Proposto il carcere a vita per l'uccisore della cognata

Proposto il carcere a vita per l'uccisore della cognata Il protesso alle Assise di Asti Proposto il carcere a vita per l'uccisore della cognata L'omicida ferì anche la figlia dodicenne della vittima (Dal nostro corrispondente) Asti, 1 dicembre. E' stato rievocato stamane, davanti alla Corte d'Assise di Asti, il delitto compiuto due anni fa dall'operaio Gerardo Navazio di 25 anni, da Melfi (Potenza); l'uomo uccise a colpi di rivoltella la cognata Incoronata Caprarella di 39 anni e ferì gravemente la figlia della vittima Cristina di 12 anni. Il p. m., al termine dell'arringa, ha chiesto l'ergastolo per l'accusato. Quattordici i capi d'imputazione a carico dell'operaio, tra cui omicidio e tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione, minaccia a mano armata, danneggiamento, incendio e violenza privata; il tutto ai danni del proprio fratello Michele di 40 anni e della vittima. Oggi in apertura d'udienza, il presidente della Corte, dott. Bogetti, ha rievocato i fatti. Il delitto avvenne verso le 8 del 14 novembre 1967 nella abitazione dell'uccisa in corso Matteotti 147. Dopo la sparatoria, l'omicida fuggì. Cinque ore dopo fu arrestato alla stazione ferroviaria di Alessandria. Il presidente della Corte ha rilevato che l'omicidio rappresentò il culmine di una lunga serie di atti vessatori ed intimidatori compiuti dall'imputato nei confronti del fratello Michele e della cognata. E' risultato, nel corso del dibattimento, che l'uccisa e l'imputato erano amanti. La relazione era stata troncata dalla donna un mese prima di essere uccisa. Il teste più importante del processo è stato l'ex commilitone dell'imputato Sergio Marcialis. Egli'ha detto tra l'altro: « Quando mi trovavo sotto le armi con Gerardo, questi mi mostrò alcune lettere d'amore che la Caprarella gli aveva inviato ». Il pubblico ministero, al termine della sua requisitoria durata un'ora, ha chiesto la condanna all'ergastolo di Gerardo Navazio per l'imputazione di omicidio e di tentato omicidio premeditato e la condanna a una pena complessiva di quattordici anni per gli altri reati minori riuniti sotto il vincolo della continuazione. Il processo è stato poi aggiornato a domani mattina. y. m

Persone citate: Bogetti, Caprarella, Gerardo Navazio, Sergio Marcialis

Luoghi citati: Alessandria, Asti, Melfi, Potenza