Cinque italiani dispersi, sedici salvati su una nave panamense che affonda

Cinque italiani dispersi, sedici salvati su una nave panamense che affonda Sciagura alla foce dell'Adorar nella Francia meridionale Cinque italiani dispersi, sedici salvati su una nave panamense che affonda Il mercantile, in avaria, era stato investito da violente raffiche di vento - Spinto da un'ondata contro uno scoglio, si è spezzato in due Gli scomparsi sono il comandante, il primo ufficiale, il marconista e due marinai - I superstiti ricoverati in ospedale, ma nessuno è grave (Dal nostro corrispondente) Genova, 16 dicembre. Una nave da carico panamense, la « Romulus » di 8435 tonnellate di stazza lorda, con a bordo ventiquattro uomini di equipaggio, dei quali 21 italiani, è naufragata la scorsa notte alla foce del fiume Adour nei pressi del porto di Bayonne, nella Francia meridionale. Cinque marittimi italiani, fra i quali il comandante, risultano dispersi. Gli altri membri dell'equipaggio sono stati portati in salvo: sono stati ricoverati in ospedale, ma la maggior parte verranno dimessi in serata e potranno rientrare in Italia entro domani. Uno' degli scampati ha riportato la frattura di una gamba e un altro è in stato di « choc ». I dispersi sono il comandante, Gaetano Mazzolini, di 56 anni, nato a Portovenere e residente a Venezia, sposato (la moglie è malata) e senza figli; il primo ufficiale Romano Roggero, di 32 anni, nato a Lodi e abitante a Sanremo: doveva lasciare la nave al termine del viaggio per sposarsi; il marconista Giacomo Blsi, di 25 anni, genovese: aveva chiesto lo sbarco al termine del viaggio; 1 .marinai Giovanni Minnella, di 18 anni, da Gallipoli (Lecce), pure prossimo a sbarcare, e Luigi De Virgilio, di 17 anni; da Molletta (Bari). Gli italiani superstiti sono Vincenzo Napoli, secondo ufficiale, di 25 anni, nato e re¬ sidente a Palmi Calabro; Basilio Mandici), .direttore di macchina. 42 anni, genovese; Michele Pastore, primo macchinista, 40 anni, abitante a Meta di Sorrento; Salvatore Monforte, secondo macchinista, 21 anni, abitante a Ripo¬ sto (Catania); Vincenzo Fioiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiitiiittiitiiina rentino, nostromo, 40 anni, da Torre del Greco e residente a Genova; Domenico Mondillo, marinaio, 25 anni, genovese; Natale Silvestri, marinaio, 25 anni, nato e abitante a Molfetta; Carmine Minella, marinaio, 21 anni, nato a residente a Gallipoli; Salvatore Sannino, mozzo, 18 anni, nato a Torre del Greco e abitante a Genova; Alberto Pacino, caporale, 35 anni, da Catona (Reggio Calabria); Domenico Torrisi, ingrassatore, 26 anni, da Catania; Cosiino Cappelluti, ingrassatore, 17 anni, nato a Maurage (Belgio) e abitante a Molfetta; Sergio Capolecchia, carbonaio, 33 anni, da Molfetta; Angelo Capolecchia, garzone di cucina, 30 anni, da Molfetta; Leone Carozzo, cameriere, 30 anni, genovese; Giacomo Amato, cuoco, 42 anni, napoletano. Gli altri scampati sono jugoslavi: Goran Gambata, marinaio, 20 anni, abitante a Rjieka; Alexander Zlatanovic, 26 anni, operaio meccànico, residente a Dubrovnik, é Ratomir Visic, ingrassatore, 24 anni, nato e abitante a Zadar (Zara). L'equipaggio era stato ingaggiato in gran parte dall'agenzia marittima Salvatores di Genova, registrata al consolato panamense come « Crew agent », cioè come agente per l'equipaggio. La società armatrice è la « Maregida Noviera S. A. » di Panama e il proprietario sarebbe francese. Il mercantile panamense, costruito in Svezia nel 1945, lungo 150 metri e largo 18, capace di una velocità a pieno carico di 13 nodi, era giunto sabato mattina con un carico di fosfati alla foce dell'Adour: però non era potuto entrare nel porto di Bayonne a causa di un'avaria alle macchine. Il comandante aveva deciso di mettere la nave «alla cappa» a circa quattrocento metri dalla costa, in attesa di un rimorchiatore. Il mare era calmo, ma il servizio costiero aveva previsto una burrasca per lunedì. La previsione si è rivelata precisa: la nave è stata investita ieri sera da violente raf- j fiche di maestrale, che hanno ' sollevato alte ondate e hanno spinto il mercantile verso la diga che protegge la foce del fiume. Le ancore non hanno tenuto la presa sul fondo e hanno « arato », ma 1 te'cnici sono riusciti a rimette¬ re in moto le macchine. La nave stava per uscire dalla pericolosa situazione, quando le eliche si sono fermate ancora una volta. Spinta dal vento e dalle onde, la «Romulus» si è arenata su un banco di sabbia. Le pessime condizioni atmosferiche hanno impedito i soccorsi: nessun rimorchiatore d'alto mare era disponibile per tentare un avvicinamento del mercantile, mentre gli elicotteri e i battelli di salvataggio sono stati respinti dalla forza del « Mistral » e dei marosi. Mentre di ora in ora la situazione sì faceva più drammatica, la nave — niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii secondo quanto si è appreso — è stata spinta da una onda più forte delle altre contro uno scoglio e si è spezzata in due. La prora è immediatamente affondata e i cinque uomini che vi si trovavano (il comandante e gli altri quattro dispersi) sono scomparsi tra i flutti. Poco prima dell'alba la burrasca si è calmata e i soccorritori hanno potuto spingere una gru mobile fin sulla diga, nelle cui vicinanze giaceva la nave, ormai quasi completamente sommersa. Dalla gru è stato lanciato a bordo un cavo mediante il quale, come su una teleferica, i diciannove superstiti sono stati portati a terra. t d Genova. Il comandante Gaetano Mazzolini, da sinistra, il secondo ufficiale Romano Roggero ed il radiotelegrafista Giacomo Disi dispersi nel naufragio del «Romulus» (Tel.)