta. A bordo delle unità non vi era alcun ufficiale norvegese. Egli ha aggiunto che — come gli altri membri degli equipaggi — non continuerà a lavorare a bordo delle vedette perché — ha precisato — « non siamo esperti in materia di ricerche petrolifere ». Essendogli stato chiesto se durante il viaggio avesse incontrato navi sovietiche l'ufficiale ha risposto: « Il ma re era così cattivo che non c'era il piacere di inviarsi messaggi di riconoscimento e biglietti da visita. Ma al¬ cuni aerei hanno sorvolato le vedette ». Un portavoce della «Netivei Neft» ha annunciato che le vedette — acquistate in Francia dalla società Starboa* — saranno impiegate per le ricerche petrolifere. Dal registro delle società di Israele risulta che la «Netivei Neft » è di proprietà al cento per cento del governo israeliano e si occupa di prospezioni petrolifere e traspor¬ ti marittimi. Ma Mordekhai Peled, direttore^ amministrativo della ti Ne Uvei Neft », ha precisato che il capitale della società è misto e cioè in parte statale e in parte privato. (Ansa-AFF.) Haifà. Le motovedette attraccate al molo subito dopo l'ingresso in porto (Telefoto Associated Press)

Persone citate: Kishon, Mordekhai Peled

Luoghi citati: Cherbourg, Francia, Israele, Parigi