A Roma la gara decisiva per l'undici bianconero di Bruno Bernardi

A Roma la gara decisiva per l'undici bianconero A Roma la gara decisiva per l'undici bianconero Dimezzato in sette partite lo svantaggio dal Cagliari - Slancio e serenità, doti indispensabili anche per i professionisti - Dichiarazioni di Catella e Boniperti La ripresa della Juventus spttolinea l'importanza dei valori morali anche nelle squadre di serie A. Molti pensano che un professionista del calcio, dopo essere arrivato a certi livelli, intenda lo sport come una carriera, attento più al lato materiale di esso che non a quello sentimentale. Questa opinione, per quanto diffusa, non corrisponde alla realtà. I calciatori restano sportivi e si potrebbero citare tanti fatti che illustrano il conflitto tra la gioia dell'agonismo ed il professionismo. Ricordiamo, tanto per parlare di un caso, una partita amichevole disputata parecchi anni fa a Savona tra la Sampdoria e la squadra locale. Era un incontro pre-campionato assolutamente senza importanza di prestigio, un allenamento a due porte: eppure ad un certo momento Baldini, già allora non più giovane né inesperto, si lasciò trascinare dal gioco come un ragazzino che disputi una partita nel cortile della scuola. Se ben ricordiamo, se la prese con l'arbitro e rischiò davvero la carriera facendosi espellere e protestando in modo clamoroso. Deplorevole, naturalmente, la ribellione al direttore dell'incontro, ma significativa la passione « dilettantistica » rimasta nel calciatore. Anche nella Juventus — e per fortuna senza il lato spiacevole della vicenda — si è verificato qualcosa di analogo con il formarsi di uno slancio collettivo che impressiona. Boniperti e Rabìtti non solo hanno ' portato alla squadra formazioni indovinate e buona preparazione, ma soprattutto hanno creato in ogni atleta l'orgoglio di giocare per un grande club, il desiderio di far vedere che il valore di un giocatore si misura con le azioni in campo, non con i milioni pagati per l'acquisto. Il segreto di questa rinascita juventina ha quasi un sapore deamicisiano. Senza volere trascinare i tifosi nel roseo campo del sentimentalismo, troppo lontano dalla realtà, è ovvio aggiungere che anche altre spinte vi sono state per la Juventus « nuovo corso ». Possiamo però precisare che i premi di cui si è molto parlato, sono « contenuti » rispetto a quanto altre società hanno speso in circostanze meno pericolose. Gli undici punti in sette partite rappresentano dunque il frutto dell'orgoglio, della tecnica e della serenità. E davvero vi è da rimpiangere la sfortuna di Napoli (un rigore parato da Tancredi e fatto ribattere ed un penalty calciato sul palo da Vieri) altrimenti la Juventus della gestione Boniperti-Rabitti risulterebbe imbattuta in campionato. Anche il presidente Catella, che con Giordanetti e Cavalli d'Olivola, ha seguito da vicino questa riscossa, conviene nell'attribuire ad essa un valore ideale non comune in questi tempi. Per obiettività si può aggiungere che nelle ultime partite i bianconeri sono stati anche fortunati, Oggi dopo la sequenza vittoriosa contro le tre grandi (Inter, Fiorentina e Milan) ed il pareggio di Cagliari, anche il più freddo dei tifosi torinesi incomincia a domandarsi se ì bianconeri potranno davvero conquistare lo scudetto. Attualmente i juventini hanno quattro punti dal Cagliari (le lunghezze di vantaggio sono state esattamente dimezzate) ed uno rispetto alle due milanesi. Sono alla pari con Lanerossi e Fiorentina. Situazione aperta, dunque, per quanto si riferisce al titolo; vi è però una domanda che i tecnici bianconeri si sono certamente posta: quanto peserà sui calciatori. la serie di sforzi continui? Ogni squadra attraversa i suoi periodi di alti e bassi. E' vero che la Juventus la crisi l'ha avuta all'inizio, ma appunto per superarla ha dovuto profondere ' sforzi e volontà. La risposta al quesito si avrà domenica prossima quando i bianconeri giocheranno a Roma la loro vera gara-scudetto. Superando la squadra di Helenio convinceranno gli sportivi e soprattutto sé stessi delle loro ancor valide possibilità. Forse è appena il caso di aggiungere che, nell'ipotesi di una sconfìtta, non vi sarà da crearne un dramma. Resta il fatto che' si può sin d'ora considerare come il complesso dei bianconeri si sia dimostrato tecnicamente almeno pari a quello delle migliori squadre italiane. Haller, Vieri, (sia giocando sia accettando disciplinatamente i turni di riposo) Tancredi, (con le sue parate « impossi bili ») Furino (bravo in ogni zona del campo) Del Sol, Salvadore, Morini, ed il giovane Cuccureddu, sono i primi nomi che si presentano nell'elenco degli atleti che hanno contribuito al « ritorno » juventino. Anastasi ha pure fatto molto di più di quanto non dicano i tre gol messi a segno nel periodo cruciale. Boniperti in proposito ha detto: « Non è mia abitudine fare previsioni sul futuro. Domenica a Roma abbiamo in programma una partita molto difficile. La Juventus deve continuare a mantenere la volontà e lo slancio dimostrati in gueste ultime serie di gare. Se supereremo l'ostacolo romano, uscendo anclie solo imbattuti dalla dura trasferta, resteremo nel giro delle « grandi ». Questo è l'aspetto più interessante della situazione. Le somme si tireran no a fine campionato ». Bruno Bernardi

Luoghi citati: Cagliari, Napoli, Roma, Savona