Perché i giovanissimi preferiscono lo shake

Perché i giovanissimi preferiscono lo shake Il "week end» nelle sale da ballo Perché i giovanissimi preferiscono lo shake Dai night affollati di minorenni ai locali tranquilli e discreti Luci psichedeliche, frastuono di ottoni, corpi ondeggianti: questo è il «Woom Woom», la sala da ballo dei giovanissimi scatenati nello shake. E' il regno dei teen agers: ragazze di 16 anni appena coperte da mini-abiti, oppure inguauiate in maxi-gonne, giovanotti- in mimiche di camicia, grossi ciondoli al collo, capelli lunghi, che ondeggiano al ritmo esasperato della musica. Si beve whisky, ma il barista dichiara che le bevande analcoliche sono le più richieste. Si balla dappertutto. Sulla pista o fra i tavoli della galleria (il locale è stato ricavato in un vecchio cinema). Non esistono «coppie» di ballerini. Forse, all'inizio, un ragazzo e una ragazza arrivano insieme, mano nella mano, facendosi strada fra i tavoli. Poi si perdono nella confusione. Il ballo moderno è diverso da quello praticato un tempo: adesso i ragazzi non stringono più la loro partner scivolando al ritmo delle melodie che facevano atmosfera. Non si guardano neppure: ognuno per conto proprio, gli occhi chiusi, le braccia protese, la testa rovesciata all'indietro. Lillian, la giovanissima « ragazza del Woom Woom », cantante di rhytm and blues, dice: «Lo shake è il ballo dei giovani, non tramonterà mai. In questa danza possono svuotarsi, dimenticare i problemi quotidiani. E' la danza dei giovani, ma piace anche alle persone mature. Purtroppo queste hanno un grave handicap: l'età. A 40 anni pi ha meno fiato che a venti. Certi " sforzi " costano cari». A « Le Roi », dopo il successo di Katty Une, la francesina scelta da Celentano come « ragazza del Clan », che ha animato il veglione di Natale, è arrivato un altro cantante francese, Jean Léonard, che oltre ai successi di Mal e di Al Bano, che piacciono tanto ai giovani, interpreterà pezzi folkloristici americani di under ground, la nuova linea musicale che si sta affermando oltre Oceano, una specie di « pop jazz ». « Le Roi » è la sala più familiare di Torino: al sabato sera è facile incontrare intere famiglie sedute a tavolino: mentre i figli ballano, padre e madre stanno a guardare. Per loro, ogni tanto, l'orchestra rinuncia allo shake e suona una vecchia mazurka, o un tango. Wess, interprete di rhytm and blues, canta- al «Mack 1 ». Atmosfera sofisticata, luci tenui, è il locale per coloro che vogliono trascorrere una serata tranquilla. Funziona anche un ristorante: il cuoco lavora fino alle 5 del mattino, pronto a soddisfare l'appetito dei più tenaci nottambuli. Al « Whisky notte » suonano « I Samurai ». Rossano, vincitore del girone B al Cantagiro, dividerà la serata di oggi e domenica tra l'Arlecchino e il Castellino. Camicia a fiori, collane, insegna a tutti Vhìgh-life, la nuova danza africana arrivata da Londra. Anna Maria Izzo, che si prepara per il prossimo Festival di Sanremo, canterà al «Club 84» e al «Reposi». Per «quelli di mezza età», a «La Perla » ' suona il complesso « L'Elite », specializzato nelia riedizione dei motivi degli Anni 30. Hai Singer, ex saxofonista di Duke Ellington e di Ray Charles, si esibisce allo «Swing Club». f. for. Lillian, la cantante dello «shake» (Foto Moisio)

Persone citate: Anna Maria Izzo, Castellino, Celentano, Duke Ellington, Jean Léonard, Ray Charles, Singer

Luoghi citati: Londra, Sanremo, Torino