La strage dei "servi di Satana" di Mario Ciriello

La strage dei "servi di Satana"Ricostruito a Los Angeles Y atroce massacro di Bel Air La strage dei "servi di Satana" Cinque persone, vestite di nero, si presentarono a mezzanotte nella villa di Polanski - Una delle ragazze si avventò su Sharon Tate e la trafisse a pugnalate: invano l'attrice chiese pietà per la creatura che portava in grembo - Con lo stesso sistema furono soppressi i tre ospiti - Il giorno successivo la banda eliminò i coniugi La Bianca: poi gli assassini fecero la doccia e si prepararono uno spuntino nella casa - La polizia li ritiene responsabili di altri delitti (Dal nostro inviato speciale) New York, 3 dicembre. Il « caso Tate » non è più un mistero, ma ciò che sta emergendo è atroce. L'attrice non fu che una delle molte vittime di una comunità hippy trasformatasi in sanguinaria setta. Almeno undici omicidi sono attribuiti a questo diabolico gruppo, di cui solo sette o otto persone condividono però le maggiori, più raccapriccianti responsabilità. Al contrario di quanto pareva ieri, Sharon Tate o uno dei suoi amici conosceva fórse Eli assassini, li avrebbe incontrati ad una festa. Infine — ed è il particolare più orrendo — Sharon Tate fu uccisa da una o due ragazze. Prima di cadere sotto i coltelli, le supplicò: «Risparmiate il mio bambino! ». La creatura era ancora nel suo grembo, ormai al nono mese: fu trovata morta. Venerdì, si metterà in moto la macchina giudiziaria. Quel giorno, la polizia di Los Angeles chiederà ad un « grand jury » il benestare all'imputazione ufficiale dei presunti omicidi. Le autorità dovranno presentare convincenti prove, ma a quanto sembra ne hanno in abbondanza. Il processo vero e proprio comincerà tra varie settimane, o mesi: la giustizia americana non è rapida come la britannica; il suo corso può essere ritardato da controversie procedurali. Oggi la polizia ha in mano tutti o quasi i seguaci di Charles Manson, 34 anni, il sinistro capo della banda hippy da lui chiamata « The family », la famiglia, o, con termine più appropriato, « Satant's slaves », gli schiavi di Satana. Anche Satana, cioè Manson, è in carcere, benché non accusato di assassinio.. E' un quadro complesso, cerchiamo di semplificarlo. Tre soltanto sono, per ora, i giovani arrestati in varie parti degli Stati Uniti su richiesta di Los Angeles perché sospettati d'assassinio nella tragedia del 9 agosto, nella villa di Sharon Tate. Charles Watson, di 23 anni, Patricia Krenwinkel di 21, e Linda Louise Kasabian, di 20. Un uomo e due donne. Su Watson — cugino di uno sceriffo del Texas e, fino a poco tempo fa, « bravissimo ragazzo » — pesa per adesso la sola accusa di aver trucidato Steve Parent, l'amico del custode. Ma sembra un'imputazione preliminare. Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian sono già incolpate invece dalla polizia di aver massacrato, oltre a Parent, Sharon Tate, Jay Sebring, l'ereditiera Abigail Folger e il suo amante Voityck Frokowski. La Kasabian è sposata ed incinta. La strage del 9 agosto fu però eseguita da cinque persone: chi erano le altre? Una si conosce: è Susan Denise Atkins, di 21 anni, nota anche come Sadie Glutz. Susan è comparsa oggi in Tribunale, pure nella zona di Los Angeles, ma per un'altra imputazione formale: quella di aver partecipato all'uccisione, in luglio, di un musicista di 34 anni, certo Gary Hinman, il cui corpo fu « sadicamente torturato ». L'avvocato della Atkins ha ammesso oggi che la ragazza « fu presente » sia alla morte di Hinman sia all'eccidio in casa Tate, ma sostiene che « guardò senza agire». La quinta persona è ancora un fantasma, ma potrebbe essere « Satana » stesso, Charles Manson, trattenuto in carcere a Independence, California, perché accusato di aver dato fuoco a un veicolo e di aver comprato merce rubata. Il folle quintetto — questa è la storia narrata oggi dall'avvocato di Susan Denise Atkins — si presentò alla villa in Benedict Canyon, o Bel Air se si preferisce, poco prima della mezzanotte tra l'otto e il nove agosto. I cinque erano vestiti di nero. Uno dei due uomini, presumibilmente Watson, tagliò i fui del telefono e ammazzò Steve Parent, il quale sedeva nella sua auto all'ingresso. «Una delle ragazze — non s'indica quale — s'avventò subito contro Sharon Tate e, sorda alle sue suppliche di risparmiare il figlio, la trafisse più volte con un pugnale o un coltello. La stessa lama, ed altre, uccisero poi Abigail Folger, Jay Sebring e Voityck Frokowski. Contro Sebring e Frokowski furono sparati anche colpi di pistola. Una mano scrisse col sangue sulle pareti " porci " e " morte ai porci". Un'altra mano pose un cappio attorno alla testa di Sharon e a quella di Sebring. In mezz'ora, era tutto finito. Furono rubati 78 