A Marassi, uno sbaglio per parte

A Marassi, uno sbaglio per parte Gelida tramontana, squadre incomplete, gara scialba — / A Marassi, uno sbaglio per parte Attacchi in scarsa vena: gol di Combin su un malinteso della difesa blucerchiata, pareggio di Cristin su un errore di Cudicini - Tra i rossoneri, che a poco a poco stanno superando lo « choc » di Rotterdam, buon esordio del diciottenne Casone - Molte assenze: il Milan privo di Rivera e di Prati - Soltanto 14 mila spettatori paganti dal nostro inviato Genova, lunedi mattina. A complicar le cose, ieri a Genova, s'è messo anche il vento — una tramontana gelida che •spazzava spietata campo e spalti di Marassi. Sampdoria e Milan già navigavano' nel guai per rimediare alle molte assenze: trovatisi di fronte ad un compito ancor più difficile del previsto, con quella palla dalle imprevedibili traiettorie, blucerchiati e rossoneri hanno finito con il combinare ben poco di buono. Motto affanno e nessuna rete nel primo tempo. Poi, nella ripresa, uno sbaglio per parte: al T minuto si Impaperavano Spanto e Garbarini, splanando la via a Combin, che segnava; quindi, verso la mezz'ora, la squadra di Rocco rendeva la cortesìa, Cudicini si lasciava sfuggir di mano il pallone dandolo sui piedi di Cristin, che conquistava il pareggio, lai. Con la sensazione, nelle file mUaniste. di aver buttato un punto alle ortiche, poiché gli avanti rossoneri, in almeno un paio di occasioni, hanno fatto clamorosa cilecca. Dicevamo delle assenze. JLa Sampdoria era priva di Frustalupi, dì Corni e di Nielsen ed aveva in panchina Francescani, non ancora in grado dì sostenere il peso di un intero incontro. Ed il Milan, dal canto suo, stava peggio. Niente Malatrasi, niente Santìn, niente Rosato; in più, ì forfaits di Rivera e di Prati. Per il «capitano» non s'era voluto rischiare un impiego troppo anticipato, mentre Prati, pochi attimi pfima xdell'ìniziQ del ' match? W uh Sprovino '» aveva accusato un dolore alla schiena, tale da consigliargli di restare in borghese. Rocco, perciò, aveva fatto di necessità virtù: un attacco dì fortuna con Rognoni e Golin alle ali e, in difesa, con la maglia numero 4, il diciottenne Casone, in pratica all'esordio in serie A, avendo giocato soltanto un quarto d'ora contro il Palermo sul terreno neutro di Catania. Insomma, due schieramenti a zoppi », che, davanti ad un pubblico ben scarso (solo 14 mila 500 paganti per ventitré milioni di incasso) sì sono dati battaglia preoccupati in particolare di non buscare dei gol. Si guardava con curiosità soprattutto al Milan, per scoprire se i rossoneri si fossero rimessi dallo « choc » di Rotterdam. Ed il Milan, se non altro, dimostrava un lodevole impegno. Se la sbrigava abbastanza bene Casone, migliore in funzione di suggeritore piuttosto che in quelle di marcatore di Benetti, e la difesa era la solita, quadrata e robusta. Nébbia all'attacco. Sormani e Lodettì si muovevano in zona piuttosto arretrata, Combin, Golin e Rognoni, discreti in fase di costruzione, erano nulli o quasi al momento di concludere. La Samp teneva il. confronto a testa alta, ed i pochi applausi se li meritava l'ala destra Morelli, che con i suoi guizzi metteva in croce Trapaltoni. All'atto di tirare in porta, però, rossoneri e blucerchiati potevano darsi la mano, tanto scarsa era la loro pericolosità. Nessuna rete nei quarantacinque minuti iniziali. E lo 0 a 0 probabilmente sarebbe rimasto anche nella ripresa, se non si fossero registrati due errori piuttosto grossi a cambiare il punteggio. Al 7', Golin, duettava con Sormani e Le formazioni Sampdoria: Battara; Sabadini. Colletta; Sabatini, Spanto, Garbarinì; Morelli, Negrisola, Cristin, Benettl, Morello (dal 19' della ripresa il 13 Francescani) 12 Paterlint. Milan: Cudicini; Anquìllettì, Schnellinger; Casone, Maidera, Trapattoni; Rognoni, Lodettì, Combin, Sormani, Golin; 12 Vecchi, 13 Fogli. lanciava Combin, al quale montavano la guardia Spanio e Garbarinì. I due liguri sì scontravano, Còmbin scopriva d'essere solo, nella... matematica impossibilità di fallire il bersaglio, posto com'era a 3 metri da Battara. La Samp cercava di reagire, usciva Morello ed entrava Francescani (al 19'), però capitavano al Milan le occasioni favorevoli per raddoppiare il vantaggio. Un po' l'abilità di Battara, un po' la povera vena delle tre punte della squadra di Rocco lasciavano invariato il punteggio. 31' minuto. Manovra lunga e confusa, senza che alcun milanista intervenisse di slancio ad allontanare la minaccia. Il pallone giungeva così a Negrisolo, libero di prendere la mira e di calciare forte. Cudicini volava in tuffo, parava, ma non riusciva a bloccare, depositando la sfera proprio sul piedi dì Cristin. Un colpetto ed era la rete dell'I al. Il resto da dimenticare, ad eccezione dì una uscita dì Battara, che, al 41', respingeva di piede su incursione di Rognoni. Punteggio giusto, considerando ogni cosa. Una Sampdoria che, rispettando le tradizioni, gioca e lascia giocare e che vanta in Morelli uno degli atleti più interessanti del torneo. Un Milan, che avrebbe anche potuto vincere e che, in fondo, si deve pur essere contentato del pareggio. La compagine dà l'impressione d'avere superato la delusione olandese. Ma s'avverte lontano un miglio che ha bisogno di ricuperare Rivera e Prati. Senza Rivera, chi è il regista? E senza Prati — un Prati su di giri, beninteso, non il Prati delle ultime giornate — chi tira a rete? Gigi Boccacini 1 Genova. Il blucerchiato Cristin scocca 11 tiro del pareggio (Telefoto Leoni)

Luoghi citati: Catania, Cristin, Genova, Nielsen, Rotterdam