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Salari e produttività Una lettera dell'on. Romita Salari e produttività Signor Direttore, l'articolo di Ricossa (La Stampa del 20/12) sui rapporti tra paga reale e produttività tocca in modo rapido ed incisivo, e quindi necessariamente non molto approfondito, un argomento fondamentale dell'economia di tutti i tempi e particolarmente attuale oggi, quando gli incrementi di produttività sono fatto di ogni giorno. Mi sembra in particolare trattato in modo un po' troppo sbrigativo il problema delle connessioni tra progresso tecnico e forze organizzate della società. Il progresso tecnico infatti non è qualcosa di trascendente ed estraneo alla società, una specie di divinità autonoma da riverire 0 da temere, ma è il prodotto stesso della società, della sua capacità di svilupparsi, di organizzarsi, di autoregolarsi. Politici, sindacalisti, imprenditori ed economisti hanno perciò una grande responsabilità non solo nel far si che 1 principi del progresso tecnico siano chiariti e stabiliti in sede scientifica ma anche nel creare le condizioni perché essi vengano applica¬ ti su scala industriale (controllo dei monopoli, condizioni della concorrenza, apertura delle frontiere nazionali, iniziative politiche, spinte sindacali, ecc.). A me pare quindi che il rapporto tra paghe e produttività non sia qualcosa che si stabilisce autonomamente e quasi meccanicamente, ma dipende dalle scelte generali operate dalla società. E' fuor di dubbio che le curve dell'incremento delle paghe deb bano avere andamenti identici: ma la distanza, in valore reale, che separa le due curve, e cioè la effettiva partecipazione dei lavoratori al valore aggiunto dei vari settori produttivi dipende da decisioni prese a livello politico, sindacale, imprenditoriale. E' per questo che, come politico, non mi sento di essere semplicemente un « servitore » o un « guardiano » del progresso tecnico, ma ritengo di dover fare di tutto perché questo progresso si verifichi e sia realmente strumento di sviluppo non solo economico ma anche sociale del Paese Pier Luigi Romita