Le "rivelazioni,, di un legale genovese sui panfili con le "bandiere ombra,, di Filiberto Dani

Le "rivelazioni,, di un legale genovese sui panfili con le "bandiere ombra,, Si infiamma la polemica sui "vessilli di comodo 99 Le "rivelazioni,, di un legale genovese sui panfili con le "bandiere ombra,, L'avvocato Nino Musio Sale annuncia una serie di esposti - Accusa il procuratore generale Spagnuolo di essersi fatto riservare un posto fisso d'ormeggio per il suo panfilo e di avere costretto un finanziere a vigilarlo - II legale dice inoltre che presenterà una querela contro il procuratore Francesco Coco - Perplessità negli ambienti giudiziari (Dal nostro corrispondente) Genova, 2 dicembre. La polemica per i panfili coperti da « bandiera ombra » ha avuto oggi clamorosi sviluppi con una conferenza stampa dell'avv. Nino Musio Sale, che ha annunciato ai giornalisti una serie di denunce contro il procuratore generale della Repubblica di Genova, Carmelo Spagnuolo e il procuratore capo, Francesco Coco. Il dott. Spagnuolo era già stato accusato dall'avv. Musio Sale di essere proprietario di un panfilo « ombra », il « Seremar », in una denuncia presentata dal legale genovese alle procure della Repubblica di Genova e di Chiavari il 25 settembre scorso, contro i proprietari di « panfili ombra », responsabili, a suo dire, di truffa ai danni dello Stato. Sabato scorso il dott. Spagnuolo aveva smentito l'accusa, mossagli due giorni prima anche dal giudice di Chiavari Pietro Snaiderbaur, il magistrato che ha dichiarato guerra alle «bandiere ombra» Ut Sono nei guai — ha detto Snaiderbaur ai cronisti — perché ho indagato sui panfili di bandiera panamense e ne ho sequestrato qualcuno »). Sempre sabato, il procuratore capo dott. Coco aveva definito « priva di fondamento giuridico », la denuncia dell'avv. Musio Sale, aggiungendo che si trattava di una « denuncia perditempo » e di una « burattinata giuridica ». Perché tanto clamore? Molti in verità sono gli aspetti ancora da chiarire dell'intera vicenda: non ultimo il sospetto che dietro la crociata contro i panfili « ombra » e il dott. Spagnuolo si nasconda un disaccordo fra le alte cariche della magistratura. Oggi l'avv. Musio Sale in una conferenza stampa durata più di tre ore, ha rinfocolato la polemica. « Denuncerò nuovamente il dott. Spagnuolo — ha detto —' alla Corte di Cassazione affinché il procedimento contro di lui, originato dalla mia denuncia del 25 settembre, venga rimesso al giudice competente al di fuori della Corte d'Appello di Genova, ». Tre sono i testimoni citati da Musio Sale: sé stesso, sua moglie, Piera Bruna Bertani, e .un'altra signora, Griselda Faè. «Eravamo ad un ricevimento a Rapallo — ha raccontato Musio Sale — quando ci è stata presentata la signora Spagnuolo. Una signora elegante, molto carica e di affabile conversazione, con un solo neo: parlava troppo delle sue ricchezze ». Era in corso una conversazione sul motoscafo dell'avvocato. La signora Spagnuolo, ha raccontato Musio Sale, ad un certo momento è intervenuta dicendo: « Non parlatemi di barche! Il marinaio che abbiamo non funziona, ma non possiamo licenziarlo perché, se no, chi prendiamo? Siamo vittime della servitù d'oggi: i nostri due domestici alla villa di Santa Margherita sono impossibili, non servono in guanti bianchi, anche mio marito ne è sdegnato ». L'avv. Musio Saie ha poi detto che nella sua prima denuncia (quella presentata il 25 settembre) contro il dottor Spagnuolo, è riferito « un fatto gravissimo perché integra l'ipotesi del reato di concussione plurima e continuata ». Infatti, secondo la denuncia, « il dott. Spagnuolo si sarebbe fatto riservare, abusando della sua qualità di altissimo pubblico ufficiale, un posto fisso d'ormeggio a suo uso privato, sulla pubblica banchina demaniale del porto di Santa Margherita Ligure e avrebbe, sempre abusando della suddetta sua qualità, costretto a guardia del suo sopruso nientemeno che un brigadiere della guardia di finanza del servizio marittimo di Genova ». A prova delle sue affermazioni, l'avvocato Musio Sale ha aggiunto alla denuncia una « chiarissima fotografia a colori » e tre testimoni: il giudice Snaiderbaur e due giornalisti, Lino Italiano e Aldo Bortolazzi Contro il dott. Coco, l'av- vocato Musio Sale ha preannunciato: querela per diffamazione aggravata a mezzo della stampa « in relazione alle dichiarazioni ingiuriose » rilasciate ai giornali e « per avere, abusando dei poteri inerenti alle sue funzioni, onde recare a me un danno o procurare un vantaggio al Procuratore generale Spagnuolo, tentato di ridicolizzare e sminuire la consistenza della mia serissima denuncia contro coloro che abusano delle bandiere dì comodo e contro i fatti costituenti reato di concussione da accertarsi a carico del Procuratore generale stesso ». In sede disciplinare, l'av¬ vocato Musio Sale ha annunciato che presenterà un ricorso-denuncia al Consiglio superiore della Magistratura, e per conoscenza al ministro della Giustizia e al procuratore generale della Cassazione, contro il dottor Carmelo Spagnuolo, ed il dottor Francesco Coco, « per aver mancato ai propri doveri e compromesso il prestìgio dell'ordine giudiziario, oltreché con i reati penali suddetti ». Alla conferenza stampa non è mancata una testimonianza vivente: il marinaio Giovanni Vacondio, di 38 anni. Infortunatosi il 28 febbraio del '66 mentre pitturava la fiancata di un panfilo battente bandiera monegasca, ora ha la gamba sinistra atrofizzata per il tetano e un'altra grave malattia: «Tutto quello che ho avuto sono stati quattro milioni e mezzo •dell'assicurazione, con i quali mi sono anche dovuto pagare l'ospedale ». L'asserito proprietario del panfilo, Carlo Traglio, risulta avere un indirizzo a Camerlata (Como), in via Primo Maggio. Sulle intestazioni delle lettere inviate a Vacondio c'è scritto: « Compagnia de navigation Maga Panama - Agente Carlo Traglio ». Alcune però sono firmate: « Per l'armatore, comm. Carlo Traglio, il fiduciario P. Giorgi ». Filiberto Dani Genova. L'avv. Nino Musio Sale ieri nel suo studio (Telefoto Moisio)