Marcantoni rimesso in libertà

Marcantoni rimesso in libertà Ricominciano da capo le indagini sul "caso Markovic,, Marcantoni rimesso in libertà Il còrso era accusato di complicità nell'assassinio del giovane amico di Alain Delon - Scarcerato dietro cauzione dopo undici mesi di detenzione preventiva (Nostro servizio particolare) Parigi, 3 dicembre. Il còrso Francois Marcantoni, di 49 anni, imputato di complicità nell'assassinio del giovane jugoslavo SteVan Markovic, controfigura dell'attore Alain Delon, verrà rimesso in libertà provvisoria domani. Dovrà versare una cauzione di 60.000 franchi (poco più dì sei milioni di lire): così ha deciso oggi la Corte d'Appello di Parigi. Detenuto dal 17 gennaio scorso, Francois Marcantoni è riuscito, dopo vari tentativi, a vincere la resistenza del giudice istruttore René Patard che si era sempre opposto ad un provvedimento in suo favore. Oggi, alla fine di un'udienza svoltasi a porte chiuse durata un'ora e mezzo, la sezione di accusa della Corte d'Appello, respingendo gli argomenti della parte civile e del pubblico ministero, ha emesso una sentenza brevissima in cui si dice che « la detenzione di Marcantoni non è più necessaria allo sviluppo dell'istruttoria ». Accusato di « complicità in assassinio », Francois Marcantoni ha sempre sostenuto di essere completamente estraneo alla fine dì Stevan Markovic, aggiungendo che lo conosceva appena e lo considerava una specie di domestico dei Delon. Ma quando il cadavere venne trovato, il primo ottobre 1968, avvolto in un sacco di plastica tra le immondizie del paesetto di Elancourt, vicino a Parigi, i primi sospetti caddero su Marcantoni per le dichiarazioni di Uros Milicevic, un jugoslavo amico della vittima. Egli affermò che si trovava con Stevan Markovic domenica 22 settembre 1968 e che questi lo aveva lasciato nel tardo pomeriggio dicendogli di avere un appuntamento col Marcantoni. Milicevic vide il còrso sa¬ lire in un taxi dove l'aspettava un uomo, e affermò di essere convinto che si trattasse di Marcantoni. Ad aggravare la posizione di Marcantoni venne poi la scoperta di una lettera scritta da Stevan Markovic al fratello in cui la vittima accusava lui ed anche Alain Delon, delle sue sventure. Altre testimonianze fecero poi pesare i sospetti sul Marcantoni, uomo dalla vita non limpidissima. Ex pregiudicato, facoltoso senza controllabili fonti di reddito, intratteneva anche relazioni con la malavita. Gli avvocati del còrso hanno sempre sostenuto che non vi erano elementi che potessero giustificare la sua detenzione, ma il giudice istruttore René Patard e la polizia erano di parere contrario. L'autista di piazza che trasportò Stevan Markovic il giorno della sua scomparsa non ha \mai riconosciuto il Marcan¬ toni nella persona che accompagnava la vittima, ma una perquisizione nella villa del còrso, a Goussainville, vicino a Parigi, portò alla scoperta di un materasso nuovo senza il sacco di plastica in cui era stato consegnato. In sostanza, però, nessuna prova. La Corte d'Appello ha giudicato che undici mesi di 'detenzione preventiva erano già troppi. Domani, ritornato in libertà, Francois Marcantoni dovrà subire un processo per truffa. Ma sarà a piede libero e se anche sarà condannato i suoi avvocati presenteranno immediatamente appello contro la sentenza. Nel pomeriggio Alain Delon è stato interrogato per tre ore al Palazzo di Giustizia. L'attore, che pagherà la cauzione per Marcantoni si è detto lieto della decisione del Tribunale di rimettere in libertà il còrso. |^

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