I sindacati inglesi hanno chiesto le dimissioni di Barbara Castle di Carlo Cavicchioli

I sindacati inglesi hanno chiesto le dimissioni di Barbara Castle Le "Unions,, decise a dar battaglia sulla politica dei redditi I sindacati inglesi hanno chiesto le dimissioni di Barbara Castle Per .Wilson si tratterebbe di una decisione angosciosa: la Castle gode della sua piena fiducia, è di una dedizione al lavoro rara ed ha fatto del suo dicastero l'ufficio più efficiente del governo (Nostro servizio particolare) Londra, 15 dicembre. La polemica sulla politica di contenimento dei redditi e dei prezzi nel 1970 continua a imperversare aspra in seno al partito laburista: e a far le spese dello scontro, che ancora una volta vede da un lato il governo e dall'altro la sinistra socialista e le « Unions », potrebbe essere fra breve il ministro deU'Impiego e deUa Produttività, Barbara Castle, l'energica signora che tale politica ha delineato in un « libro bianco » sul quale la Camera dei Comuni sarà chiamata a votare mercoledì sera. I sindacati, irritati dalla sua « dominante intransigenza», chiedono che la Castle sia rimossa dalla carica. Nel « libro bianco » pubblicato la scorsa settimana si propone che nel prossimo anno gli aumenti siano tenuti tra il due e mezzo e il quattro e mezzo per cento, salvo casi di salari manifestamente troppo bassi: in più il Gabinetto dovrebbe conservare i poteri statutari che lo autorizzano a dilazionare fino a quattro mesi le migliorie concordate fra datori e lavoratori: questa facoltà, in atto dal 1966, scadrebbe a gennaio. Ora è soprattutto contro i poteri statutari che si ribellano i sindacati: e si dice ohe se non fosse stato per la Castle il governo avrebbe ceduto alle loro pressioni. Prima ancora del voto in Parlamento, Wilson avrà una prova cruciale mercoledì mattina alla riunione dell'esecutivo nazionale del partito: qui un esponente del sindacato dei minatori, Joe Gormley, intende presentare una mozione che chiede la condanna del « libro bianco ». Gormley sarebbe indotto a ritirare la mozione da un tacito impegno a estromettere Barbara Castle dal suo ministero. Per il premier si tratterebbe di una decisione angosciosa: la Castle gode della sua piena fiducia, è d'una dedizione unica al lavoro e ha fatto del suo dicastero l'unità più efficiente di Whitehall. Né sarebbe facile trovarle un'alternativa di pari prestigio, anche se qualcuno ha suggerito il Foreign Office. A dispetto delle sue capacità, la Castle agli occhi della sinistra « ha avvelenato i rapporti del Gabinetto con le Trade Unions ». E' un'accusa discutibile, ma al momento Wilson non ha molto margine di manovra. Nel voto ai Comuni sul « libro bianco » deve contenere al minimo l'ostilità dei «ribelli»: anche a costo di sacrificare la Castle. Carlo Cavicchioli — -4 arbara Castle (Telefoto)

Persone citate: Barbara Castle, Gormley, Joe Gormley

Luoghi citati: Londra