Per i floricoltori della Cee nuove norme da gennaio

Per i floricoltori della Cee nuove norme da gennaio Per i floricoltori della Cee nuove norme da gennaio (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 27 dicembri;. Il regolamento finanziario definitivo per l'agricoltura del Mec riguarda anche la floricoltura. Le nuove disposizioni prevedono che 1 mazzi siano confezionati con prodotti omogenei, uguali per sviluppo,, maturazione, dimensioni, portamento, rigidezza dello stelo, tonalità delle tinte e fogliazione. Tutti i fiori, di qualsiasi genere e varietà, dovranno essere confezionati e presentati in mazzi composti da 10 o da un multiplo di 10 pezzi. Una parte del regolamento riguarda poi la classificazione del prodotto floricolo, diviso in prima e seconda categoria. Nella prima 1 fiori recisi dovranno essere interi, freschi, a giusta maturazione, senza parassiti, né tracce di antiparassitari, ammaccature, difetti di vegetazione, con steli rigidi e diritti. Tali fiori possono essere denominati anche « extra », purché i mazzi presentino tutti i fiori eguali senza alcun difetto. Solo ì garofani americani «William Sim» a calice spaccato non possono utilizzare tale denominazione. (I garofani a calice spaccato vengono commerciati soprattutto in Francia, dove 11 mercato assorbe una gran quantità di fiori di questo genere, a differenza di quanto avviene in Germania, 11 mercato più importante per la produzione italiana, dove 11 consumatore preferisce il garofano a calice chiuso). La caratteristica principale delle nuove norme è l'omogeneità, vale a dire lo sviluppo uguale ed uniforme del prodotto. Inoltre le norme comunitarie introducono una fondamentale innovazione nel commercio floricolo: la lunghezza dello stelo perde, infatti, molta della sua importanza, a differenza di quanto è avvenuto finora, come elemento principale per la scelta e la classificazione del prodotti, che verrà stabilita esclusivamente dalla omogeneità e dalla rispondenza di ogni fiore al requisiti minimi di qualità per ogni categoria. Dal 1» gennaio '70 si lnizierà un nuovo periodo per la floricoltura europea, e per quella italiana In particolare, che ha avuto in questi ultimi anni una notevole espansione. Infatti, oltre che nel¬ la provincia di Imperia, che da sola copre 11 70yo della produzione, si sono avviate colture di fiori in Toscana, nel Lazio e nel Napoletano, dove ora, oltre alla produzione vera e propria, si sta iniziando il commercio e l'esportazione. Interessanti, a questo proposito, possono essere 1 dati statistici riguardanti il mercato tedesco, che à il più importante per la floricoltura italiana. Sono dati che si riferiscono al 1968 proprio l'ultimo anno, di libera contrattazione, prima dell'entrata In vigore dei regolamento finanziario comunitario. Secondo le statistiche ufficiali, la Germania Federale ha importato, lo scorso anno, 316.724 quintali di fiori recisi, di cui 90 mila 50 dall'Italia e 158.727 dall'Olanda. Per quanto riguarda 1 garofani l'Italia ha partecipato all'importazione con 62.112 quintali, contro i 34.949 dell'Olanda. r. o.

Persone citate: Napoletano, William Sim