Un suicidio conclude in Svizzera lo scandalo degli scudi d'argento

Un suicidio conclude in Svizzera lo scandalo degli scudi d'argento Un suicidio conclude in Svizzera lo scandalo degli scudi d'argento Si è dato la morte il direttore della Cassa federale, l'istituto che doveva ritirare le monete per sostituirle con altre di nichelio: alcuni dipendenti le vendettero invece ai collezionisti (Dal nostro corrispondente) Berna, 11 dicembre. Lo scandalo degli scudi d'argento ceduti illecitamente a collezionisti di tutta la Svizzera ha avuto un tragico epilogo: il direttore della Cassa federale, Karl Reimann di 58 anni, è deceduto ieri, in seguito ad un tentativo di suicidio effettuato sabato scorso nel suo appartamento di Berna. Le autorità hanno cercato di tenere segrete le circostanze in cui è avvenuta la morte dell'alto funzionario, ma stamane un'agenzia di stampa straniera ha diffuso la notizia del suicidio. La morte volontaria di Karl Reimann, che passava per un funzionario modello, ha suscitato viva impressione in tutto il Paese; l'opinione pubblica ignorava che lo stesso direttore della Cassa federale fosse implicato nel traffico abusivo degli scudi d'argento. Nei pochi comunicati diramati dalla Procura federale, si era semplicemente accennato all'apertura di un'inchiesta a carico di alcuni dipendenti della Cassa federale. Lo scandalo degli scudi d'argento risale al mese di settembre, quando il governo centrale di Berna decìse di sostituire con monete in nichelio quelle coniate con metalli pregiati. Alla Cassa federale venne impartito l'ordine di ritirare gli scudi d'argento e di consegnarli alla Zecca. Tuttavìa, alcuni funzionari poco scrupolosi non rispettarono le istruzioni avute, traendo notevoli guadagni dalla vendita a collezionisti di scudi d'argento, il cui valore av a raggiunto rilevanti cifre sul mercato numismatico. Venuta a conoscenza dell'illegale traffico, la Procura federale non tardò a promuovere una serie di indagini, per accertare le responsabilità dei singoli dipendenti della Cassa federale. 1. f. TITOLI A MERCATO RISTRETTO QUOTAZIONI NON UFFICIALI ALLA BORSA DI MILANO I'lTOLl +/12 | 11/12 I'lTOLl 4/12 j 11/12 Alleanzu Ass. 36.800 1 57.00U Comm. Ital. | 28.900 ! 28.500 Ital. incendio 16.990 Ib.yw Cultolica Vcnclo' 740 i 750 Ital. Vita 3.005 1 3.100 Comm. Industrial 7.;50 '■■ 7.150 Reale Grandir, • 5.490 3.4% Naz. Agric. i 15.385 i 14.500 C G E 12 5UU 12.500 Pop di Milano 7.000 7.000 C G S 1 ..510 1.450 I'op di Novara 19.900 : 19.500 Rejna Zanard. 1.3UU 1.300 Prov Lombarda 6.790 6.790 Ferro Met.Carb.l 1.850 \.»2b Unione 8.7b0 8.760 Metall. Broggi 1.100 1.115 Vonwillcr 6.170 6.085 Cot. Cedcrna 2.100 2.100 Ambrosiano 10.200 9.700 Cot. Ottolini 21.900 21.900 Roma 50.000 29.990 Cot. Solbiate 510 509 CredComm. 1.399 1.299 Frettc-& C. 5.420 5.450 Crodilo Italiano 3.190 3.001 Borgomanero 1.890 1.890 1st Fin Laniero 35.500 33.500 Manii Cuorgne 4.300 4.300 liuitoni 8.106 7.700 Miliani 19 j 19 Birra Italia 900 800 Verona 3.655 ; 3.655 Frig. Milan. 8.570 8.570 Ermolli 11.325 11.325 Ingegnoli F. P. 2.000 2.000 Max Mcyei 12.800 12.800 Calz Varese 8.380 8.300 Zambeletti 19.520 19.450 ; Ceal 10.000 9.700 Rotta & C. 2.750 , 2.725 Mag. Slanda 21.800 21.000 America Ital. 2.500 1 2.250 il

Persone citate: Broggi, Ermolli, Karl Reimann, Max Mcyei, Ottolini, Zambeletti