Soltanto un mese di tempo al fisco per contestare le denunce del 1967

Soltanto un mese di tempo al fisco per contestare le denunce del 1967 Soltanto un mese di tempo al fisco per contestare le denunce del 1967 Scade il 31 dicembre prossimo il termine per accertare i redditi del 1966 (Nostro servizio particolare) Roma, 26 novembre. Il fisco potrà contestare entro il 31 dicembre prossimo le dichiarazioni dei redditi del 1966, presentate nel marzo del 1967 e ritenute non veritiere. Oltre il termine indicato le denunce « sospette » dovranno essere accettate per |buone e tutti gli uffici finanziari, compresi quelli periferici, non potranno più notificare accertamenti sulle mancate dichiarazioni relative ai redditi del 1966. Queste norme, che non consentono interpretazioni elastiche, sono stabilite dalla legge numero 958 del 31 ottobre 1966, che ha ridotto di un anno, rispetto a prima, i periodi validi per le rettifiche (da tre a due anni) e per gli accertamenti d'ufficio (da quattro a tre anni). Ciò significa, in termini più chiari, che il fisco deve procede re entro il 31 dicembre 1969 alle eventuali rettifiche delle denunce 1967 e agli accertamenti dei redditi non dichiarati nel 1967. Se gli uffici finanziari non provvederanno, gli evasori fiscali potranno dire di « averla fatta franca ». Questa prospettiva appare contraddetta dalle statistiche ufficiali relative alle dichiarazioni « utili », cioè soggette a tassazione, pervenute e controllate nel 1966 (il solo anno cui è possibile riferirsi con assoluta certezza analitica). Nel 1966 le persone fisiche presentarono 1.276.992 dichiarazioni « utili » per l'imposta di ricchezza mobile (oltre le 240 mila lire di reddito annuale); ne furono controllate 1.267.766, pari al 99,28 per cento delle denunce presentate, con la conseguenza che ottantadue dichiarazioni su cento vennero rettificate, naturalmente per cifre superiori a quelle denunciate. Sempre nel 1966 le dichiarazioni « utili » (oltre le 960 mila lire di reddito annuale) di persone fisiche soggette a imposta complementare che riguarda soprattutto i redditi fìssi, ammontarono a 1 milione 208.596: ne furono esaminate il 97 per cento con il risultato che sessantun denunce su cento vennero accettate e trentasei su cento rettificate. Per quanto riguarda le dichiarazioni « non utili », ossia di persone fisiche che si ritenevano esentate dalle tasse, su 406.000 circa per la Ricchezza Mobile il 66 per cento furono rettificate e cioè messe a ruolo, e su 1.298.000 per la complementare le iscrizioni a ruolo raggiunsero il 45 per cento. Ancora nel 1966 le denunce « utili » di società tassabili in base a bilancio risultarono circa 27.000 delle quali il 6 per cento accettate e 11 93 per cento rettificate dopo un controllo sistematico sul 99 per cento delle dichiarazioni. Su 86.000 denunce « non utili » di società (fra cui migliaia di cooperative prive di redditi tassabili) il quaranta per cento vennero iscritte a ruolo. Entro il 31 dicembre dovranno essere completati i controlli sulle dichiarazioni « utili » di persone fisiche, ditte e società collettive. Si tratta di 1.328.000 denunce per la ricchezza mobile e di 1.332.000 per la complementare. Funzionari del ministero delle Finanze sostengono che soltanto il due per cento sfuggiranno, entro il prossimo 31 dicembre, ai controlli d'ufficio. Si aggiunge, però, che gli uffici finanziari sono oberati dalle pratiche accumulatesi e che la loro attlvi- tà è ora intralciata fortemen- te dallo sciopero in corso. Lamberto Fumo

Persone citate: Lamberto Fumo

Luoghi citati: Roma