Evitata per ora la crisi a Savona di Filiberto Dani

Evitata per ora la crisi a Savona Il psu appoggerà la Giunta Evitata per ora la crisi a Savona Dopo l'uscita dalla maggioranza dei due consiglieri socialdemocratici, si temeva che la Giunta cadesse Essa dispone di 18 voti (12 de e 6 psi) su 40 (Dal nostro inviato speciale) Savona, 16 dicembre. La Giunta comunale di Savona non avrà vita tribolata. Pur reggendosi su un rapporto di forze precario, potrà contare, fino alle prossime elezioni, sull'appoggio . esterno del psu. La recente uscita dalla maggioranza di centro-sinistra dei due consiglieri che rappresentano questo partito aveva acceso la miccia di una possibile crisi comunale: l'opposizione (16 comunisti e 1 socialproletario) s'era affrettata a chiedere le dimissioni del sindaco socialista, Carlo Zanelli, e della Giunta, lanciando un appello per una soluzione di sinistra. E' stato invece lo stesso psu a spegnere la miccia e a raffreddare gli entusiasmi della opposizione. «L'uscita da una maggiorama organica — ha detto ieri sera in Consiglio comunale il socialista unitario Pompeo Cannata — è cosa diversa da una rottura della maggioranza ». Poi il voto sulla mozione di sfiducia comunista e socialproletaria: 20 contrari (psi, de, psu e pli) e 17 favorevoli (pei e psiup). Erano assenti tre consiglieri: un democristiano, un socialista unitario e un missino. Caso ben singolare, la Giunta governerà in virtù della compattezza della propria minoranza (con l'uscita dalla maggioranza del psu, che peraltro non faceva parte della Giunta, essa dispone sulla carta di 18 voti — 12 democristiani e 6 socialisti — su 22). Non esistono alternative, d'altronde. Ha detto il sindaco: « Vogliamo distruggere la maggioranza? Le conseguenze portano diritte al Commissario prefettizio. E' questa la soluzione che gli avversari del centrosinistra preferiscono in sostituzione .di una Giunta espressa dalla volontà popolare?». I comunisti, per bocca del capogruppo Angelo Carrossino, hanno escluso questa possibilità, prospettandone un'altra: quella di una nuova maggioranza di sinistra, laica e cattolica. « Da paritaria che era — ha detto il consigliere comunista — la Giunta attualmente in carica è diventata minoritaria e quindi non in grado di governare. Con quali forze intende amministrare? E' evidente che, se accetterà voti di altri gruppi, dovrà accettare uno spostamento a destra del suo asse politico ». L'imputazione dello « spostamento a destra», non è piaciuta al sindaco socialista, il quale ha riaffermato « l'assoluta e unica disponibilità del psi per la formula di centro-sinistra». Lo stesso consigliere socialista unitario, Pompeo Cannata, ha sgomberato il terreno da possibili equivoci, ribadendo la fedeltà del suo partito al centro-sinistra e, in buona misura, gettando acqua sul fuoco acceso dall'uscita del suo gruppo dalla maggioranza. Come è noto, il psu aveva motivato questa sua mossa accusando la Giunta, e il psi in. particolare, d'essere orientata « verso la ricostituzione di un'alleanza di potere locale con il pei». Ieri sera, il consigliere del psu ha chiarito meglio il pensiero del suo partito. « Sin dal domani della costituzione del gruppo socialista unitario — ha detto — abbiamo avvertito una situazione di disagio, un tentativo di emarginazione: in buona sostanza, una cattiva disposizione nei nostri riguardi. Noi siamo sempre disponibili per la formula del centro-sinistra, ma voi. Giunta, dovete dirci se ci ritenete utili per la continuazione di questa politica. E' da questa risposta che dipende il nostro voto». La risposta gliel'ha data il sindaco: «E' il psu che si è un po' autoestromesso dal centro-sinistra. Se esso ritiene di restare in quest'area il discorso cade perché per noi il centro-sinistra rappresenta la formazione politica tuttora valida per governare la città». Il vice sindaco Nanni Russo, democristiano, ha aggiunto: « L'ipotesi di uno scivolamento a sinistra della Giunta, di una collusione tra la de e il psi con il pei e il psiup non trova riscontro nella realtà: la Giunta non ha mai mutato la sua lìnea politica ». Con parole vibranti dall'una e dall'altra parte degli schieramenti politici, la seduta del Consiglio Comunale si è protratta fino a tarda notte sul filo di queste botte e risposte. Il folto pubblico che gremiva l'aula consiliare di Palazzo Sisto IV ha seguito con vivo interesse i battibecchi, sottolineando con applausi o dissensi gli interventi più coloriti. Le posizioni dei diversi gruppi sono state, infine, riassunte nelle dichiarazioni di voto: contrari alla mozione di sfiducia i democristiani, i socialisti, i socialisti unitari e 1 liberali (« pur non condividendo l'operato della Giunta — ha detto il consigliere Luigi Minuto, capogruppo del pli — non riteniamo opportuna l'apertura di una crisi»), favorevoli i comunisti e il socialproletario (« prendiamo atto che esiste un'ipoteca del psu sulla Giunta» ha commentato Sergio Cerreto, consigliere del psiup). Filiberto Dani f

Persone citate: Angelo Carrossino, Carlo Zanelli, Luigi Minuto, Nanni Russo, Pompeo Cannata, Sergio Cerreto, Sisto Iv

Luoghi citati: Savona