La Cecoslovacchia [4-1) conquista posto ai mondiali in Messico
La Cecoslovacchia [4-1) conquista posto ai mondiali in Messico Battuta PUngheria nello spareggio di Marsiglia La Cecoslovacchia [4-1) conquista posto ai mondiali in Messico E' la 14" squadra qualificata - La prima rete (Kvasnak) su rigore al 42' - Segnano nella ripresa ancora per i cèchi Vesely, Adamec e Jokl - All'ultimo minuto gol del magiaro Kocsis su « penalty » (Dal nostro inviato specialeI Marsiglia, 3 dicembre. La Cecoslovacchia, ottenendo una clamorosa vittoria sull'Ungheria con il sonante punteggio di 4 a 1, si è garantita il diritto di partecipare al girone finale del campionato del mondo. Troppo netto il risultato a favore degli atleti di Praga, ma bisogna riconoscere che la loro affermazione è comunque ben meritata. Gli ungheresi, storditi dai pronostici della vigilia che li volevano ad ogni costo trionfatori, hanno reso meno del previsto, hanno costruito molto realizzando poco. La partita* ben diretta dall'arbitro francese Machin, è stata bella ed avvincente, anche quando l'esito del confronto non è stato più in discussione. Logicamente ha offerto le fasi più palpitanti nel primo tempo, allorché le due squadre, entrambe con il « libero n all'italiana, si sono battute in pratica ad armi pari. Più decisi i cecoslovacchi con il n. 9 Kvasnak arretrato con le funzioni di regista e con le due mezze ali, il giovane esordiente Petras e l'esperto Adamec in avanti, insieme con l'ala Vesely — l'uomo senza dubbio migliore in campo — mentre a Jokl — n. 11 — venivano affidate le funzioni di ala tornante alla Amarildo. Gli ungheresi, dal canto loro, pure impostando l'azione con una certa prudenza "ìanno cercato la sorpresa in contropiede, puntando in particolare su Bene e su Farkas. L'equilibrio è stato a lungo quasi perfetto, fin quando la Cecoslovacchia ha cominciato ad esercitare un leggero predominio. Questo predominio si è espresso già al 35' con un tiro di Vesely che ha colpito la traversa, quindi al 42' la nazionale di Praga è andata in vantaggio, grazie ad un calcio di rigore. Il terzino magiaro Kelemen ha sgambettato in area Vesely e l'arbitro ha concesso l'inevitabile rigore. Lo ha tirato Kvasnak che ha portato la sua compagine in vantaggio. La ripresa è stata ugualmente bella, anche se imprevedibile nel suo svolgimento. Al 3' nelle file dei cecoslovacchi Pollak ha sostituito lo zoppicante Kuna. Il gioco è proseguito con vu.a eccezionale rapidità, logicamente in modo un po' diverso del primo tempo, poiché gli ungheres. hanno dovuto premere all'attacco, nel tentativo di riportare la bilancia in parità. Ma, contrariamente ad ogni previsione, sono stati i cecoslovacchi a prendere decisamente in mano le redini del match. Vesely ha incocciato al 10' ancora il palo e quindi due minuti dopo ha raddoppiato il bottino con un gran tiro contro il quale nulla ha potuto fare il portiere ungherese. Verso il quarto d'ora sono entrati in campo, tra i magiari, Puskas e Kocsis a sostituire le due mezze ali Gorocs e Farkas, ma la musica non è cambiata. La partita si è solo accesa un po', per colpa dei cecoslovacchi che cercavano di perdere tempo in ogni modo possibile. La loro tattica è servita ad innervosire ancora i magiari che hanno subito altre due reti. La terza su tiro di Adamec al 19' e la quarta al 37' su un'autentica cannonata dell'ala sinistra Jokl, che rendeva inutile il gran tuffo del n. 1 rivale. Sul 4 a 0, gli animi ancora non si calmavano. Petras, il giovane esordiente dei cecoslovacchi, al 40' rifilava un calcio a Bene e l'arbitro giustamente lo cacciava negli spogliatoi. Le emozioni anco¬ ra non erano finite. Proprio allo scadere del tempo il terzino cecoslovacco Pivarnik fermava fallosamente in area Puskas. Era il secondo penalty della serata. Mentre si accingeva a tirarlo Kocsis, con un gesto piuttosto curioso, il commissario tecnico dei cecoslovacchi faceva uscire il portiere titolare Viktor e lo sostituiva con la riserva Vencel. Ed il povero Vencel, proprio un attimo prima che l'arbitro fischiasse la fine del match, subiva quello che doveva essere per gli ungheresi il gol della bandiera. Come dicevamo, successo sonante per i cecoslovacchi, che si sono garantiti il diritto a disputare il girone finale dei campionati del mondo e che, in terra messicana, potranno anche rappresentare il ruolo di outsiders. Per quanto si è visto stasera, la loro formazione è solida. Poggia in particolare sull'estenuante lavoro di regista di Kvasnak e, in fase offensiva, si serve di quattro uomini notevolmente dotati, specie per quanto concerne la ve¬ locità. Il migliore è stato l'ala destra Vesely, ma anche Petras, Adamec e Jokl hanno rappresentato sempre un grosso pericolo per la difesa magiara. Per l'Ungheria, ima notevole delusione. Nel primo tempo i magiari hanno giostrato con apparente disinvoltura, ma non sono riusciti a tradurre nella moneta sonante del gol il loro buon lavoro a centrocampo, e nella ripresa hanno nettamente ceduto di fronte ad avversari più solidi e più decisi. Discreto nel complesso l'arbitraggio del signor Machin, il quale è stato accolto all'inizio della partita da una sonorissima fischiata. Il signor Machin ha diretto due mesi or sono, proprio qui a Marsiglia, una gara tra l'Olympique e il St-Etienne. Ci fu in quell'occasione una invasione di campo, il match venne interrotto, la vittoria a tavolino toccò al St-Etienne; stasera, evidentemente, i tifosi marsigliesi hanno voluto vendicarsi. Gigi Boccacini Ungheria: Szentmihalyi; Kelemen, Meszoly; Ihasz, Halmosi, Nosko: Fazekas, Gorocs, Bene, Farkas, Zambo. Cecoslovacchia: Viktor; Pivarnik, Migas; Hagara, Horvath, Kuna; Vesely, Petras, Kvasnak, Adamec, Jokl. Arbitro: Machi (Francia).
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