Tra Samp e Bologna 0 a 0 da applausi

Tra Samp e Bologna 0 a 0 da applausi Folate di bel gioco (e di gelida tramontana) a Marassi Tra Samp e Bologna 0 a 0 da applausi Più decisi e continui gli attacchi dei liguri; radi ma pericolosi i contropiede degli emiliani - Occasioni da gol fallite di poco da Cristin, Salvi e Gregori - Distrazioni dell'arbitro Vacchini sui falli di Roversi e tre «rigori» - Splendido esordio in «A» del diciottenne bolognese Gennari dai nostro inviato Genova, lunedì matt. Applausi a Sampdoria e Bologna che, impegnate ieri a Marassi per una sorta di «derby » fra squadre in brutte con- dizioni, hanno trovato il modo — pur lottando duramente — di offrire emozioni a sprazzi di bel gioco ai quattordicimila coraggiosi che hanno sfidato una tramontana fredda e sferzante per accorrere sulle gradinate dello stadio di Marassi. Dalla battaglia è uscito uno zero a zero sostanzialmente esatto: i liguri hanno attaccato di più, a tratti la loro pressione si è trasformata in un vero assedio, Cristin e Salvi hanno mancato alcune occasioni, ma gli emiliani ben raramente si sono salvati alla disperata ed anzi hanno sempre cercato di rompere l'accerchiamento delle maglie blucerchiate uscendo dalla mischia palla al piede, ragionando, cercando di imbastire dei contrattacchi che hanno messo in pericolo la rete di Battara. Sono mancati i gol (ed i rigori che il troppo paternalistico Vacchini si è tenuto nel fischietto) ma non il divertimento per il pubblico. L'hanno offerto, da parte sampdoriana, soprattutto l'elegante Frustalupi, l'irruente per quanto impreciso Cristin, il corretto Sabadini; da parte rossoblu il tecnico Gregori, il coraggioso Peroni che ha messo ordine al centrocampo, ma soprattutto l'esordiente interno sinistro Gennari, un giocatore che merita di essere seguito con attenzione nel proseguire della carriera. Il Bologna si è presentato a Marassi con alle spalle due sconfitte interne: le ultime cronache avevano descritto la squadra di Fabbri come un complesso senza nerbo, quasi rassegnato. A Marassi gli emiliani sono apparsi trasformati, ed è simpatico notare che lo slancio sia arrivato da due giovani — il già citato Gennari e Righi — che Fabbri non ha esitato a mettere in campo, a fianco a fianco, negli impegnativi ruoli di mezz'ala malgrado abbiano entrambi appena diciott'anni compiuti. Righi è di Legnago ed è giunto al Bologna attraverso il Maglia. Ha giocato un quarto d'ora contro il Torino lo scorso campionato e quattro gare complete in quello in corso. Gennari è ravennate, proveniente dalle formazioni minori del club rossoblu. Sono entrambi capelloni (ma non a livello del nerazzurro Bertini): Righi è bru¬ no, è più un mediano che un interno: Gennari è biondo ed ha il guizzo e le intuizioni della mezz'ala di punta. Sono tutti e due alti sull'uno e ottanta, eleganti nello stile ma non molli; possono inserirsi in poche stagioni fra i protagonisti del massimo campionato. _ ;. Con l'esempio dei giovani, e di capitan Peroni, il Bologna è riuscito a fare muro di fronte alla decisa volontà dì vittoria dei liguri, fra i quali la nota più positiva è data dal completo recupero di Cristin, pur considerando che Cresci (il rossoblu suo diretto avversario) è uno degli stoppers meno grintosi della serie A. Cristin ha lottato, si è aperto molti spazi; i tifosi a fine gara lo accusavano di aver mancato almeno due occasioni favorevoli, ma va.con-, sìderàio che l'attaccante calcia « di prima » e non ha mai molto tempo per cercare di piazzare il tiro. La partita è stata dura, ma mai scorretta se si eccettuano i ripetuti interventi fallosi di Roversi ai danni del piccolo Fotta. Fin quando ci saranno arbitri come Vacchini, disposti a sopportare che per tutta una gara un terzino maltratti in questo modo la sua ala, sarà ben difficile andare verso un calcio più da spettacolo. Roversi, che andava cacciato fuori dopo venti minuti di gioco, ha commesso anche un fatto da rigore al 4.1° di gioco appendendosi a Cristin, che stava ricacciando in rete un pallone alzato da Adani in uscita. E' stato uno dei penalties non visti, dall'arbitro, assieme allo spintone che ha impedito a Savoldi al 32° del primo tempo di intervenire su un diagonale di Mujesan a porta spalancata, e all'uscita coraggiosa ma fallosa che al 13° della ripresa ha permesso a Battara di neutralizzare una puntata di Mujesan, lanciato da Savoldi in un pericoloso contropiede. Quelle di Mujesan e di Savoldi sono state due buone occasioni sfumate dì un soffio per il Bologna; ma la più clamorosa l'ha fallita Gregori che, inseritosi bene in avanti a mezz'ora dalla fine, si è trovato solo davanti a Battara su passaggio di Savoldi. Il mediano rossoblu ha sbilanciato il portiere con una finta, poi ha toccato «alla l'eazza» nell'angolo opposto, ma dieci centimetri a lato, mentre Fabbri in panchina si strappava i capelli. Sull'altro fronte, almeno tre tiri ed una deviazione di testa di Cristin finiti sul fondo benché effettuati in posizione favorevole, una magnifica parata di Adoni su staffilata di Salvi, una serie di respinte dei difensori emiliani su bolidi di Benettì, di Frustalupi, ancora dì Salvi e di Cristin. . ' Bruno Perucca j Sampdoria: Battara; Sabatini, Sabadini; Frustalupi, Spanto, Negrisolo; Morelli, Salvi, Cristin, Benetti, Fotta. Secondo portiere Paterlini; n. 13 Corni. Bologna: Adani; Roversi, Frinì; Cresci, Battisodo, Gregori; Peroni, Righi, Mujesan, Gennari, Savoldi. Secondo portiere Di Carlo; n. 13 Pace. Arbitro: Vacchini. Genova. L'attaccante della Samp Cristin sbaglia una facile occasione nella gara di ieri con il Bologna (Telefoto)

Luoghi citati: Adoni, Bologna, Genova, Legnago, Sampdoria