Si addormenta in auto e uccide madre e figlia sul marciapiede
Si addormenta in auto e uccide madre e figlia sul marciapiede Mentre rientra dal turno di notte in fabbrica Si addormenta in auto e uccide madre e figlia sul marciapiede A Garbagnate in provincia di Milano - Le vittime avevano trentotto e sette anni - Il conducente della vettura colpito da choc non ha potuto essere ancora interrogato (Dal nostro corrispondente) Milano, 4 dicembre. (g. m.) Madre e figlia sono morte stamane in un tragico incidente stradale. Le-vittime sono Maria Siega di 38 anni e la figlia Dina di sette; abitanti in corso'Garibaldi 181 a Santa Maria Rossa di Garbagnate. Secondo quanto è stato accertato dalla polizia, Maria Siega era uscita stamane di casa per accompagnare a scuola le due figlie, Dina e Nadia di 10 anni. Stava camminando sul marciapiede proprio sotto casa, quando una automobile, il cui conducente sembra si sia addormentato al volante, ha urtato in pieno contro un'utilitaria in sosta al bordo del marciapiede. La piccola vettura è fini¬ ta contro la donna e le figliolette. Mentre Nadia è stata sfiorata ed è rimasta illesa, la mamma e la sorellina Dina sono state investite e schiacciate contro il muro di un edificio. Il conducehte dell'automobile, Cesare Trotti, un operaio di 28 anni, residente a Mozzate in via Castiglioni 78, ha riportato soltanto alcune contusioni alla testa ed è stato portato da agenti della Stradale al comando per essere interrogato. Ogni soccorso per la donna e per sua figlia è apparso subito inutile perché entrambe erano morte all'istante in seguito alle tremende ferite riportate alla testa e al torace. La piccola Nadia, rimasta incolume, è stata presa in consegna da un sottufficiale della polizia in attesa che il padre fosse avvisato. L'uomo, Silvio Di Leonardo, un muratore che lavorava poco lontano dal luogo della' disgrazia, è giunto sul posto un'ora dopo ed è stato colto da una violenta crisi per cui è stato necessario l'intervento di un medico che gli ha praticato alcune iniezioni di sedativi. L'uomo anche a tarda sera ha continuato a chiamare per nome la moglie e la figlia. Le sue condizioni non sono gravi, ma si teme che lo choc subito possa lasciargli un segno indelebile. Quando era stato avvisato non voleva credere alla sciagura. « Non mi uccido, non mi uccido — ha detto — solo perché devo pensare ai miei due figli Nadia e Gianni », poi è crollato. Quando è stato sul luogo della sciagura è stato colto da malore ed allora è intervenuto 11 medico. Un altro figlio di Maria Siega, Gianni di 13 anni, è stato rintracciato e informato soltanto nella tarda mattinata mentre era a scuola. Cesare Trotti, il conducente dell'automobile che ha provocato la disgrazia, ha detto che stava andando verso casa dopo aver lavorato tutta la notte e di non ricordare nient'altro. L'interrogatorio dell'uomo, che è in stato di choc, sarà ripreso domani, non appena le sue condizioni lo permetteranno. *
Persone citate: Maria Siega, Silvio Di Leonardo
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