I rialzi dei prezzi in Germania annullano gli aumenti salariali di Tito Sansa

I rialzi dei prezzi in Germania annullano gli aumenti salariali "Abbiamogià l'inflazione?99, scrivono i giornali I rialzi dei prezzi in Germania annullano gli aumenti salariali Preoccupati i datori di lavoro, i sindacati e il ministro dell'Economia (Dal nostro corrispondente) Bonn, 17 dicembre. Il ministro tedesco dell'Economia, prof. Karl Schiller, è pessimista: teme che l'ondata massiccia di aumenti dei prezzi in Germania, per ora concentrata soprattutto sulle materie prime e sui beni di investimento, si estenda ai beni di consumo. Nella relazione trimestrale del suo ministero — pubblicata oggi — Schiller dice tra l'altro: « Non è da escludere che la forte tendenza agli aumenti, registrata nell'industria, acceleri». Non soltanto il ministro dell'Economia è allarmato e non solo lui rinnova appelli agli imprenditori pubblici e privati e ai sindacati affinché si oppongano all'» incontrollato boom della domanda ». Preoccupati sono anche i datori di lavoro e i sindacati, che in poche settimane hanno visto assorbire dagli aumenti dei prezzi i recenti aumenti di salario strappati in autunno con gli scioperi selvaggi. Die Zeit, in un servizio di due pagine, si domanda: « Abbiamo già l'inflazione? », registrando il panico diffusosi tra la popolazione tedesca in seguito ai continui aumenti e che il settimanale attribuisce al ricordo dell'inflazione del primi- dopoguerra. Oggi, nel settore dei prezzi, la cronaca registra i seguenti aumenti: 5 per cento del costo delle visite mediche, tra il 7 e il 21 per cento dei pneumatici (già aumentati tre volte quest'anno), da 14.500 a 17.500 Ure annue dell'abbonamento alla radiotelevisione. Inoltre: richiesta degli addetti ai servizi pubblici (1 milione 200 mila persone) di aumenti salariali del 23 per cento, richiesta di aumento dei ferrovieri di 13 mila lire mensili più i' 6 r,~r cento. La risposta dei datori di lavoro — Stato, Regioni, Comuni — è stata negativa: offrono un aumento medio dell'8 per cento. Data questa situazione incerta e fluida, il ministero dell'Economia non azzarda la consueta previsione per i prossimi mesi. Ufficiosamente, tuttavia, si dice a Bonn che le previsioni sono le se¬ guenti: il boom senza precedenti nella storia continuerà a creare difficoltà, data la mancanza di manodopera e l'impossibilità di aumentare sufficientemente la produttività. La .rivalutazione del marco del 9,3 per cento, che ha messo in difficoltà soprattutto i cantieri navali (quelli di Kiel e di Brema hanno perso negli ultimi giorni commesse per circa 70 miliardi di lire, andate ai cantieri inglesi) comincerà ad agire da freno sulle esportazioni solo verso la fine del 1970. L'aumento dei salari e la diminuzione degli utili delle imprese (e pertanto degli investimenti) freneranno anche l'espansione all'interno. L'anno prossimo — si prevede — vi saranno ulteriori aumenti salariali, in media del 10 per cento, mentre la produttività migliorerà al massimo del 4 per cento. Tito Sansa

Persone citate: Brema, Karl Schiller, Schiller

Luoghi citati: Bonn, Germania, Kiel