dollari». Impresa mostruosa, da in cubo: e non fu la sola. Il giorno successivo, i cinque hippies trucidarono i coniugi La Bianca. Dopodiché, con due ' cadaveri sotto gli oc¬ chi, si fecero una doccia, aprirono il frigorifero e mangiarono uno spuntino. In luglio, la Atkins e altri del medesimo gruppo avevano am- mazzato, con allucinante efferatezza, Gary Hinman. Siamo già a otto vittime. Ma ve ne sarebbero altre, fino a un totale di « almeno undici ». E' il totale definitivo? Vi è chi dubita: si ricordano altri o grotteschiV' delitti, fra i quali l'uccisione di una signorina, il cui corpo fu rinvenuto non lontano dalla «sede » della comunità hippy, nella desertica « Valle della Morte ». La polizia sta riesaminando tutti i « casi insoluti» degli ultimi mesi. «Questa masnada — ha dichiarato un funzionario — ha traversato la California lasciando dietro di sé una scìa di sangue ». Perché? Quale demoniaca furia animava questi giovani e gli altri, pure arrestati, di cui non conosciamo ancora né il volto né il nome? Susan Atkins ha detto, tramite il suo legale: «Eravamo tutti sotto il fascino ipnotico di Manson. Gli appartenevamo. Poteva fare di noi ciò che voleva. Era per noi Satana e Dio ». Secondo la Atkins, fu Manson a volere e a dirigere -la eliminazione di Sharon Tate e dei suoi amici. Il motivo? Manson era andato alla villa alcuni mesi prima, quando vi abitava il figlio di Doris Day, Terry Melcher, e aveva chiesto il suo aiuto per incidere un disco. Melcher lo aveva respinto. « Satana » decise allora di massacrare Sharon Tate e gli altri « come simbolo del rifiuto da lui patito ». E perché l'assassinio dei La Bianca? Manson lo avrebbe voluto al solo fine di « collaudare » i nervi dei suoi «schiavi» dopo l'eccidio della notte precedente. Fu scelta una famiglia a caso, una qualsiasi. Susan Atkins afferma che Manson non partecipò né assistette alla strage in Benedict Canyon né alla morte dei La Bianca. E' possibile. Ma chi è allora l'altro uomo? Uno dei « quattro o cinque » che la polizia si accingerebbe ad accusare? Oppure la Atkins sta ancóra cercando di proteggere il suo dispotico « leader »? Dovremmo saperlo tra breve. Alcuni giornali affermano che Sharon Tate e i suoi ospiti conoscevano Manson e certi suoi « schiavi ». Glieli avrebbe presentati la ricchissima Abigail Folger, sempre alla ricerca di « curiosità », che, in più di una occasione, sarebbe andata alla prima « comunità » governata da Manson, quella allo « Spawn Movie Ranch », 25 chilometri da Los Angeles. Di 11 questi hippies si trasferirono poi alla « Valle della morte ». Ma è ormai certo che, il nove agosto, il feroce quintetto non era né invitato né atteso. Charles Manson resta, per ora, una figura nebulosa. Ha dietro di sé 34 anni di vita e 18 di reati. « Ha sempre avuto guai con la polizia — dice un funzionario di Los Angeles — è andato in galera per furto di veicoli, è evaso da un penitenziario, ha rubato corrispondenza, ha falsificato assegni e ha condotto ragazze da uno Stato all'altro per finì immorali. Nella sua lunghissima fedina penale non figurano però atti di violenza ». Su alcuni episodi non esistono dubbi. Lo scorso anno, Manson s'affermò come cape di un gruppo di hippies: stregò letteralmente questi giovani; li soggiogò e li indusse a compiere ogni sorta d'illega lità e immoralità. Il suo potere più assoluto era sulle donne, che oggi lo descrivono « irresistibile ». Sandra Pugh, una ragazza assai intelligente, ha narrato: «Aveva una personalità magnetica. Cantava, suonava la chitarra, faceva l'amore, cercava di rendere tutti felici». Un'ultima ma importante osservazione. Una volta di più scopriamo che i « mostri » sono persone normali. Chi sono infatti queste giovani belve già additate dalla polizia? Linda Kasabian proviene da buona famiglia cattolica del Maine, è sposata ed è incinta da sei mesi. Patricia Krenwinkel è figlia di un agente di assicurazione (ma i genitori sono divorziati), ha studiato in un College dei gesuiti e, fino allo scorso anno, parve impeccabile fanciulla. Charles Watson è figlio di un piccolo commerciante, ha frequentato un'università dei Texas, ritirandosi l'ultimo semestre, non ha mai dato preoccupazioni alla famiglia. Mario Ciriello Los Angeles. Due delle giovani « schiave di Satana » coinvolte nella strage: Linda Kasabian, a sinistra, 20 anni, arrestata per omicidio; è sposata e in attesa di un figlio; Susan Atkins, 21 anni, presente al delitto: sostiene di « avere guardato, senza agire » (Telef.) Los Angeles. Il volto allucinato di « Satana », ispiratore del massacro. Charles Manson ha 34 anni, le ragazze e i giovani del gruppo gli ubbidivano ciecamente (Tel. Ansa) llllllllllll lllllll mMIMHIMIIIIIIIIIIIIHIIIIimilllMHNIIIllHIlllllIMMIimilim Milli llllll II III MIII