Natale con i poveri di Giorgio Lunt

Natale con i poveri "Specchio dei tempi» tra i vecchi e i bimbi sfortunati Natale con i poveri Agli anziani ricoverati negli istituti di corso Unione Sovietica e corso Casale è stata regalata una speciale «tredicesima» - Commovente incontro di Babbo Natale con i fanciulli soli, che sorridono ai doni dei lettori de La Stampa - Sono state distribuite 2.331.200 lire L'iniziativa di Specchio dei tempi per il Natale degli anziani e dei bambini bisognosi è in pieno svolgimento. Un piccolo gesto di solidarietà — a nome dei lettori — verso chi dalla vita ha sempre avuto, poco e non si aspetta più nulla, o che alla vita si affaccia senza l'affetto e le carezze dei genitori. Alludiamo — come preannunciato nei giorni scorsi — ai ricoverati nelle «' Case di riposo » e ai fanciulli affidati alla carità pubblica. Negli istituti torinesi per la vecchiaia di corso Unione Sovietica e di corso Casale vi sono, tra gli altri, parecchi uomini e donne privi di pensione e soli al mondo. Ricevono dal Comune un esiguo sussidio mensile per l'acquisto di qualche oggetto di prima necessità. In occasione delle feste natalizie Specchio dei tempi ha distribuito a ciascuno dei diseredati una somma eguale al sussidio, affinché possano contare su una pur modesta « tredicesima ». Per la strenna a questi anziani abbiamo devoluto 1.320.000 lire. Poca cosa, ce ne rendiamo conto. Tuttavia consentirà qualche sigaro o un « quartino » supplementari, la gioia di sentirsi ricordati nel giorno più suggestivo dell'anno. Anche la felicità dei bam' bini è fatta di poco: un giocattolo, un dolce, una parola affettuosa. Accompagnato da un « Babbo Natale » paludato di rosso e con la tradizionale barba candida, Specchio dei tempi ha sostato nei due edifìci torinesi che racchiudono i drammi più angosciosi: quelli che hanno per vittime creature avulse dalla famiglia: la Pro infantia derelicta di via Asti e il Comitato difesa del fanciullo di strada Valpiana. Il primo accoglie un'ottantina di bimbi e bimbe, è ima specie di « pronto soccorso » per le disgrazie morali. Qui bussano la polizia femminile, il tribunale dei minori, i vari Enti che tutelano l'infanzia. Ognuno di questi piccini è il relitto; di una tragedia passionale, di promiscuità, avvilenti, di situazioni sconcertanti. Il padre in carcere, la madre sul marciapiede, oppure un ambiente deleterio per il sano sviluppo di un fanciullo. « Sei il mio papà? ». Ci sentiamo rivolgere questa domanda da piccini che ci corrono incontro ansiosi, protendendo le braccia. Molti non conoscono i loro congiunti, o ne hanno dimenticato il volto. In ogni visitatore scorgono una persona cara, gli esprimono l'immenso bisogno di tenerezza. La direttrice, la francescana Maria Giulietta, ci indica Flavia. E' la mascotte dell'istituto, ha 4 anni e mezzo. La madre l'aveva « venduta » per 5 mila lire, quando la piccina è stata rintracciata viveva in un cortile razzolando tra le galline, alle quali contendeva il « pastone ». Adesso è irriconoscibile: fa gli onori di casa, mostra il borsellino in cui depone gelosamente la caramella o la monetina che le offrono. « L'istituto vive di beneficenza — spiega il presidente, conte Marchetti, — le religiose che si dedicano a queste creature fanno miracoli. Dal 1906 ad oggi hanno allevato oltre tredicimila bambini, con il solo aiuto della Provvidenza. Oggi avete letto negli occhi dei piccoli la gioia più vera: quella che provano di fronte ad un balocco, ad una tavoletta di cioccolato, ad un gesto gentile». Eguale emozione in strada Valpiana, tra i 110 bambini affidati a suor Anna e alle sue collaboratrici, che appartengono alla congregazione delle « Giuseppine » di Cuneo. Anche qui affluiscono fanciulli e fanciulle sottratti alla potestà dei genitori o portati da padri e madri che non possono tenerli con sé per vari motivi. Pochissime le famiglie che versano una piccola retta: tutti gli altri sono a carico'dell'istituto. Il cappellano, don Angelo, si arrabatta per trovare l'indispensabile: bussa a tutte le porte, non esita a recarsi ai mercati generali per ottenere in regalo qualche cesto di verdura e frutta. Mentre « Babbo Natale » di stribuisce i giocattoli che ab biamo portato — insieme a biscotti, torrone, caramelle e cioccolato — osserviamo volti raggianti, ma velati di malinconia. Questi bimbi non andranno a casa per Natale, pochi parenti verranno a trovarli: qualcuno è in attesa di essere adottato, i loro compagni cresceranno lontano dalla famiglia, se ancora ne hanno una. Prima di congedarci dai piccoli amici — tra grida festose e canti natalizi — consegniamo ad ognuna delle direttrici 250 mila lire: serviranno per l'acquisto di indù menti ai bimbi che da un giorno all'altro arrivano qui in condizioni pietose. Complessivamente per il Natale degli ospiti della Pro infan¬ tia derelicta e del Comitato difesa del fanciullo abbiamo speso 1.011.200 lire (che aggiunte alla strenna per gli anziani danno un totale di lire 2.331.200). Specchio dei tempi ha stanziato 3 milioni per iniziative di solidarietà a carattere natalizio: completeremo la cifra assegnando 200 mila lire alla presidente dell'Associazione torinese famiglie ragazzi subnormali, 200 mila al presidente dell'Associazione famiglie bambini spastici e altrettante ad un'istituzione che indicheremo. Infine, 100 mila lire le abbiamo consegnate al sodalizio « Amici-di tutti »'. E' formato da un gruppo di giovani, studenti e lavoratori, che dedicano le ore libere all'assistenza dei bambini poveri e malati, nelle case e negli ospedali. Domani pomeriggio daranno uno spettacolo al « Carignano », con la partecipazione di Gipo Farassino e del coro torinese « Viva la gente »: l'incasso sarà destinato questa simpatica opera di fratellanza. Giorgio Lunt » ta distribuzione dei doni natalizi' ai bambini dell'istituto torinese « Pro infantia derelicta »

Persone citate: Gipo Farassino, Marchetti, Maria Giulietta

Luoghi citati: Cuneo