Gli enti locali in debito di 8500 miliardi di lire

Gli enti locali in debito di 8500 miliardi di lire A Roma un migliaio di sindaci a convegno Gli enti locali in debito di 8500 miliardi di lire La retribuzione del personale (700.000 dipendenti, con un aumento del 50 o/o in cinque anni) copre in media ì'80% delle entrate correnti dei* Comuni e il 55 delle Province - Il sottosegretario Sarti afferma: « Senza autosufficienza finanziaria^ la parola autonomia non ha significato» (Dal nostro corrispondente) Roma, 10 dicembre. Un migliaio di sindaci è affluito oggi nella capitale per partecipare ai lavori della conferenza, promossa dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), per discutere i problemi dell'efficienza e dell'autonomia di azione per gli enti locali. L'aw. Guglielmo Boazzelli, presidente dell'Anci, ha dichiarato anzitutto che la conferenza vuol essere «un richiamo al Parlamento, al governo ed all'opinione pubblica affinché si modifichi — in aderenza al dettato costituzionale — la concezione dello Stato per giungere ad un mutamento dì indirizzi con lo spostamento di potere decisionale dal centro alla periferia ». Dopo aver riconosciuto che 1 recenti provvedimenti sulle Regioni, sulla finanza locale e sull'unità sanitaria di base si muovono nella giusta direzione, Boazzelli ha chiesto che vengano garantite ai Comuni congrue disponibilità finanziarie in rapporto alle loro funzioni. L'on. Adolfo Sarti, sottosegretario all'Interno, si è detto fautore delle autonomie, perché esse vengono incontro alla domanda di partecipazione popolare, che è l'aspetto fondamentalmente positivo della contestazione. «Afa bisogna avere chiaro — ha proseguito — il senso e la distinzione di compiti che spettano agli organi dello Stato e soprattutto bisogna dare ad ogni ente i mezzi per potere svolgere le sue funzioni' senza autosufficiènza finanziaria la parola "autonomia" resta un suono rauco senza significato effettivo ». Il problema della finanza locale è perciò il più angoscioso di tutti Sarti ha ricordato alcuni dati allarmanti: il numero degli enti deficitari è salito a 3842, il volume dei mutui autorizzati a copertura dèi disavanzi è stato nel 1968 di 625 miliardi e supererà i 750 per quest'anno. A conclusione dell'esercizio 1969 è prevedibile che i 7105 miliardi di indebitamento passeranno a circa 8500. L'espansione dei servizi e la crescita delle esigenze delle collettività locali giustificano solo parzialmente il fenomeno, che ha nell'aumento del personale (700.000 dipendenti, cori un aumento del 50 per cento in 5 anni! ) il suo aspetto più appariscente. A fronte di questi incrementi non ha proceduto di pari passo la razionalizzazione dei servizi, che avrebbe dovuto far diminuire e non aumentare il personale, la cui retribuzione, copre in media 1*80 per cento delle entrate correnti dei comuni, e il 55 per cento delle province. Ci sono però anche incidenze del 250 per cento! A proposito della « leggina» approvata ieri dal Senato, Sarti ha detto che « essa non pretende di risolvere tut¬ to », ma fornisce aiuti non trascurabili. Nel biennio 1970-71 verranno messi a disposizione dei Comuni oltre 400 miliardi destinati a crescere con- il normale incremento delle entrate. Quanto al riassetto dei dipendenti degli enti locati, Sarti ha preannunciato l'inizio di una serie di incontri tra le parti interessate. Nella tarda mattina, l'aw. Boazzelli con una delegazione di dirigenti dell'Anci si è recato al Quirinale per Illustrare al Presidente della Repubblica le principali proposte dell'associazione. Saragat ha risposto che « spetterà al Parlamento, nel suo sovrano apprezzamento, stabilire ira quale misura potrà farsi tesoro di queste indicazioni di base ». Ricordato che 11 Paese è in una fase di rapida e per certi aspetti Incalzante trasformazione economica e sociale, Saragat ha concluso che, in questo contesto, « il processo di adeguamento delle strutture e delle istituzioni alla nuova realtà è impresa che ci impegna tutti, che dobbiamo portare avanti senza impazienze, ma con ragionevole sollecitudine, con fede in noi stessi e nelle nostre capacità; e soprattutto con fede nei valori perenni della libertà e della democrazia», ar. ba.

Persone citate: Adolfo Sarti, Guglielmo Boazzelli, Saragat, Sarti

Luoghi citati: Roma