La Pro Recco batte il Mladost (3 a 2) ma non basta per conquistare la Coppa
La Pro Recco batte il Mladost (3 a 2) ma non basta per conquistare la Coppa Nell'andata i pallanuotisti jugoslavi si erano affermati per 5-3 La Pro Recco batte il Mladost (3 a 2) ma non basta per conquistare la Coppa Il titolo europeo per la terza volta consecutiva alla squadra di Zagabria - Presenti a Genova 2000 spettatori La partita trasmessa in tv a circuito chiuso - Cinque milioni d'incasso - Le responsabilità dell'arbitro (Dal nostro inviato speciale) Genova, 6 dicembre. Per un gol la Pro RecCo ha perso la possibilità di giocare lo spareggio per la Coppa dei campioni. A Zagabria il Mladost si era imposto per 5 a 3, nella rivincita giocata questa sera la squadra di Pizzo non è andata oltre un successo di misura (3 a 2) e cosi la formazione jugoslava si è aggiudicata per la terza volta consecutiva il prestigioso trofeo di pallanuoto. L'impegno della squadra italiana è stato commovente, instancabile. In acqua negli ultimi due tempi è entrato perfino il febbricitante Lavoratori, la cui assenza, fino ad un'ora prima dal fischio d'inizio, era stata data per scontata. Il' pubblico ha onorato l'avvenimento con una partecipazione notevole. Sugli spalti della piscina d'Albaro, c'erano duemila persone, oltre mille hanno pagato il biglietto d'ingresso (duemila lire) per assistere in un salone alla ripresa televisiva a circuito chiuso. L'incasso ha superato i cinque milioni. Trombe, campanacci, bandiere e il festoso ritmare del battimani hanno costituito la coreografìa dell'incontro: sembrava di essere in uno stadio di calcio. Era fatale, però, che tanta attesa tradisse i nervi dei giocatori. Pizzo, Cevasco, il commovente Lavoratori, che ha dalla sua parte molte attenuanti, Zecchin e Ghibellini spesso sono apparsi irriconoscibili. Hanno fallito numerose occasioni da rete e, so- prattutto nel terzo tempo, non hanno saputo approfittare di tre espulsioni decretate dall'arbitro belga Fuchs a danno dei jugoslavi. Pur disputando un duro e combattivo ultimo tempo, la Pro Recco sul 3 a 2 ha fallito 1) decisivo 4 a 2 con Cevasco. Gli spettatori hanno ritenu¬ to l'arbitro colpevole della sconfitta italiana: Fuchs sì è alienato le simpatie del pubblico dopo l'29" di gioco, quando ha concesso ai jugoslavi un discutibile rigore. In seguito, però, il suo comportamento non è sembrato parziale e infatti 'le espulsioni dei giocatori del Mladost, molto meno fallosi di quanto si temesse alla vigilia, superano decisamente quelle decretate ai darmi della Pro Recco. Sul capo del direttore di gara è caduta una pioggia di oggetti, frutta e monetine, tanto che a 2'47" del quarto tempo, poco dopo il secondo gol di Cevasco, Fuchs ha sospeso la partita per un paio dì minuti, riprendendola soltanto quando è intervenuta la forza pubblica per ristabilire, almeno parzialmente, l'ordine. Il gol del 3 a 2 messo a segno da Pizzo è servito a placare le ire degli spettatori, che fino al termine hanno tacitato con il cuore in gola i propri beniamini nella vana speranza di quel gol che sarebbe almeno valso la «bella» di Ginevra. E così hanno trionfato i jugoslavi, la cui gioia immediata ha, trovato una risposta di fischi assordanti da parte del pubblico genovese; un sostenitore della Pro Recco, al culmine della delusione, si è' strappato di dosso il cappotto per gettarlo in piscina. E' necessario però sottolineare che il successo del Mladost è meritato. In entrambe le gare disputate la squadra di Seifert ha saputo mantenere i nervi più calmi e le idee più lucide. A tutto questo va aggiunta indubbiamente una dose di fortuna perché l'epidemia d'influenza che I circola in Italia ha influito proprio su Lavoratori, un uomo che in piena efficienza fìsica stasera avrebbe potuto dare un apporto decisivo alla propria squadra. Rimane da aggiungere, in breve, il dettaglio della partita. Parte di slancio il Mladost e al l'29" usufruisce di un rigore per un fallo, piuttosto discutibile ripetiamo, di Galbusera su Poljak. Lopatny non fallisce il bersaglio. Risposta della Pro Recco e a 24" dal termine (in Coppa dei Campioni i tempi durano 5') Pizzo riesce a pareggiare con un secco tiro da otto metri I jugoslavi vanno In vantaggio a 3'37" del secondo tempo, ancora per merito di Lopatny, ed è questo il periodo più oscuro del nostro « settebello», che sia pure impegnandosi al massimo non riesce a concretizzare in gol la reazione. Zero a zero il terzo tempo. Nel quarto l'attesa ma tardiva riscossa italiana. Segna Cevasco, a l'37", raddoppia Pizzo a 3'26" su rigore in seguito al fallo di Jeger su Lavoratori. L'ultima grande occasione sfuma quando la palla perviene a Cevasco, il cui tiro è neutralizzato da Stiparne. Franco Costa Pro Recco: Alberata; Pizzo, Cevasco, Marchisio, Zecchin, Lavoratori, Ghibellini, Galbusera, Solimei, Ghezzi, Cattino. Mladost: Stipanic, Trumbic, Bonacic, Simenc, Lopatny, Matosic, Poljak, Jeger, Mikac, Zuzey, Hebel. Arbitro: Fuchs (Belgio). (Parziali 1 a 1; 0 a 1; 0 a 0; 2 a 0). Reti: V tempo: Lopatny (M) a l'29" su rigore; Pizzo (PR) a 4'36"; 2" tempo: Lopatny (M) a 3'37"; 4" tempo: Cevasco (PR) a l'37"; Pizzo (PR) a 3'26" su rigore. L'albo d'oro della Coppa 1963: Partlzan Belgrado (Jug.) 1964: Pro Recco (It.) 1965: Partlzan Belgrado (Jug.) 1966: Partlzan Belgrado (Jug.) 1967: Mladost Zagabria (Jug.) 1968: Mladost Zagabria (Jug.) 1969: Mladost Zagabria (Jug.) Pallavolo: all'Olimpia il derby col Cus (3-2) Dopo due ore di gioco combattutissimo, l'Olimpia Vercelli si è aggiudicato 11 derby piemontese di pallavolo (Serie B) battendo il Cus Torino alla palestra di via Braccini per 3 a 2. Il punteggio parziale evidenzia l'estremo equilibrio dell'Incontro: 17-15, 4-15; 14-16, 15-13 e 15-12. Malgrado la prova generosa 1 torinesi hanno pagato ancora una volta gli errori dovuti all'Inesperienza. * Paola Pigni e il Milan riceveranno 11 premio all'atleta e il premio di squadra 1969 dai giornalisti sportivi lombardi. VIA*. mL Genova. Vivace azione di un attaccante nell'incontro di pallanuoto
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