Il dirottamento del "Boeing" è costato circa trenta milioni

Il dirottamento del "Boeing" è costato circa trenta milioni Le dichiarazioni del presidente della Twa Il dirottamento del "Boeing" è costato circa trenta milioni L'equipaggio già rientrato negli Stati Uniti - La madre e la sorella del giovane « marine » hanno dichiarato che tutta la vicenda, per loro, è incomprensibile perché «il Vietnam lo aveva cambiato in meglio)) - Ieri, i'Fbi ha annunciato la cattura di sei « pirati dell'aria » rientrati da Cuba nostro servizio New York, lunedì mattina. Charle Tillinghast, presidente deUa Transworld Airlines (Twa) ha dichiarato ieri che il dirottamento di un aviogetto della compagnia da parte deU'italo-americano Raphael Minichiello è costato aUa compagnia tra i 40 e 50 mila dollari (25-30 milioni di lire circa). Questa somma non comprende U tempo perduto dal personale deUa Twa durante il dirottamento dell'aereo dalla California a Roma né la spesa per provvedere a riportare a destinazione i passeggeri dell'aereo. Il capitano Cook, il motorista William Warrel, la hostess Tracey Coleman, il meccanico Lloyd Hollran e i due piloti Hastings e Williams hanno fatto ritorno negli Stati Uniti. L'apparecchio sarà riportato in America nei prossimi giorni. Secondo il New York Times, Cook ha dichiarato che « LTBI ha elaborato un piano che era pressoché una ricetta per l'uccisione dell'intero equipaggio e per la distruzione dell'aereo », riferendosi ai drammatici momenti vissuti al momento della sosta a New York. Il capitano Richard H. Hastings, uno dei due piloti internazionali saliti a bordo dell'aereo a New York per la transvolata atlantica, ha però detto al Daily News, il dituso quotidiano di New York, che secondo lui l'FBI non ha colpa: «Gli uomini dell'FBI avevano un lavoro da fare e hanno cercato di farlo. Hanno cercato di fermare a quel punto il dirottamento. Io non do colpa a nessuno ». Hastings è tornato alla sua casa di Wantagh presso New York insieme con l'altro pilota salito sul Boeing al Kennedy, U capitano Billy Williams. I due hanno convenuto che il momento di maggior tensione si è avuto al Kennedy, quando MiniLineilo si innervosì e sparò il colpo. Ha detto WUliams che lui e il collega si preoccuparono quando salendo sull'aereo videro la faccia di Cook e si resero conto che « le cose erano veramente disperate ». Il giovane cominciò a calmarsi dopo la partenza dal Kennedy, e « a mezza via da New York a Bangor ci sentimmo abbastanza sicuri che non avrebbe tentato nulla di radicale». Dall'altra parte degli Stali Uniti, a Seattle nello Stato di Wàshington, la signora Maria Minichiello ha baciato la telefoto del figlio giunta da Roma e ha singhiozzato: « Era un buon figlio, un buon ragazzo. Penso che sia stata la guerra a fargli questo ». Nel suo appartamento, che è situato nella zona industriale della città, la signora Minichiello ripeteva: « Good boy, good son » (buon ragazzo, buon figlio). Non parla molto bene l'inglese ma riesce a spiegarsi. Quando è giunta notizia che il rapitore deU'aereo era Raffaele la sorella del ragazzo, Anna, di 18 anni, ha portato la madre da una famiglia amica: «Temevo che facesse qualcosa di pericoloso, che prendesse delle pillole o qualcosa del genere» ha detto. Ha detto Anna che Raffaele lasciò la scuola a 17 anni « per poter fare danaro e comprarsi quel che voleva; i suoi "hobbies" principali erano le auto e gli aerei. Pensò per qualche tempo di ritornare in Italia per diventare divo del cinema o produttore, ma gli piaceva anche stare in America e fu fiero di arruolarsi nei "marines" dove prestò servizio onorato e ottenne una decorazione sudvietnamita e una promozione ». • « Era contento di quel che faceva — ha detto Anna — per salvare U suo paese. Ci telefonò un paio di settimane fa da Camp Pendleton in California ma non ci disse che doveva comparire davanti alla corte marziale sotto accusa di furto con scasso in uno spaccio militare ». A quanto pare, lasciò il campo giovedì ma solo venerdì, il giorno della paga per quasi tutti i cinquantamila marines di Camp Pendleton, ci si rese conto che mancava. Quando si è rifatto vivo era sul Boeing della Twa. Ha detto Anna Minichiello che « il servizio in Vietnam aveva reso apparentemente più serio Raffaele: penso che se il Vietnam lo ha cambiato sia stato in meglio ». Mentre si attendono gli sviluppi giuridici del caso Minichiello, e i commilitoni del giovane si dicono sorpresi dei fatti, a Washington si annuncia che il Federai Bureau of Investigation ha arrestato neUo Stato di New York sei uomini, in relazione al dirottamento forzato di aerei dagli Stati Uniti a Cuba. Ne ha dato notizia il procuratore John Mitchell, e una dichiarazione del direttore dell'FBI, J. Edgar Hoover, afferma che i sei, tutti americani, sono stati consegnati alle autorità statunitensi a Champlain dalla reale polizìa canadese a cavallo. Erano giunti a Montreal sabato sera su una nave cubana, e a Cuba aveva abitato per tutto questo tempo. Hoover non ha voluto dire se a suo avviso i sei intendessero tornare negli Stati Uniti. Sono Tomas Doynton, 32 anni, sposato; Raymond Anthony, 56 anni; Thomas George Washington, 29 anni, divorziato; il ventiduenne Donald Thomas Bohle, studente, A. Vollis alias Bobby Sandlin e Robert Lee Sandlin, di età compresa fra i 24 e i 30 anni, e Joseph Crawford, età da 25 a 35 anni. (Ansa - Upi)