Muore (a 75 anni) il maestro Capuana colto da malore mentre dirige a Napoli

Muore (a 75 anni) il maestro Capuana colto da malore mentre dirige a Napoli E' caduto sul podio durante il primo atto del "Mose,, di Rossini Muore (a 75 anni) il maestro Capuana colto da malore mentre dirige a Napoli Non aveva voluto rinunciare all'opera - Era la serata inaugurale della stagione al teatro San Cariò (Dal nostro corrispondente) Napoli, 10 dicembre. Il direttore d'orchestra Franco Capuana, colto da malore mentre dirigeva al San Carlo il Mose di Rossini, che inaugurava la stagione lirica napoletana, è morto verso le 23 nel suo camerino, stroncato da un collasso cardiocircolatorio. L'illustre maestro aveva 75 anni. Al momento del decesso, erano accanto a lui la moglie Emy e la sorella Celeste. La notizia della sua morte ha suscitato profondo cordoglio negli ambienti artistici e culturali cittadini. Franco Capuana era malato da tempo, ma la sua morte è giunta improvvisa. Lo scorso anno si era ripreso molto bene da un infarto e non aveva voluto sospendere la sua attività nonostante gli accorati consigli dei medici curanti. Nei giorni scorsi aveva avuto anche una lieve ricaduta, mentre si trovava in un albergo del lungomare, dove di solito alloggiava durante la sua permanenza nella nostra città. La sua residenza ufficiale era a Roma. Era stato trasportato in ospedale, ma le sue condizioni non erano apparse compromettenti. Egli dopo qualche ora era tornato in albergo. Maestro di antica ed alta scuola, non aveva voluto rinunciare ad inaugurare la stagione Urica napoletana, quantunque la direzione dell'ente■iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiihiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii lirico gli avesse proposto di rinviare di qualche giorno l'avvenimento. Il maestro aveva opposto un rifiuto poiché proprio quest'anno egli celebrava le nozze d'oro con il San Carlo, dove aveva diretto per la prima volta nel 1919 la Bohème di Puccini. Stasera si. era presentato alla ribalta e aveva anche scherzato con gli artisti e con i cantanti che accusavano sintomi di influenza « spaziale ». Era salito poi sul podio e aveva dato avvio all'opera con rinnovata attenzione e la* sicurezza abituale. Alla metà del primo tempo, tra lo stupore del pubblico, al maestro è sfuggita di mano la bacchetta. Franco Capuana è stato visto portarsi le mani alla gola con un gesto disperato, quasi stesse per soffocare, poi è crollato al suolo. La folla, commossa, ha intuito il dramma che si stava svolgendo, e s'è levata in piedi con angosciosa trepidazione. Soccorso dai professori dell'orchestra, mentre il sipario calava, Franco Capuana è stato adagiato su ima sedia e trasportato nel suo camerino. Al suo capezzale sono accorsi alcuni medici presenti in sala, tra cui i professori universitari Bossa e Cicala, ma nulla ha potuto la scienza per strappare il maestro alla morte: gli sono stati somministrati ossigeno e cardiotonici, ed è stato praticato il massaggio al cuore, ma tutti i tentativi sono stati inutili. Senza riprendere conoscenza, egli si è spento lentamente tra la costernazione dei presenti. Sono stati attimi di angoscia a cui, in ansiosa attesa, hanno partecipato gli artisti del coro, i cantanti e l'orchestra. Fino all'ultimo s'è sperato che la forte fibra del maestro ancora una volta potesse reagire al male e riprendersi, ma verso le 23, dopo un'ora di agonia, Franco Capuana è morto, mentre la moglie e la sorella in lacrime gli tenevano affettuosamente le mani. Nel foyer è stata poi allestita la camera ardente e domani pomeriggio la salma verrà trasportata a Roma, dove si svolgeranno i funerali. a. 1. Il maestro Franco Capuana era nato a Fano il 29 settembre 1894. Studiò al Conservatorio di musica S. Pietro a Maiella di Napoli, diplomandosi in composizione e pianoforte, e intraprese in seguito la carriera direttoriale, riscotendo ..perti succesr.ì in molti teatri italiani e stranieri. Dal 1930 al 1932 fu direttore dell'orchestra stabile sinfonica del San Carlo di Napoli e successivamente diresse concerti sinfonici e teatri lirici, salendo sui più prestigiosi podi e guidando complessi di fama. Ha anche composto musica propria, di sicura ispirazione e di limpida scrittura musicale, come Attonite portas, cantate per soli, coro e orchestra e la fiaba in un atto II reuccio malin conico. Era accademico di Santa Cecilia. Nel vecchio Regio a Torino aveva diretto parecchie stagioni d'opera e in una aveva fatto conoscere ai torinesi la Debora e Jaele di Pizzetti in una magnifica edizione. La sorella Maria, pregevolissimo contralto, gli era stata compagna in più stagioni. Il maestro aveva poi diretto a Torino nella primavera del '66. r. a. Napoli. Con l'ossigeno si tenta di rianimare il maestro Capuana, dopo il collasso (Telef.) iiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiim

Luoghi citati: Fano, Napoli, Roma, Torino