Colombo: una politica di espansione vuole anche i fondi d'investimento

Colombo: una politica di espansione vuole anche i fondi d'investimento Conclusa al Senato la discussione generale sul progètto Colombo: una politica di espansione vuole anche i fondi d'investimento Oltre ai vantaggi per i risparmiatori, essi serviranno a procurare capitali di rischio alle imprese - Il ministro del Tesoro afferma che per compensare gli effetti delle agitazioni sindacali occorrerà promuovere gl'investimenti ed accelerare l'incremento della produttività (Nostro servizio particolare) Roma, 4 dicembre. La Commissione finanze e tesoro del Senato ha iniziato stamane l'esame degli articoli del progetto istituito dei fondi d'investimento, subito dopo la replica con cui il ministro del Tesoro Colombo aveva concluso la discussione generale. Il Ministro ha esordito riconoscendo che sarebbe stato certamente preferibile varare l'istituzione dei fondi nel quadro della più generale riforma della società per azioni, ma non è questa una ragione valida per rinunciare al «perseguimento dì obiettivi parziali che la realtà economica impone di raggiungere ». A questo punto, Colombo ha fatto un rapido quadro dell'attuale situazione econo¬ mica italiana. Si deve — ha detto — alla politica espansiva adottata dal luglio 1968 in poi, «se il nostro Paese ha potuto progredire ad un tasso rilevante l'anno scorso e ad un tasso che sarà — nonostante tutto — certamente uno dei pi ùalti del mondo occidentale quest'anno ». anche se non è ancora possibile avanzare «valutazioni definitive sugli effetti derivanti dalle agitazioni sindacali sia sul volume della produzione, sia sull'equilibrio costi-ricavi per le imprese, sia, infine, sul livello dei prezzi e sull'equilibrio dei conti con l'estero ». « Tuttavia, è fuor di ogni dubbio — ha proseguito Colombo — che il volume di ore di lavoro perdute non potrà non riflettersi in una contrazione del tasso di sviluppo previsto per il 1969; è fuor di ogni dubbio che ì più alti oneri salariali che deriveranno alle imprese dalla conclusione delle trattative sindacali dovranno indurre queste ultime a ricercare un nuovo equilibrio economico attraverso una accelerazione del tasso di produttività; è fuori di ogni dubbio, di conseguenza, che occorrerà promuovere un più intenso processo di investimenti. E' altrettanto necessario, infine, che soltanto dalla intensificazione della produzione derivi la possibilità di non ridurre, di fronte alla crescente domana interna, la quota di prodotto destinata all'estero onde non appesantire la bilancia dei pagamenti. Il processo di intensificazione della produzione richiede una alta formazione di risparmio: questo, a sua volta, postula l'esigenza della salvaguardia della stabilità monetaria e la disponibilità di tutti gli strumenti di cui sono dotati i moderni mercati finanziari per sollecitare la formazione del risparmio e la sua adduzione verso gli investimenti produttivi ». Quanto alla stabilità monetaria, ha detto ancora il ministro del Tesoro, « essa è necessaria non soltanto per evitare il deterioramento del potere d'acquisto di coloro che vivono di reddito fisso, ma per evitare l'insorgere di squalibri nelle "partite correnti " della bilancia dei pagamenti. Ove ciò dovesse accadere, ogni volontà di assistere e di secondare il processo dì intensificazione della produzione all'interno troverebbe un ostacolo insuperabile. Il limite oltre il quale non può andarsi nel processo di finanziamento dello sviluppo all'interno è rappresentato dal movimento dei prezzi. Esso non deve eccedere quello in atto nei Paesi con il nostro legati da rapporti di scambio ». « La base monetaria di cui dispone e disporrà il sistema economico italiano è e sarà dunque orientata in modo da sollecitare un più alto processo di investimenti ed una ! intensificazione della produzione. Ciò entro i limiti compatibili con variazioni dei prezzi interni inferiori a quel le dei prezzi esteri». i Come logica conseguenza ! di questa politica espansionistica, Colombo ha rinnovato l'invito ad approvare sollecitamente i fondi d'investimento. La loro istituzione « non risolverà certamente tutti i nostri problemi, ma sicuramente attenuerà il grado di rischio oggi a - carico del risparmiatore italiano; altrettanto certamente s'avvicinerà il trattamento finale riservato al risparmio italiano rispetto al risparmio investito all'estero». I .fondi serviranno inoltre a procurare capitali di rischio alle imprese, evitando quella eccessiva rigidità di gestione, provocata dall'indebitamento verso il sistema creditizio. ar. ba.

Persone citate: Tesoro Colombo

Luoghi citati: Roma