E' in forte sviluppo il consumo di metano di Arturo Barone

E' in forte sviluppo il consumo di metano E' in forte sviluppo il consumo di metano Situazione e prospettive delle fonti d'energia illustrate dal vice-presidente dell'Eni (Nostro servizio particolare) Roma, 17 dicembre. Le riserve mondiali di petrolio crescono ad un ritmo assai più rapido dei consumi: si aggirano attualmente sui 64 miliardi di tonnellate contro un consumo che supera di poco i 2 miliardi. Durante il 1968 si è avuta la scoperta di giacimenti di greggio nell'Alaska di eccezionale importanza (fra dieci anni dovrebbero fornire annualmente da 150 a 250 milioni di tonnellate). Questi alcuni dei dati contenuti nei due volumi « Energia e idrocarburi nel 1968 », pubblicazione periodica dell'Eni presentata stamane alla stampa dal vicepresidente dell'Ente, ing. Raffaele Girotti. L'edizione di quest'anno esamina — con particolare attenzione ed in un contesto mondiale — i problemi del gas naturale e dell'energia nucleare. La produzione di metano continua a svilupparsi rapidamente in Europa grazie ad una rete di gasdotti di circa 30 mila chilometri; i consumi, che già si aggirano fra i 30 e i 40 miliardi di metri cubi, sono suscettibili di fortissimi incrementi nei prossimi anni. L'Italia, do sola, conta di arrivare verso il 1980 ad un consumo annuo di 25 milinrdi di mei n cubi; un tale obiettivo giustifica gli accordi già stipulati con la Libia e l'Urss, le ricerche nell'Adriatico (abbastanza promettenti), le trattative tuttora in corso con Olanda e Algeria. Il programma dell'Eni prevede appunto che le forniture dell'Urss e quelle dell'Olanda possano essere convogliate lungo la costa adriatica, mentre per le regioni meridionali potrebbe essere utilizzato il gas naturale proveniente dalla Libia e dalla Algeria. Per quanto riguarda l'energia nucleare, l'ing. Girotti ha affermato che il suo impiego appare particolarmente adatto per realizzare l'indispensabile diversificazione delle fonti d'energia, e ciò per almeno tre buoni motivi: 1) sinora il grosso dei minerali di uranio è stato trovato in paesi diversi da quelli pro¬ duttori di petrolio e di gas naturale; 2) la potenzialità energetica è rilevante, per cui bastano piccole quantità di combustibile per ottenere grosse quantità di energia; 3) l'incidenza del combustibile sui costi di produzione è molto bassa e già adesso, con i reattori della prima generazione, essa raggiunge solamente il 20 per cento, contro il 50 per cento di altri settori energetici. Sotto il profilo industriale il grande avvenimento europeo del 1968 è stato la messa a punto del processo di arricchimento dell'uranio, processo questo che appare suscettibile d'interessanti applicazioni su larga scala. L'Italia deve sforzarsi di mettere ordine nel settore nucleare per poter partecipare allo sviluppo e all'applicazione delle tecniche d'avanguardia. Come lo scorso anno, Girotti ha sollecitato misure di razionalizzazione nel settore delle raffinerie di petrolio, in quanto la capacità eccede di molto il fabbisogno nazionale. Arturo Barone

Persone citate: Adriatico, Girotti, Raffaele Girotti