Il direttore dell'Istituto d'igiene muore in Sardegna sulla tomba della moglie

Il direttore dell'Istituto d'igiene muore in Sardegna sulla tomba della moglie Il direttore dell'Istituto d'igiene muore in Sardegna sulla tomba della moglie La donna era stata uccisa dal cancro tre anni fa; poco dopo anche la figlia era morta per leucemia Ogni anno il professore passava il Natale al paese per restare vicino a loro - Nei giorni scorsi era partito febbricitante per influenza - Secondo dramma: morte misteriosa d'una donna Il prof. Giovanni Cambosu, direttore dell'Istituto di igiene presso la nostra Università, è morto in Sardegna, per una complicazione dell'influenza. Era partito da Torino 11 21 dicembre scorso per recarsi al paese d'origine, Oniferl in provincia di Nuoro: non voleva lasciar passare le festività natalizie senza far visita alle tombe della moglie e della figlia. Si era messo in viaggio nonostante fosse febbricitante per una forma influenzale. Agli amici aveva detto: « L'importante è che arrivi là, poi mi riposerò; ma non voglio stare lontano dalle mie care ». Nella notte tra il 23 e 11 24 dicembre, mentre si trovava nella casa di una sorella, le sue condizioni si sono aggravate. E' stato chiamato un medico, ma non ha potuto far nulla. Due anni fa il prof. Cambosu era stato colpito da una trombosi che avevi, superato abbastanza bene, .come unica conseguenza gli aveva lasciato una leggera paralisi alla mano destra. Quel male vecchio e non del tutto vinto, la forma Influenzale e l'emozione hanno stroncato la sua fibra. Il prof. Cambosu aveva 65 anni ed era stato, negli ultimi tempi, molto provato dalla vita. Tre anni fa aveva perduto, nel giro di poche settimane, prima la figlia, uccisa dalla leucemia, poi la moglie malata di cancro. Era uno scienziato di fama e un uomo di nobile animo; fra 1 colleghi e gli amici ha lasciato un grande vuoto. Allievo del professor Piras a Sassari, a Parma ed a Genova, il prof. Cambosu dal 1951 al 1959 aveva tenuto la cattedra d'Igiene a Sassari e a Parma e dal '59 quella di Torino. Lascia una ricca collezione di studi scientifici nel campo dell'igiene e della microbiologia. — Un rappresentante di mobili è morto in solitudine la vigilia di Natale. SI chiamava Carlo Gonella, 45 anni, abitava in via Vallarsa 42, a Mirafiorl. Era sposato, ma da otto anni separato dalla moglie che risiede a Roma con quattro figli. Soffriva di cuore, d'asma e le cure dei medici non erano servite a guarirlo. Una settimana fa il Generila è stato colpito dall'Influenza, sì è messo a letto con la febbre alta. Sembrava una cosa da nulla, un malessere passeggero, ma non si è più risolto. Ogni giorno un amico, Annardo TOLChini, 23 anni, via Riccio 5, andava a trovarlo, gli portava 11 pranzo e le medicine che gli prescriveva il medico. Marte¬ dì sera gli ha fatto compagnia Ano a mezzanotte. Hanno parlato a lungo e fatto progetti sulla squadra di calcio di un bar rionale di cui il Concila era presidente. « Sembrava ormai guarito — ha detto il Tocchlni — e mi aveva assicurato che 11 giorno dopo sarebbe venuto a mangiare nel ristorante di mio padre ». A mezzogiorno però nessuno lo ha visto. Due ore dopo 11 giovane ha deciso di andargli a fare visita e di portargli il pranzo. Aveva le chiavi ed ha aperto. Dp'la porta lo ha chiamato, ma non ha avuto risposta. E' entrato in camera da letto e ha fatto la macabra scoperta. E' corso fuori dall'alloggio, ha dato l'allarme e telefonato alla polizia. Il cadavere è stato portato all'Istituto di medicina legale. — Sconvolto, un uomo è andato il pomeriggio di Natale al commissariato Barriera di Milano. Ha detto: « Mia moglie è a letto. Non dà più segni dì vita, ho telefonato a due ambulanze, ma nessuno ha risposto ». Quando gli agenti sono entrati nell'alloggio, la donna era morta. Si chiamava Fanny Borgato, 49 anni, abitava in corso Palermo 108 col marito, Emilio, 50 anni, operalo e la figlia Stefania di 9 anni. Pare che da tempo soffrisse di fegato e di cuore, ma aveva sempre rifiutato di farsi visitare: « Non ho niente, non c'è da preoccuparsi » ripeteva spesso al marito. Alcuni giorni fa ha avuto una crisi; Emilio Borgato dice: « Mi resi conto che non si trattava del soliti disturbi passeggeri: telefonai a un medico' che mi rispose: "Vengo dopo Natale, non si preoccupi, vedrà che non è niente dì grave". Mia moglie, però, non si è più ripresa ». L'altra mattina alle 7 l'uomo bussa alla porta, di una vicina, Anna Alfano, 62 anni. E' disperato: « Mia moglie muore ». La donna si precipita nell'alloggio accanto e trova Fanny Borgato distesa sul letto, rantolante, un rivolo di sangue le esce dalla bocca. Cerca di soccorrerla, mentre l'uomo va a chiedere aiuto alla polizia. Ma è troppo tardi. — Un uomo di 26 anni, Ezio Croletto, dipendente di un cantiere a Moncalieri, è morto la sera di Natale per leucemia. Originario di Sauze d'Oulx, aveva lasciato 11 paese quando sì era sposato con 'Marisa Miello. Era nata una bimba. Laura, che ora ha un anno. Poi 1 primi sintomi del terribile morbo. Un pellegrinaggio da un ospedale all'altro, una ricerca dì medicine e cure anche all'estero, invano.

Persone citate: Anna Alfano, Carlo Gonella, Emilio Borgato, Ezio Croletto, Fanny Borgato, Giovanni Cambosu, Piras