Un mistero non risolto

Un mistero non risolto Un mistero non risolto Cinque minuti di combattimento non possono evidentemente bastare per giudicare le possibilità di Sandro Mazzinghi in questa sua seconda carriera. Esibendosi lontano dal suo pubblico e di fronte ad un avversario sconosciuto, che nessuno in Europa era in grado di valutare, l'ex- campione del mondo è riuscito a compiere il primo passo di questo suo discusso ritorno lontano dalle polemiche, ma non ha potuto logicamente chiarire il mistero che lo circonda. Hernandez, a quanto si apprende dall'America — sono dichiarazioni dello stesso Freddie Little — non era mai stato messo k. o. prima di incontrare Mazzinghi. Questo è indubbiamente un dato di fatto positivo, che testimonia come, almeno sotto il profilo della potenza, Sandro abbia ritrovato sé stesso. Ma gli interrogativi su Mazzinghi, in occasione del suo rientro sul ring di Las Vegas, erano altri: la dote che l'ex campione del mondo, a 31 anni e dopo un'intensa carriera, avrebbe potuto non possedere più, era la resistenza ai colpi dell'avversario. E questo interrogativo resta, dopo il confronto con l'immaturo Cipriano Hernandez. Il messicano infatti è andato al tappeto già allo scadere della prima ripresa. L'equilibrio del match, se di equilibrio si può parlare, è durato meno di tre minuti. In questo brevissimo lasso di tempo un campione ricco di esperienza come Mazzinghi, può benissimo riuscire a nascondere, ricorrendo alle indiscutibili risorse del mestiere, l'ipotetica diminuzione della sua resistenza ai colpi. Il mistero quindi, non è risolto. I giudizi ottimistici di Little e del suo manager, possono essere giudizi interessati, dal momento che si paria di un possibile incontro amichevole, in maggio a Milano, tra il fuoriclasse negro e Mazzinghi. Né d'altra parte si può nascondere la testa sotto la sabbia ed escludere a priori — a Las Vegas è già successo, anche per un campionato del mondo... — che il messicano fosse stato gentilmente pregato di- lasciarsi mettere k. o. senza protestare troppo. Non resta quindi che attendere il prossimo passo di Sandro Mazzinghi, con la speranza che il suo nuovo avversario sia più consistente di un Cipriano Hernandez qualsiasi. Si parla di Danny Moyer, già avversario di Benvenuti, ma il californiano, pugile senza pugno e da tempo ormai avviato verso il tramonto, ha soltanto il nome più famoso del ragazzo ventenne che Sandro ha messo k. o. a Las Vegas. g. PÌg.

Luoghi citati: America, Europa, Las Vegas, Milano