Le vicende della Riva e C. fallita nel luglio scorso di Renato Cantoni

Le vicende della Riva e C. fallita nel luglio scorso Le vicende della Riva e C. fallita nel luglio scorso La Borsa in complesso non ha subito danni; più gravi le ripercussioni in campo immobiliare (Nostro servizio particolare) Milano, 11 dicembre. Nel luglio scorso era stata data notizia dell'insolvenza di una società commissionaria operante da parecchi anni alla Borsa di Milano, la Riva e C A distanza di alcuni mesi, l'inchiesta della magistratura e le indagini del curatore del fallimento hanno permesso di fare luce sull'attività della Riva e C. Già alcuni anni orsono questa società commissionaria aveva avuto penose vicissitudini, che erano il probabile strascico dei crolli borsistici del 1964. La sua importanza in Borsa era sempre stata modesta e, dopo un periodo di tensione, tutto era stato messo a tacere, ma probabilmente la situazione era rimasta precaria e sostenuta con artifizi e prestiti, alla lunga insostenibili. A un certo punto il titolare della Riva e C, Enzo Neri, si è reso irreperibile e i dipendenti sono stati costretti a informare le autorità di Borsa dell'impossibilità operativa della Commissionaria. Fatta nel luglio scorso la liquidazione coattiva delle partite in sospeso, la Borsa nel suo complesso non ebbe a patire danno, ma alcuni agenti di cambio, che avevano in corso operazioni speciali con la Riva e C, hanno subito perdite cospicue. E non era tutto. Il Neri aveva una vasta clientela, che è stata gravemente danneggiata. Infatti, prima di abbandonare l'ufficio e l'Italia, egli aveva venduto « per contanti » alcuni pacchetti di titoli affidatigli da clienti, intascando in tal modo una discreta somma. Inoltre, era interessato in diverse combinazioni immobiliari e il dissesto in questo campo dovrebbe avere grosse ripercussioni. Il Neri era un personaggio molto più conosciuto nell'ambiente sportivo che in Borsa. Motonauta appassionato, aveva anche ricoperto cariche sportive e avrebbe « lanciato » il corridore ciclista Baldini. Le indagini della magistratura avrebbero appurato la responsabilità nel dissesto anche del cognato Artidoro Scognamiglio. Renato Cantoni

Persone citate: Baldini, Enzo Neri, Riva, Scognamiglio

Luoghi citati: Italia, Milano