Tre volte assenti

Tre volte assenti Per i magiari nella Coppa del mondo Tre volte assenti Un'altra stella del calcio europeo, l'Ungheria, è stata eliminata dalla competizione mondiale. La Cecoslovacchia, grazie al sorprendente 4 a 1 ottenuto contro i magiari nello spareggio di Marsiglia, si è qualificata nel Gruppo 2 (che comprendeva anche, Danimarca ed Eire) confermando i notevoli progressi fatti dal calcio cèco in questi ultimi anni. L'Ungheria — così come altre illustri « vittime » di questa edizione della Coppa Rimet, la Spagna, il Portogallo, la Jugoslavia, l'Argentina — era stata presente a sei delle otto manifestazioni mondiali, giungendo due volte in finale dove soccombeva alla potenza di Italia (1938) e Germania (1954). L'ultimo ricordo degli sportivi era legato alla clamorosa eliminazione del Brasile compiuta dall'Ungheria nel 1966 a Liverpool: i sudamericani, privi di Pelé, con una difesa vecchia e arrugginita, con schemi tattici superati, con i resti di quello che era stato un fuoriclasse, Garrincha, avevano subito una umiliante lezione (1-3) da parte dei giovani magiari trascinati da Farkas (allora ventiquattrenne), da Bene (22 anni) e da Albert (25 anni). L'Ungheria veniva eliminata nei quarti dalla Russia (1-2) dopo una gara incerta ed avvincente. La squadra di Lajos Baroti, comunque, usciva dalla « Rimet » con tutti gli onori e con ottime prospettive per l'avvenire in considerazione dei molti giovani di valore mondiale immessi in formazione. In passato, i magiari — come si è accennato — mancarono soltanto a due Coppe Rimet, quella iniziale del 1930 e quella del dopoguerra, 1950. Nel 1934 a Roma giunsero nei quarti di finale, nel -938 cedettero soltanto alla classe dei Piola, dei Meazza, dei Biavati (2 a 4). Nel 1954 in Svizzera, l'Ungheria mancò per un soffio la conquista del titolo contro una scatenata Germania. L'attacco magiaro (Czibor, Kocsis, Hidegkuti, Puskas, Toth I) superò due volte la difesa avversaria ma i gol non bastarono perché i tedeschi batterono Grosiscs per tre volte. Poi, andatosene il colonnello Puskas, la squadra iniziò una fase discendente (1958: eliminata negli otta-vi; 1962: eliminata nei quar-ti) con l'impennata contro il Brasile nel 1966. Ed ora la esclusione ad opera della Cecoslovacchia, una nazione che sarà presente ai mondiali per la sesta volta ed il cui bilancio è più che lusinghiero: due finali, 1934 (1-2 con l'Italia) e 1962 (1-3 col Brasile) ed altri ottimi piazzamenti.