Le giustificazioni degli interisti e la gioia della squadra veronese

Le giustificazioni degli interisti e la gioia della squadra veronese Le giustificazioni degli interisti e la gioia della squadra veronese dal corrispondente Milano, lunedi mattina. A fine partita, il pubblico se l'è presa anche con il vice presidente avv. Prisco, al quale ha urlato ripetutamente: « Via Heriberto, mandate via il paraguayano! » L'avvocato Prisco, dal canto suo, ha osservato: « Il grande guaio dell'Inter è che nelle ultime quattro partite ha segnato solo un gol, e su rigore. Le mancano evidentemente gli attaccanti ». Sul tema degli attaccanti, Heriberto è stato meno esplicito. Il trainer paraguayano ha cercato di giustificare lo 0-0 affermando « Abbiamo avuto moltissime occasioni per segnare, siamo arrivati più volte in area del Verona, ma non siamo stati fortunati, abbiamo preso un palo e abbiamo sbagliato la mira per pochissimo. Si può dire che si è giocato soltanto nella metà campo del Verona, ma dal momento che non siamo stati fortunati all'inizio, abbiamo poi anche rischiato di essere puniti in contropiede e abbiamo dovuto subire l'espulsione di Corso. Se avessimo segnato nel primo ì tempo, durante una delle quattro o cinque occasioni da gol che abbiamo costruito, tutto sarebbe cambiato. Tra. l'altro, avremmo dovuto usufruire anche di un calcio di rigore, per un mani in area su tiro di Jair». « Ma, ripeto — ha continuato Heriberto —, non siamo stati fortunati. Se a un certo punto ho fatto uscire Boninsegna e ho mandato in campo Bellugi. l'ho fatto proprio per indurre il Vero¬ na a venire avanti e ad aprire qualche varco nella su*, difesa. Ma quella gente stava troppo chiusa dietro! La situazione in cima alla classifica, comunque, è rimasta immutata. La giornata ci era favorevole, ma non abbiamo saputo approfittarne. Si vede, d'altra parte, che è stata molto dura anche sugli altri campi, perché nessuna delle squadre di casa ha vinto ». Giacinto Facchetti ha negato di avere toccato con la mano il pallone, al 41' del secondo tempo. « L'arbitro — ha detto il terzino nerazzurro — ha fischiato una punizione contro di noi, affermando che io ho toccato la palla con la mano, ma invece non è vero. Sono scivolato e mi sono seduto sul pallone, ma mi sono rialzato subito senza toccarlo. Per questo ho protestato ». Più di Facchetti ha protestato Corso il quale, negli spogliatoi, ha poi spiegato di avere gridato all'arbitro: « Se continua ad arbitrare così, a Milano non arbitrerà più! » Ed ecco quindi la spiegazione molto chiara dei motivi per i quali Michelotto ha espulso il capitano Vieri, complimentato da tutti per l'abilità con la quale è riuscito a parare il rigore di Bui, si è limitato ad affermare: « Vr\. angioletto mi ha suggerito di tuffarmi sulla destra e mi sono tuffato, così ho preso la palla ». Molto più sereno e caustico il giudizio dell'allenatore del Verona, Lucchi: «Dovevamo vincere, siamo riusciti a mettere in difficoltà l'Inter giocando con intelligenza e bloccando tutti i suoi attac- ■ chi. Devo dire che in effetti il gioco dell'Inter si può controllare con una certa facilità, perché i suoi attaccanti non vanno mai in profondità. Quando l'arbitro ci ha dato il rigore, per quel fallo di Suarez su Clerici, ero sicuro che avremmo vinto. Vieri, invece, è stato più bravo di Bui. Pazienza, sono egualmente molto contento perché, ripeto, il Verona ha giocato una grande partita ». . d. m.

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