La donna del Duemila sarà vestita di cristallo di Emilio Pucci

La donna del Duemila sarà vestita di cristallo La conferenza di Emilio Pucci La donna del Duemila sarà vestita di cristallo Tramonta la figura della sartina con gli spilli appuntati sul grembiule e il metro di stoffa attorno al collo, innamorata di studenti e frequentatrice di giardini, e s'offusca anche il personaggio del creatore di moda, circondato di belle ragazze magrissime, francesizzante, col monocolo, le dita cariche di anelli e i polsi di bracciali che tintinnano ai gesti. Il nuovo sarto è un uomo d'affari, incline agli studi statistici come alla storia dell'arte, magari versato in politica. Ne ha fornito conferma, con l'esempio e la parola, l'on. Emilio Pucci, uno dei più noti « couturiers » italiani, che ha parlato ieri sera per i « Nuovi incontri » davanti ad un pubblico folto, ricco soprattutto di signore interessate. La conferenza di Pucci aveva per titolo: « La moda come specchio della civiltà contemporanea ». « Ricordate — chiede Pucci — gli abiti che portavate sette o otto anni fa? No, eppure erano differenti da quelli di oggi. La moda ha identificato nei secoli ì periodi storici, ne ha reso possibile la rappresentazione, la illustrazione. Oggi solo la moda può tener dietro alla velocità dì trasformazióni del nostro tempo. Essa cambia continuamente, e ogni volta per interpretare un bisogno, un'esigenza del pubblico ». E la minigonna, la maxigonna, il nude look? Sono tutti segni delle contraddizioni dell'epoca (e dell'agilità di un bene di consumo, prodotto da una industria, dice Pucci, che è la seconda al mondo per volume d'affari). Come sarà, allora, la donna del Duemila? In tanta fertile confusione è possibile tracciare un attendibile ritratto? Dalle parole di Pucci, che coltiva relazioni con l'industria chimica americana e il mondo del « design », esce la figura di una leggiadra Barbarella. La donna « nuova » avrà abiti in cristallo e-fibra sintetica, che muteranno colore al variare della temperatura porterà parrucche d'oro, d'argento e di velluto, abiterà case di vetro con mobili di stoffa, potrà avere sempre la pelle di una bimba. Il sarto ha raccontato alcuni aneddoti della sua indaffarata esistenza tra la gente dell'industria e dello « smart set » internazionale. Qualche tempo fa gli telefona la moglie di A. Conrad, l'astronauta dell'Apollo: « Voglio un modello tuo per il rientro di mio marito dagli spazi». Pucci, categorico, sconsiglia stivali, tute e caschi. Disegna un abito femminilissimo, elegante, tutto seduzioni. Il giudizio di Conrad appartiene alla storia privata dell'astronautica. Ma Pucci è certo del suo consiglio, s. reg.

Persone citate: Barbarella, Emilio Pucci, Pucci