"Autunno caldo" e sindacati

"Autunno caldo" e sindacati Un articolo della "Voce Repubblicana,, "Autunno caldo" e sindacati Il giornale scrive: « Saranno proprio i lavoratori più deboli a pagare per gli errori e le disinvolture di oggi » Roma, 5 dicembre. « Il governo, sebbene abbia nel suo seno qualche cultore di teorie economiche estemporanee, sa bene che la situazione economica e finanziaria del Paese si fa ogni giorno più grave e minacciosa, che gli errori e le disinvolture di oggi saranno pagati duramente domani e che proprio i lavoratori più deboli faranno le spese di tale situazione »Così afferma nel suo edito- riale La Voce Repubblicana. Dopo aver sostenuto che la tensione sindacale, lungi dall'essersi chiarita, è più viva che mai, l'organo del pri prosegue: « Si dice che questo nostro autunno caldo ha segnato l'affermazione del potere sindacale. Ora l'affermazione di un potere deve pure obbedire ad un disegno, ad un fine da raggiungere, ad una situazione positiva da creare. Ma quando gli interessi corporativi scoppiano da tutte le parti, così eome sono andati scoppiando in questi mesi, le confederazio ni appaiono la formale, impotente copertura di una situazione che sfugge ad ogni e qualsiasi razionalità, a ogni e qualsiasi disegno ». Dopo essersi chiesto « quale sarà la condizione degli operai delle industrie più deboli » e « quale livello di produzione bisognerà toccare perché tutto il castello si regga », l'editoriale prosegue affermando che i fautori della cosiddetta disintegrazione del sistema gioiranno della situazione che si è creata, non considerando tutto ciò frutto amaro e disordinato di una immaturità politica e concettuale, ma un semplice prodromo della rivoluzione sociale. Ma le grandi confederazioni sindacali non hanno nemmeno la scusa di questa illusione. Esse manifestano, puramente e semplicemente, la loro incapacità di guidare un qualsiasi processo che porti a un vero e sostanziale salto di qualità nella vita economica e sociale del nostro Paese. Tuttavia, se le grandi confederazioni sindacali hanno mostrato di essere succube delle loro organizzazioni di categoria interne, La Voce Repubblicana si chiede che cosa intende fare il potere politico, cui spetta la responsabilità di questa visione generale dei problemi. L'orga no del pri conclude affermando che « iniziare a discutere tra giorni il bilancio dello Stato, senza che il governo abbia previamente accertato la situazione attuale e prò spettiva del nostro Paese, ci sembra un non senso che sa rà certamente evitato ». (Ag. Italia) Fondi d'investimento distribuiti in Italia __.„„. 4 dlcembre 5 dlcembre FO N D 1 Riscatto Emlss. Rlscatto Emiss. Dreyfus Fund . (doU.) | 13,48 1 — 13,02 14,27 Fidelity Fund . . » 17,04 18,62 17,06 18,64 Fid. Capital Fund » 11,34 : 12,39 11,39 12,45 Fid. Trend Fund » I 25,51 27,88 25,70 | 28,09 Fondltalia . . » 12,10 — 12,10 — Interfund . . » 10,81 11,41 10,80 11,40 Itaiamerica . . » — — — — Interitalia . . . (lire) 1 9.218 9.632 9.218 j 9.632 Int. Secur. Fund . (fr. bg.) 393 — 393 ; —

Persone citate: Dreyfus

Luoghi citati: Italia, Roma