Astorri, mago del caldo in Danimarca

Astorri, mago del caldo in Danimarca La brillante carriera di un giocatore italiano Astorri, mago del caldo in Danimarca (Nostro servizio particolare) Copenaghen, 4 die! Mario Astoni,- centravanti della Juventus nell'immediato dopoguerra (esordì con due gol, avendo Piota a fianco come mezzala) è diventalo uno dei più noti allenatori della Danimarca. In sette anni, ha guidato squadre modeste portandole in serie A o addirittura alla Coppa dei Campioni. Il suo nome oramai è notissimo Ira gli sportivi danesi ' così come lo fu in Italia nel 1947 quando in 23 gare mise a segno 17 reti contribuendo al secondo posto della Juventus (erano i tempi di Parola, Korostolev, Depetrini, Vicpalek). Mario Astorri, che è diplomato in ragioneria, parla tre lingue oltre a quella italiana ed è regolarmente iscritto nell'elenco degli allenatori di prima categoria a Coverciano, ha iniziato l'attività di "trainer" in Danimarca nel 1962 con una società dì prima divisione che in breve portò in quarta. serie.1 L'anno seguente, Astorri venne ingaggiato dal Koge BoldBlub (serie B) riuscendo in due stagioni a portarlo in A. Il balzo di categoria contribuì in modo determinante a fare conoscere il nome di Astorri fra i tifosi: lo chiamavano il mago italiano. Con il Koge, Astorri venne in Italia e perse di misura in amichevole a San Siro (0 a 1) contro l'Inter. Ancora un cambiamento l'anno successivo: il tecnico passava all'Akademisk BoldBlub, la società di Karl Hansen. con la quale nel 1967 si imponeva nel campionato danese pai'tecipando così alla Coppa dei Campioni. I danesi venivano eliminati al secondo turno. Nel gennaio del 1968, iniziava la più dura fatica di Astorri: assunto dall'IIvidovre Boldklub, la società campione di Danimarca nel 1966, l'ex juventino si trovò con appena quattro giocatori a disposizione. Nove titolari, infatti, erano- passati al professionismo in altre Nazioni. Astorri dovette ricominciare da capo puntando sui giovani del vivaio (in Danimarca non si possono acquistare giocatori)^ La stampa specializzata indicava nell'Hvidovre la squadra candidata alla retroces¬ sione e la sorpresa fu grande quando : alla conclusione del girone d'andata Astorri ed' i suoi giocatori si trovarono al comando della classifica, acquistando così il diritto di partecipare alla Coppa delle1 Fiere. L'Hvidovre si piazzò poi quarta nella graduatoria finale. Ora Astorri sta per lasciare anche questa società: lo ha richiesto l'Holbek con la speranza che il tecnico italiano realizzi un altro «miracolo ». Il miglior giudizio su Astorri è stato dato dal giornalista Fleming Nielsen, noto agli sportivi italiani per avere giocato nell'Atalanta ed attualmente vice direttore del quotidiano "Politiken". « La classe non si discute — ha detto Nielsen — Mario Astorri ne ha moltissima come confermano i suoi successi come tecnico in Danimarca. Ora il calcio danese teme di perderlo perché alcune società italiane si stanno interessando a lui, Astorri è diventato popolare in Danimarca perché, parla 41 linguaggio dei calciatori, perché è un buon psicologo, perché riesce a dare ai suoi uomini entusiasmo e fiducia. I giocatori .perciò, credono in Astorri e combattono per lui La sua ultima stagione è stata importante: con il suo sistema difensivo all'italiana ha portato una formazione di .giovani ai primi posti. Ora Astorri torna in B con l'Holbek: così il nostro problema è finito, dicono i giocatori, con il "mago italiano" saremo certamente promossi. Io non mi meraviglierei — ha concluso Nielsen — se i giocatori avessero visto giusto; nemmeno mi meraviglierei se il suo prossimo Club fosse italiano, la Juventus, ad esempio ». Mario Astorri, che risiede a Copenaghen è stato ed è effettivamente in contatto con alcune società italiane. Lo stesso allenatore confessa che dopo sette anni di assenza incomincia a sentire nostalgia per la sua Patria e che un'eventuale richiesta non lo lascerebbe indifferente. S- 3 * Mario Astoni, il secondo da sinistra, fotografato una decina d'anni fa sul campo Cenisia durante un allenamento. Sono con lui Segato e Depetrini